Interrogazione n. 567/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 567/A

(Pervenuta risposta scritta in data 13/05/2022)

CUCCU, con richiesta di risposta scritta, relativa all’ingresso alle strutture del Presidio ospedaliero “Duilio Casula” di Monserrato per visite ed esami ordinari.

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La sottoscritta,

premesso che:
– il Presidio ospedaliero “Duilio Casula” di Monserrato (ex Policlinico), presidio multispecialistico e sede di strutture ad alta specializzazione, è la struttura sanitaria più moderna della Sardegna;
– dopo un periodo di sospensione dovuta all’emergenza epidemiologica da Covid-19 le visite e gli esami ordinari sono ripresi da alcune settimane;

dato atto che:
– l’ingresso al Presidio, quale misura per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus, è consentito esclusivamente previa misurazione della temperatura corporea, che deve essere inferiore ai 37,5°C;
– a decorrere dal 22 giugno, per garantire maggiore velocità alle operazioni di sicurezza all’ingresso delle diverse strutture, nel Presidio sono stati posizionati sei termoscanner che rilevano la temperatura e controllano il corretto utilizzo della mascherina;
– i termoscanner si trovano nei due ingressi del Blocco C (ingresso principale, ticket, prelievi e ambulatori di diverse specialità) e nei due del Blocco Q (ginecologia, neonatologia, oncologia, gastroenterologia e neurologia);

rilevato che:
– a causa dell’alta temperatura esterna dovuta alla stagione estiva o ai tempi di attesa sotto il sole cocente tra un paziente e l’altro, la temperatura corporea rilevata talora risulta superiore ai 37,5°C;
– ciò costringe l’utente a non poter fare ingresso immediatamente alla struttura, ma ad aspettare all’aperto in attesa che la stessa scenda al di sotto del limite consentito;

considerato che:
– in tali ipotesi, nonostante la modernità della struttura, non sono presenti neanche semplici pensiline, dotate magari di erogatori di vapore, dove sostare all’ombra e rilassarsi in tranquillità prima di sottoporsi nuovamente alla misurazione della temperatura corporea;
– il pre-triage, se già occupato, non è sempre disponibile;
– né può essere addotta come giustificazione il fatto che i pazienti devono arrivare puntuali all’appuntamento, posto che talora, come appreso, alla loro puntualità non sempre corrisponde quella della struttura per l’impossibilità di stabilire esattamente la presunta durata delle visite o degli esami diagnostici che precedono;

dato atto che alla scrivente sono stati segnalati diversi casi di accesso impedito per temperatura corporea salita a seguito della sosta sotto il sole, vedendosi così rinviare, come riferito, la visita o esame da riprenotare, a mezzo CUP, con tempi apocalittici;

ritenuto che occorre rimediare alla situazione descritta, comune purtroppo anche ad altri presidi ospedalieri, uno per tutti l’oncologico Businco, e non soltanto per fronteggiare l’emergenza, ma per rendere il presidio maggiormente confortevole in ogni periodo dell’anno,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza della situazione descritta;
2) non ritengano necessario e urgente porvi rimedio al fine di garantire il massimo comfort al paziente.

Cagliari 29 giugno 2020

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