CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 635/A
(Pervenuta risposta scritta in data 26/01/2021)
PINNA, con richiesta di risposta scritta, sul trasferimento dell’Unità operativa complessa di Diabetologia dall’Ospedale di San Gavino Monreale al Poliambulatorio di Sanluri.
***************
La sottoscritta,
premesso che:
– “La Sardegna paga un prezzo altissimo al diabete mellito: infatti è la Regione che presenta il più alto numero annuale di nuovi casi di diabete di tipo 1, poiché l’incidenza del diabete infanto-giovanile è di oltre 50 casi per 100.000 abitanti (nella fascia d’età 0-30 anni), mentre nel resto d’Italia i nuovi casi annuali registrati si aggirano intorno a 6-7 per 100.000 abitanti. Nel resto del mondo questi numeri vengono raggiunti solo dalla Finlandia. Ogni anno in Sardegna abbiamo circa 700 nuovi casi di diabete tipo 1, che è quello che richiede almeno quattro somministrazioni giornaliere di insulina per la sopravvivenza. Non ci sono dati ufficiali per quanto riguarda l’incidenza del diabete mellito di tipo 2. Tuttavia, alcune fonti portano a ipotizzare un numero approssimativo di almeno 5.000 nuovi casi all’anno. Attualmente in Sardegna il numero dei diabetici (tipo 1 e tipo 2) è di oltre 50.000. Se a questi si aggiunge il cosiddetto diabete ignoto si raggiunge facilmente un numero, approssimato per difetto, di oltre 80.000 persone interessate. Questo significa altrettanti nuclei familiari, con circa 250-300.000 persone in totale, quasi il 20 per cento della popolazione sarda, che hanno a che fare con problemi legati alla gestione della malattia diabetica. In effetti il diabete mellito è da ritenersi una vera e propria emergenza socio-sanitaria, non solo in Sardegna ma in tutto il mondo. È da sottolineare che il diabete mellito di tipo 2 – il cosiddetto diabete dell’adulto – è in costante e drammatica crescita per vari motivi: tra i principali, gli inadeguati modelli di vita, una scorretta e squilibrata alimentazione unitamente a una scarsa o totalmente assente attività fisica.”;
– quanto sopra riportato è esattamente ciò che risulta pubblicato nel sito internet dell’Azienda tutela della salute;
– ciononostante, l’Unità operativa complessa di Diabetologia, sita presso l’Ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino Monreale, è stata trasferita a Sanluri con la motivazione di inidoneità dei locali che la ospitano;
considerato che:
– San Gavino Monreale riveste la funzione di polo sanitario per tutto il Medio Campidano e abbraccia un vasto bacino di utenza dislocato su un territorio molto esteso; inoltre il comune, che si trova in posizione strategica sul vasto territorio, baricentrico rispetto alle strutture sanitarie di Cagliari e Oristano, è sede di stazione ferroviaria con ampi volumi di traffico e dispone di ottimi collegamenti su gomma;
– sia le istituzioni del territorio sia le associazioni di diabetici, rappresentando il disagio degli oltre 8.000 pazienti, hanno manifestato a più riprese la contrarietà alla scelta della dirigenza della Assl di Sanluri, ritenendo incomprensibile il trasferimento a Sanluri e, riguardo l’inidoneità dei locali, proponendo diverse soluzioni alternative per mantenere il servizio presso la sede di San Gavino;
considerato, inoltre, che:
– l’UOC di diabetologia non fornisce un servizio solo per i diabetici accertati, ma anche per tutti coloro che necessitano di controlli mirati, talvolta richiesti nel corso di accertamenti diagnostici effettuati presso il medesimo ospedale e rappresenta un valido presidio per la prevenzione della malattia;
– tra i servizi che venivano assicurati da due dei 4 diabetologi vi era l’endocrinologia, anch’essa interrotta col conseguente disagio dei pazienti in carico che vengono invitati a cercarsi autonomamente un nuovo specialista tra Sanluri e Guspini;
– nonostante le rassicurazioni dell’Assl di Sanluri, che ha dichiarato non essere in atto “alcuno smantellamento e nessuna chiusura” deve tuttavia registrarsi a tutt’oggi che non tutti gli appuntamenti dei pazienti diabetici annullati per il lockdown a causa della pandemia da Covid sono stati riprogrammati e che tale riprogrammazione è vincolata alle dichiarazioni degli stessi pazienti per molti dei quali la prima prenotazione utile avviene a distanza di un anno dalla precedente annullata per pandemia da Covid-19.
– malgrado i pazienti avanzino la richiesta di essere visitati presso gli ambulatori dell’ospedale a San Gavino vengono “dirottati” su Sanluri, mentre in ospedale viene effettuato un esiguo numero di visite relative ad appuntamenti già programmati prima del Covid e previa conferma da parte dei diabetologi;
atteso infine che:
– il Servizio di diabetologia è stato trasferito per ragioni di inagibilità dei locali a ciò destinati, ma che sembrerebbero attualmente utilizzati con funzioni diverse;
– la situazione della Sardegna e del Medio Campidano riguardo la diffusione del diabete, ben rappresentata dai numeri pubblicati dalla stessa ATS, non necessita di chiusure di centri specializzati, ma di nuovi presidi e del potenziamento di quelli esistenti,
chiede di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se sia a conoscenza della situazione rappresentata, quale sia lo stato dell’arte relativamente alle liste d’attesa, alla riprogrammazione degli appuntamenti, alle risorse umane assegnate nonché alle azioni che intende intraprendere per ripristinare e potenziare i servizi della UOC di Diabetologia presso il Comune di San Gavino Monreale per restituire ai pazienti diabetici e alle loro famiglie il diritto alle cure oggi negato.
Cagliari, 27 agosto 2020