CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 588/A
USAI – MULA – LANCIONI – MAIELI – SATTA Giovanni – SCHIRRU – OPPI, con richiesta di risposta scritta, relativa alla carenza di presidi socio sanitari fondamentali per la gestione domiciliare dei pazienti disabili gravissimi dell’Area socio-sanitaria locale di Carbonia.
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I sottoscritti,
premesso che:
– l’Area socio-sanitaria locale di Carbonia, circa 126.500 abitanti, si articola su due distretti sanitari: quello di Carbonia dove si concentra il 63 per cento circa della popolazione e quello Iglesias con il 37 per cento;
– in suddetto territorio, oltre al prospettico e costante aumento dell’invecchiamento e della incidenza delle malattie croniche, si evidenzia l’incremento delle nuove povertà e delle aumentate condizioni di marginalità sociale;
– il 65 per cento dei comuni del Sulcis Iglesiente sono stati classificati come “comuni deprivati e molto deprivati”;
considerato che l’allargamento della forbice in termini di prevalenza ed incidenza di malattie neurodegenerative, seconda soltanto al territorio Sanluri-San Gavino, che detiene il maggior numero a livello globale di nuovi casi/anno dei casi di sclerosi laterale amiotrofica, rende ancor più evidente la complessità dei bisogni di salute della popolazione del Sulcis Iglesiente, nel quale dal 2000 a tutt’oggi sono stati assistiti oltre 70 pazienti in ventilazione meccanica continuativa, attualmente l’età mediana e di 58.4 anni;
tenuto conto che:
– la partecipazione attiva dei componenti familiari, all’assistenza dei pazienti disabili gravissimi, fa sì che la percentuale di ricorso alle cure ospedaliere, rispetto d numero totale di assistiti, sia bassissima;
– nel momento in cui ci si affida ad un ventilatore polmonare, per continuare a respirare e soprattutto nel momento in cui i muscoli del proprio colpo non rispondono più ai comandi, è difficile trovare le forze e, soprattutto gestire la vita sociale all’esterno dell’ambiente familiare dei pazienti disabili gravissimi, i quali ogni giorno, affrontano grossi disagi nell’accettare di non poter più svolgere e semplici mansioni quotidiane, o nello svolgere semplici attività come fare una passeggia a o prendere un po’ di sole; disagi maggiormente aggravati dall’impossibilità di svolgere certe attività a causa delle barriere architettoniche;
considerato che:
– gli attuali mutamenti sociosanitari devono tenere conto di una minuziosa analisi dei bisogni delle “fragilità ”, cosa che purtroppo non avviene in tutti i casi;
– il sistema sanitario infatti alcune volte grava sulle famiglie maggiormente fragili, in un sistema economico in cui la disoccupazione è l’ordine del giorno, e spesso i familiari delle persone che devono essere assistite h24, devono rinunciare ad un lavoro per prendersi cura del proprio caro;
– in tale contesto le famiglie di cui sopra beneficiarie di un piano farmaceutico mensile gestito dalla farmacia territoriale, nell’assistere i propri familiari disabili gravi a domicilio da diversi mesi lamentano la mancanza di presidi socio-sanitari fondamentali per la gestione domiciliare;
– qualche mese fa a mancare erano i “Cathetere mount”, oggi invece le famiglie non ricevono più adeguatamente e con puntualità : guanti sterili, guanti in lattice o in ruttile, fasce reggi cannula tracheostomica, garze sterili, circuiti per il ventilatore, alimenti diversi da quelli utilizzati per anni che hanno provocato non pochi problemi fisici malati,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per:
1) verificare le motivazioni per le quali si è interrotta o rallentata la distribuzione dei fondamentali presidi socio sanitari per i pazienti disabili gravi nell’Area socio-sanitaria locale di Carbonia;
2) per adoperarsi per ripristinare l’importante servizio salvavita di distribuzione dei presidi socio sanitari per i pazienti disabili gravi nell’Area socio-sanitaria locale di Carbonia.
Cagliari, 9 luglio 2020