CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 473/A
(Pervenuta risposta scritta in data 04/08/2020)
CORRIAS – GANAU – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PIANO – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sull’esigenza di individuare misure di contenimento da contagio Covid-19 per le strutture ricettive.
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I sottoscritti,
premesso che:
– la grave crisi sanitaria che si è manifestata a livello mondiale ha costretto il Governo nazionale ad adottare una serie di misure di contenimento del contagio da Covid-19;
– in relazione alle misure da adottarsi da parte delle strutture ricettive, l’Associazione italiana confindustria alberghi, l’Associazione delle federazioni italiane alberghi e turismo e AssoHotel in collaborazione con la Croce Rossa italiana hanno divulgato il “Protocollo nazionale Accoglienza Sicura – Prevenire la diffusione del virus SARS-CoV-2 nelle strutture turistico ricettive” del 27 aprile 2020, il cui campo di applicazione prevede: “Ai fini del presente documento, si intendono per strutture ricettive le strutture con reception, servizi e attrezzature supplementari in cui sono offerti un alloggio e, nella maggior parte dei casi, vengono somministrati alimenti e bevande”;
– la Regione, per quanto di propria competenza, non risulta abbia adottato delle specifiche misure idonee ad adattare le disposizioni nazionali alla realtà locale, in cui l’offerta di soggiorno è soddisfatta prevalentemente da strutture ricettive di dimensioni medio –piccole;
considerato che:
– i gestori di strutture ricettive temono di trovarsi nell’imminente stagione estiva ad affrontare situazioni per le quali non sono emerse ancora inequivocabilmente le misure da adottare;
– non appare chiaro, infatti, agli operatori economici che gestiscono strutture ricettive quali siano le misure da adottare nel caso in cui si verificasse un contagio da Covid-19 quando il soggetto che pernotta nella struttura abbia già iniziato il suo periodo di soggiorno all’interno, ossia quando il caso non si sia palesato al momento dello sbarco, ma venga accertato successivamente, in fase di soggiorno iniziato;
– è necessario quanto prima stabilire quali siano le misure da adottare in relazione al soggetto che risulta aver contratto il virus, alla famiglia dello stesso che eventualmente soggiorna con lui in Sardegna, alle persone che potrebbero essere venute in contatto con lui;
– in relazione ai soggetti che contraggono il virus nel momento successivo allo sbarco, quando il soggiorno presso una delle strutture ricettive della Sardegna ha già avuto inizio, vanno attivate azioni di isolamento e quarantena;
– per ovvi motivi legati agli spazi e alla logistica (soprattutto nel caso di strutture ricettive di ridotte dimensioni che coprono gran parte dell’offerta di soggiorno in Sardegna, sia lungo le coste che all’interno del territorio), alberghi, hotel, ostelli, pensioni non sono attrezzate con locali idonei per garantire la permanenza di un soggetto Covid positivo;
atteso che:
– è necessario attivare, per quanto di competenza regionale, protocolli sanitari di riferimento da attuarsi in caso di contagio riscontrato nella fase successiva allo sbarco e a soggiorno iniziato;
– è necessario che siano individuate sul territorio regionale strutture apposite (che non siano ovviamente quelle sanitarie già deputate al trattamento dei casi più gravi) ritenute idonee ad ospitare i soggetti che potrebbero contrarre il Covid-19 e quelli che vi sono entrati in contatto poiché queste persone, provenendo da zone situate oltre i confini regionali, sarebbero obbligate a trascorrere il periodo di isolamento in Sardegna, essendo impensabile costringerle a un rientro presso la loro residenza in condizioni di rischio, in quanto causerebbero una maggiore diffusione del virus;
– è necessario, inoltre, che venga istituito un numero telefonico dedicato a questo tipo di emergenza,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dall’assistenza sociale per sapere se:
1) siano stati individuati a livello regionale protocolli sanitari di riferimento e/o linee guida (o se siano essi/e in fase di elaborazione) espressamente dedicati alle strutture ricettive;
2) vi siano sul territorio regionale strutture apposite (che non siano ovviamente quelle sanitarie già deputate al trattamento dei casi più gravi) ritenute idonee ad ospitare i soggetti che potrebbero contrarre il Covid-19 e quelli che vi sono entrati in contatto poiché queste persone, provenendo da zone situate oltre i confini regionali, sarebbero obbligate a trascorrere il periodo di isolamento in Sardegna, essendo impensabile costringerle a un rientro presso la loro residenza in condizioni di rischio in quanto causerebbero una maggiore diffusione del virus;
3) non ritengano opportuno istituire un numero telefonico dedicato a questo tipo di emergenza.
Cagliari, 25 maggio 2020