Interrogazione n. 564/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 564/A

MANCA Desiré Alma, con richiesta di risposta scritta, sul progressivo depauperamento dei servizi sanitari offerti dall’Ospedale Alivesi di Ittiri.

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La sottoscritta,

premesso che:
– negli ultimi tempi si assiste a un progressivo e inesorabile depauperamento dei servizi sanitari offerti dall’Ospedale G.A. Alivesi a svantaggio della comunità ittirese;
– in particolare, il consultorio familiare, insostituibile presidio di emancipazione femminile e punto di riferimento per il sostegno e la preparazione alla genitorialità, è chiuso da oltre un anno;
– inoltre, il Servizio di igiene pubblica non risulta operativo da circa un mese, vale a dire da quando è andato in pensione il medico preposto, che non è stato finora sostituito;
– pertanto, i cittadini ittiresi sono obbligati a spostarsi a Sassari o ad Alghero per poter vaccinare se stessi o i propri figli e per ottenere il rilascio dei certificati medico-legali, con grave pregiudizio soprattutto per le persone anziane, con disabilità o, comunque, non automunite;
– nel Poliambulatorio non vengono più offerti alcuni servizi essenziali, dato che mancano i medici specialisti, collocati in quiescenza e, anch’essi, finora non sostituiti;
– per tale motivo, non sono più operativi sia l’ambulatorio ortopedico che quello otorinolaringoiatrico;
– nell’ambulatorio di radiologia il macchinario disponibile risale agli anni ’70 e funziona soltanto per le radiografie alle piccole articolazioni: da ben sette mesi è stato richiesto un intervento tecnico ma ancora non è stato eseguito;
– non esiste il Pronto soccorso, ma solo la guardia medica, che, tuttavia, lavora soltanto in orario notturno e nei giorni festivi;
– in questo periodo il pre-triage è garantito solo tra le ore 8.00 e le ore 13.00, esclusi i giorni festivi, con i conseguenti disagi e rischi per la sicurezza del personale sanitario;
– il servizio prelievi è stato trasferito nell’ala vecchia dell’ospedale, al primo piano, fatiscente, non conforme alle norme sulla sicurezza e inaccessibile alle persone con disabilità;
– irrazionalmente, nella medesima ala del presidio è stato trasferito, ben undici anni or sono, il servizio veterinario, che può fare affidamento su un unico veterinario che in 18 ore settimanali di lavoro si trova a dover gestire circa 220 aziende;
– il reparto di lungodegenza post acuzie soffre di una grave e cronica carenza di ausiliari, di personale infermieristico e di operatori socio-sanitari, inutilmente segnalata dall’inizio dell’anno dai sindacati alla direzione dell’Azienda per la tutela della salute e della ASSL di Sassari;
– i sindacati hanno evidenziato, in particolare, che nel suddetto Reparto, dotato di venti posti letto, a fronte di un organico costituito da otto infermieri, otto OSS e tre ausiliari, risultavano in servizio soltanto un infermiere e due OSS la mattina e un infermiere e un OSS il pomeriggio, un numero davvero troppo esiguo per garantire un’assistenza adeguata a tutti i pazienti ricoverati, per la gran parte persone anziane affette da plurime patologie croniche, per non parlare della totale assenza di ausiliari;
– l’Unità operativa di lungodegenza dell’Ospedale Alivesi offre un servizio fondamentale per la comunità, rappresentando lo sbocco per i pazienti provenienti dai reparti per acuti che ancora non possono fare ritorno al loro domicilio, una struttura necessaria per assicurare la continuità assistenziale ai pazienti e per ridurre i tempi di ricovero in altri reparti;
– nel reparto di lungodegenza, se un paziente deve essere sottoposto con carattere di urgenza a esami non eseguibili in sede, deve essere necessariamente trasportato a Sassari, con tutte le difficoltà e le tempistiche, inaccettabilmente lunghe, che l’organizzazione del trasporto comporta, rischiando in tal modo di compromettere medio tempore irrimediabilmente la salute del paziente stesso;

considerato che:
– è tangibile il senso di abbandono avvertito dagli operatori sanitari e in generale dai dipendenti dell’ospedale, che prestano, ormai, la loro attività lavorativa in una condizione di solitudine e di incertezza per il loro destino professionale;
– l’ineluttabile declino dell’ospedale pregiudica il diritto alla salute degli Ittiresi e rappresenta, nell’indifferenza delle istituzioni, l’ennesima sottrazione di servizi pubblici agli abitanti dei piccoli comuni che rischia di alimentare il grave fenomeno dello spopolamento delle aree interne dell’Isola;

preso atto del recente stanziamento, da parte dell’ATS, di 330.000 euro per la messa in sicurezza degli impianti del presidio;

ritenuto che:
– occorra un intervento ben più ampio e organico per risolvere le gravi criticità che affliggono l’Ospedale Alivesi;
– la tutela del diritto alla salute dei cittadini sardi non possa prescindere da un’adeguata offerta pubblica di servizi sanitari e da una valorizzazione dei presidi ospedalieri del territorio;

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza delle problematiche sopra esposte;
1) se non ritengano necessario e urgente intervenire affinché venga posto rimedio al grave deficit di personale sanitario, nonché alle inaccettabili carenze strutturali e strumentali nell’Ospedale Alivesi di Ittiri, restituendo alla comunità ittirese i servizi sanitari essenziali, e con essi la dignità, di cui sono stati, di fatto, progressivamente privati.

Cagliari, 29 giugno 2020

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