Interrogazione n. 485/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 485/A

CUCCU, con richiesta di risposta scritta, su prevenzione e terapie Covid-19.

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La sottoscritta,

premesso che:
– tra i soggetti maggiormente a rischio d’infezione da SARS-CoV-2 vi sono in primis gli operatori sanitari, come tristemente comprovato anche nella nostra Isola;
– in questa situazione è fondamentale garantire agli stessi la massima tutela possibile, dotandoli, in base alle evidenze scientifiche, di dispositivi di protezione individuale (DPI) di livello adeguato al rischio professionale a cui vengono esposti;
– i DPI, inseriti all’interno di un più ampio insieme d’interventi che include controlli amministrativi e procedurali, ambientali, organizzativi e tecnici nel contesto assistenziale sanitario, devono essere considerati come una misura efficace per la protezione dell’operatore sanitario;

considerato che:
– a tre mesi dall’inizio della pandemia i DPI scarseggiano ancora in numerose strutture sanitarie, né risulta che si stia procedendo ad un rifornimento degli stessi per fronteggiare una eventuale seconda ondata di Covid-19, come denunciato dalle stesse organizzazioni sindacali;
– in alcune strutture i DPI a disposizione risultano addirittura non idonei all’utilizzo da parte di taluni operatori (si pensi per esempio agli indispensabili guanti che spesso non possono essere usati correttamente poiché di misura inferiore o superiore a quella necessaria o di qualità che comporta allergie in soggetti particolarmente sensibili);

rilevato che:
– nonostante in questi giorni in Sardegna non si stiano registrando nuove positività al virus Covid-19, non bisogna abbassare la guardia sino a quando la scienza non avrà trovato il modo per sconfiggerlo definitivamente;
– allo stato attuale non esiste né un vaccino né una terapia specifica contro il Covid-19;
– numerose regioni, quali per esempio Lombardia, Toscana, Campania, Lazio e Umbria, stanno procedendo alla terapia sperimentale che utilizza il plasma iperimmune, trattamento non ancora consolidato (in attesa delle evidenze scientifiche), ma promettente seppure condizionato da alcuni limiti;

richiamate:
– la propria interrogazione n. 318/A del 26 febbraio 2020, senza riscontro, con la quale in tempi non sospetti chiedevo se l’ATS Sardegna avesse provveduto, in via prudenziale, all’acquisto di tamponi, test, mascherine, camici, guanti, calzari, occhiali protettivi, visiere e gel disinfettante;
– la propria interrogazione n. 415/A del 24 aprile 2020, senza riscontro, con la quale chiedevo quali fossero le decisioni terapeutiche adottate nella nostra isola per la cura delle persone con malattia da Covid-19,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se si stia provvedendo ad incrementare la dotazione di DPI per garantire la salute e la sicurezza di tutti gli operatori sanitari, nessuno escluso, anche in vista di una eventuale seconda ondata di Covid-19;
2) quale sia la posizione della sanità sarda riguardo alla terapia a base di plasma iperimmune e se si intenda procedere alla sperimentazione di questa cura anche in Sardegna.

Cagliari, 27 maggio 2020

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