Interrogazione n. 493/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 493/A

MORICONI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – PIANO – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulle decisioni da adottare in vista dell’inizio della prossima e imminente stagione turistica.

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I sottoscritti,

premesso che:
– per ragioni di carattere esclusivamente scientifico, non esiste, purtroppo, alla data odierna (31 maggio 2020), a livello mondiale, nessuno strumento o protocollo medico-scientifico validato, in grado di assicurare il controllo dei passeggeri in transito nei porti e negli aeroporti, a tutela dei residenti che ospitano, ma anche dei viaggiatori che si spostano per ragioni di lavoro o turistiche;
– i tamponi faringei, unici test in grado di diagnosticare in modo attendibile eventuali infezioni in atto da Covid-19, forniscono, esclusivamente, informazioni istantanee, ma prive di qualsiasi garanzia e utilità ai fini preventivi sulla diffusione del virus;
– quasi tutte le altre regioni d’Italia e d’Europa, competitor con la Sardegna sullo stesso mercato turistico, sono oramai in una fase avanzata di programmazione della stagione estiva a supporto dei rispettivi operatori economici, già provati dalla devastante crisi e dagli effetti del lungo lockdown e, ancor di più, angosciati dalla incertissima ripartenza e dal rischio di temuti nuovi rallentamenti autunnali, che aggraverebbero ulteriormente la compromessa situazione socio-economica;
– in ragione della inesistenza degli strumenti e dei protocolli di cui sopra, a nulla servirebbe emulare eventuali iniziative, o procedure, utilizzate da altre regioni, o da altri paesi, in quanto, proprio in virtù di ciò, sarebbero prive di alcun significato ai fini della tutela e della sicurezza sanitaria pubblica;
– è totalmente fuorviante e pericoloso citare, quali esempi da emulare, a supporto della volontà di messa in sicurezza della nostra Isola, l’esperienza del “passaporto sanitario digitale”, cui si accinge il Governo delle Isole Canarie, in accordo con l’Organizzazione mondiale del turismo, in quanto trattasi non di una modalità di accesso controllata nel territorio dell’arcipelago spagnolo, ma di un progetto pilota, quindi, di un test limitato a un numero ristrettissimo di viaggiatori e promosso esclusivamente ai fini di un’importante studio epidemiologico; per cui, andrebbe chiarito che chiunque intendesse recarsi nelle Isole Canarie a partire dal 1° luglio lo potrà fare anche attraverso l’uso di una banale applicazione per viaggi;
– l’utilizzo delle notizie distorte, rispetto alla realtà dei fatti, aveva un evidente finalità propagandistica, purtroppo, con effetti gravissimi a danno del sistema turistico ed economico regionale, tenuto paralizzato, da settimane, intorno a una disputa polemica di rilevanza mediatica nazionale, ma abbandonato sul fronte delle iniziative economiche che la Giunta e il Consiglio regionale avrebbero, invece, dovuto assumere a sostegno del sistema delle imprese sarde;
– il Governo regionale deve con estrema urgenza abbandonare ogni fronte polemico per dedicarsi, con chiarezza, all’elaborazione delle strategie e delle misure necessarie e utili, al fine di recuperare il tempo perso e consentire agli operatori turistici ed economici isolani di poter finalmente competere con i loro più diretti concorrenti sul mercato turistico nazionale e internazionale che, oggi più che mai, premierà i più veloci a ripartire, non gli incerti;
– la Giunta regionale potrebbe scegliere, persino, decidere per il massimo dei controlli sanitari possibili e immaginabili nei porti e negli aeroporti isolani, ma col dovere, anche, di valutare le prevedibili conseguenze sul fronte delle dinamiche dei flussi turistici in entrata e, soprattutto, le contromisure finanziarie da adottare per compensarne gli effetti economici che si riverserebbero sull’intero comparto del turismo sardo;
– nell’ipotesi in cui la Giunta regionale, invece, dovesse decidere per l’avvio della stagione turistica estiva senza titubanze, né incertezze, dovrebbe affrettarsi a mettere in atto un robusto piano di rilancio della stagione estiva,da coordinare con l’intero sistema degli operatori turistici ed economici sardi, affiancato da una vera e propria campagna promozionale con la quale recuperare il tempo perso e competere, ad armi pari, con i più organizzati concorrenti, nazionali e internazionali, sullo stesso nostro mercato turistico;
– secondo le analisi più accreditate e gli appelli lanciati dai rappresentanti delle associazioni di categoria, è concreto il rischio della fuga degli stranieri dall’isola, a partire proprio dai tedeschi che, da soli, con 2.250.348 presenze hanno costituito il 27,7 per cento del turismo internazionale sbarcato in Sardegna nella stagione turistica 2019, ma che quest’anno, super corteggiati da tutti i maggiori competitor internazionali, rischiano di preferire altre mete;
– sarebbe imprescindibile, ai fini della sicurezza sanitaria da Covid-19, creare e offrire le migliori condizioni di adeguatezza del nostro sistema sanitario regionale, invece che terrorizzare chiunque arrivi in Sardegna paventando il rischio di una sanità pubblica regionale non all’altezza di eventuali nuove emergenze;
– per le ragioni summenzionate, occorre affrettarsi anche nella definizione delle procedure di trattamento e accoglienza degli eventuali turisti asintomatici, che fossero costretti alla quarantena una volta arrivati nella nostra Isola, così come già sollecitato con la mozione n. 272, in attesa ancora di essere discussa in Consiglio regionale;
– per rafforzare la consapevolezza dei buoni comportamenti, varrebbe la pena valutare il lancio di una imponente campagna di educazione e prevenzione da realizzare, in particolare, nei porti e negli aeroporti della nostra Isola;
– in relazione al rischio di cui sopra, è utile ricordare che in Sardegna, nel 2019, la domanda turistica complessiva ha fatto registrare ben 3.557.557 arrivi, di cui 1.748.310 (49 per cento) italiani e 1.809.247 (51 per cento) dal mercato turistico internazionali;
– dai dati registrati, nel 2019, dall’Osservatorio turistico regionale, il 27,7 per cento delle presenze del mercato turistico internazionale provengono dalla Germania, mentre il 17,3 per cento dalla Francia, paesi fortemente corteggiati dalle organizzazioni turistiche di paesi come la Spagna, la Grecia, la Croazia, nostri competitor;
– dai dati registrati, nel 2019, dall’Osservatorio turistico regionale, il 25,5 per cento delle presenze dei turisti italiani provengono dalla Lombardia (1.944.834 presenze), l’11,1 per cento dal Lazio (855.694 presenze), l’8,6 per cento dal Piemonte (665.402 presenze), il 7,1 per cento dall’Emilia Romagna (1.547.549 presenze), il 6,7 per cento dal Veneto (513.924 presenze);
– nell’ipotesi in cui la Giunta regionale dovesse decidere per l’avvio deciso della stagione turistica estiva, i dati summenzionati potrebbero offrire uno spunto utile ai fini della strategia da adottare nei rapporti soprattutto con alcune regioni d’Italia,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) quale sia il parere rilasciato dal Comitato tecnico scientifico, costituito con deliberazione della Giunta regionale del 1° aprile 2020 n. 17/4 in materia di protocolli da seguire e controlli sanitari da effettuarsi, ai fini della riduzione dei rischi di diffusione di Covid-19 negli ambienti portuali e aeroportuali, laddove, nei mesi cha vanno da giugno a settembre 2019, sono sbarcati ben 4.521.834 viaggiatori, con una media di arrivi di 37.681 passeggeri al giorno e punte ben superiori ai 45.000 arrivi al giorno nel mese di luglio, in considerazione anche del fatto che, in più di tre mesi, in Sardegna, dall’inizio della pandemia e sino al 31 maggio, si è riusciti a processare, complessivamente, solo 57.296 tamponi;
2) quali decisioni la Giunta abbia già esaminato per porre in essere tutte le azioni necessarie e utili al fine di recuperare tutto il tempo perso sino ad oggi e rimediare alle incertezze create, sul sistema turistico ed economico, dagli errori strategici e comunicativi delle ultime settimane;
3) se non ritenga di dover promuovere una imponente campagna di educazione e prevenzione da realizzarsi, in particolare, nei porti e negli aeroporti della nostra Isola al fine di sviluppare e potenziare la consapevolezza dei buoni comportamenti da adottarsi ovunque;
4) quali siano le iniziative che la Giunta regionale intende intraprendere urgentemente, al fine della definizione delle procedure di trattamento e accoglienza degli eventuali turisti asintomatici che fossero costretti alla quarantena una volta arrivati nella nostra Isola, così come già sollecitato con la mozione n. 272, in attesa ancora di essere discussa in Consiglio regionale;
5) nell’ipotesi in cui la Giunta regionale dovesse decidere per l’avvio della stagione turistica estiva, quali iniziative intende intraprendere al fine di persuadere gli operatori turistici nazionali e internazionali a riconsiderare la Sardegna quale meta turistica preferita, rispetto ad altre che competono sullo stesso mercato e che, a differenza della Sardegna, sono state più veloci a ripartire dopo la fase più critica dell’emergenza sanitaria e più accorte nelle relazioni interregionali e internazionali;
6) nell’ipotesi in cui la Giunta regionale dovesse scegliere di ricorrere al massimo dei controlli sanitari possibili e immaginabili nei porti e negli aeroporti isolani, con tutte le prevedibili conseguenze sul fronte delle dinamiche dei flussi turistici in entrata, quali contromisure finanziarie ritiene di poter adottare per compensare gli effetti economici che si riverserebbero sull’intero comparto del turismo sardo.

Cagliari, 1° giugno 2020

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