CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 591/A
LAI – COCCO, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi relativi alla partenza della campagna di promozione turistica della Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che:
– in data 3 luglio 2020 è stata pubblicata la gara, con scadenza il 12 luglio, finalizzata alla realizzazione della campagna di comunicazione e promozione istituzionale “SARDEGNA SICURA”;
– l’operazione pubblicitaria dovrebbe tradursi nella trasmissione di un numero di spot televisivi sulle principali TV nazionali e nella diffusione di video da parte di testate online estere dei paesi di maggior flusso turistico verso la Sardegna;
– il grave ritardo rispetto all’urgenza di formulare strategie e misure utili per consentire agli operatori turistici ed economici isolani di poter competere con i loro più diretti concorrenti sul mercato turistico nazionale e internazionale sta producendo effetti nefasti sul numero di presenze nella nostra Isola;
– ad oggi le iniziative promosse dalla Giunta regionale si sono mostrate del tutto inefficaci a salvaguardare il comparto turistico isolano che rappresenta una fetta importante dell’economia sarda;
dato atto che:
– tutte (o quasi) le altre regioni d’Italia e d’Europa, concorrenti con la Sardegna sullo stesso mercato turistico, sono oramai in una fase avanzata di programmazione della stagione estiva per supportare i rispettivi operatori, già provati dalla devastante crisi e dagli effetti del lungo lockdown ed ancor più preoccupati dall’incerta ripartenza e dal rischio di nuove chiusure autunnali che aggraverebbero ulteriormente la situazione socio-economica già compromessa;
– in particolare, stando ai dati della FIPE (Federazione italiana pubblici esercizi) – Confcommercio nazionale, la Regione che paga il prezzo più alto della pandemia per le ricadute sul turismo è la Sardegna, in cui la riduzione delle presenze si è attestata all’80 per cento, a fronte del calo del 30 per cento in Toscana, del 45 per cento in Liguria e Marche e del 40 per cento in Puglia, regione nella quale le presenze del turismo domestico sono in controtendenza e fanno registrare un incremento del 10 per cento;
ritenuto che:
– l’assenza di una strategia vincente per far ripartire il mercato delle vacanze ed evitare che i turisti abbandonino la Sardegna, unita alla mancanza di una comunicazione chiara rischia di incidere sul Pil della Sardegna più di quanto non stia facendo in altre regioni d’Italia;
– da autorevoli studi viene dimostrato che i vacanzieri prenotano i propri viaggi con anticipo di qualche mese e che la partenza della campagna pubblicitaria rischia di concretizzarsi a stagione ormai conclusa con conseguenti effetti negativi per gli operatori turistici della Sardegna,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e I’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per sapere:
1) se siano a conoscenza del crollo delle presenze per l’anno in corso e che azioni intendano porre in essere per evitare il tracollo economico del comparto turistico;
2) le motivazioni del grave ritardo della partenza della campagna di promozione turistica dell’Isola.
Cagliari, 10 luglio 2020