CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 368/A
(Pervenuta risposta scritta in data 26/06/2020 e in data 04/08/2020)
GIAGONI – SAIU – ENNAS – MANCA Ignazio – PIRAS – CANU, con richiesta di risposta scritta, al fine di intercedere presso il Governo nazionale per apportare gli opportuni correttivi al decreto “Cura Italia”, per soddisfare le esigenze del settore degli agenti di viaggio, e/o su eventuali provvedimenti da adottare da parte della stessa Regione per il comparto regionale.
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I sottoscritti,
premesso che, come è noto ormai a tutti, le conseguenze dell’emergenza dovuta al Coronavirus non sono solo di tipo sanitario, ma anche di tipo economico; le misure emanate dal Governo con i vari decreti, da ultimo il decreto “Cura Italia”, congiuntamente alla paura della gente, hanno avuto come conseguenza quella di frenare il commercio, con particolare riferimento al settore turistico;
atteso che una accorata richiesta d’aiuto proviene in particolar modo dai titolari delle agenzie di viaggio che lamentano il fatto che il coronavirus ha praticamente cancellato “mezzo secolo di turismo”, un fatto senza precedenti, una situazione che non si è vista, nemmeno all’epoca del fatidico “11 settembre”; tutto si è fermato viaggi nuovi, cancellazione per viaggi già in essere, cancellati voli, soggiorni, le prenotazioni si sono fermate; le scuole hanno annullato tutti i viaggi di istruzione, poca o nessuna voglia di pensare alle vacanze;
considerato che con il blocco improvviso della mobilità delle persone e con l’obbligo di rimborso o di emissione voucher, le agenzie di viaggio hanno perso mesi di lavoro senza prospettive per almeno un anno; così come l’effetto della pandemia sul mercato internazionale e sulla fiducia dei viaggiatori, porterà a chiudere l’anno con una riduzione di oltre 260 milioni di presenze rispetto allo scorso anno (-60 per cento), senza contare i pericoli di licenziamenti e perdite di denaro, nonché le innumerevoli correlate cause giudiziarie per i mancati rimborsi di alcune compagnie aeree o di hotel;
atteso che gli agenti di viaggio contribuiscono direttamente o indirettamente a creare il 13 per cento del PIL, fatto di oltre 3 milioni di posti di lavoro, contribuendo a far girare l’economia riempiendo gli aerei, le navi, gli hotel, e i pullman; portando in Italia milioni di visitatori, organizzando le vacanze e la logistica per la maggior parte degli spostamenti; sono gli stessi agenti di viaggio che in questo particolare momento si stanno adoperando per far rientrare i clienti a casa da tutte le parti del mondo assolvendo ad una funzione sociale;
considerato che, in particolare, come affermato dello stesso Presidente della Confindustria Viaggi, per tour operator e agenzie di viaggio, che si occupano prevalentemente di turismo outgoing, si prevede una ripresa parziale delle attività tra fine estate/autunno e un ritorno progressivo alla normalità solo nel 2021, con una perdita di fatturato che va dal 35 al 70 per cento circa;
atteso che in tale situazione, gli agenti di viaggio chiedono uno “stato di crisi generale per il turismo” ed una integrazione dei provvedimenti già adottati con il decreto del governo “Cura Italia”, posto che diversamente il settore non potrà garantire i livelli occupazionali e la sopravvivenza delle aziende; in questo particolare momento, oltre ad aver affrontato imponenti costi emergenziali, pari a decine di milioni di euro, tra rimpatri di turisti, rimborsi, cancellazioni, anticipazioni a fornitori e costi organizzativi, hanno visto praticamente azzerati i propri fatturati;
considerato che anche gli agenti di viaggio della Sardegna, già provati dalla chiusura dei collegamenti, di Air Italy, dalle problematiche legate alla continuità territoriale, ai trasporti marittimi a cui si aggiunge lo stato delle cose prodotto dall’ultimo flagello economico, dato dal Coronavirus e ai provvedimenti conseguenti della Presidenza del Consiglio dei ministri, chiedono una serie di misure straordinarie, in grado di impedire il tracollo del settore;
rilevato che i principali interventi a cui fanno rifermento riguardano la garanzia di liquidità immediata alle agenzie di viaggio con prestiti a tasso zero garantiti della Regione o dallo Stato, sostegno al reddito per i titolari di agenzie viaggio, ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti di agenzie viaggio, esonero pagamento contributi INPS, proroga scadenze fiscali, indennizzo per le cancellazioni registrate e la perdita di fatturato; credito d’imposta per chi investe nel turismo dopo la crisi, sgravi fiscali per i clienti viaggiatori,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere se intendano intercedere presso il Governo nazionale al fine di provvedere ad apportare gli opportuni correttivi al decreto “Cura Italia”, per soddisfare le esigenze soprarichiamate del comparto degli agenti di viaggio, e/o se nel caso intendano provvedere per quanto di competenza direttamente, ad adottare degli specifici provvedimenti in campo regionale al fine di dar corso alle esigenze del settore in Sardegna.
Cagliari, 30 marzo 2020