CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 367/A
MELONI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MORICONI – PIANO – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla crisi del settore del trasporto aereo nell’Isola, con particolare riferimento alla liquidazione della compagnia aerea Air Italy.
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I sottoscritti,
premesso che:
– la situazione di gravissima crisi che ha interessato la compagnia di navigazione aerea Air Italy appare, oramai, giunta al suo epilogo con l’invito a manifestare l’interesse all’acquisizione di uno o entrambi i rami d’azienda relativi alle attività denominate Lotto Aviation e Lotto Manutenzione; invito rivolto dai liquidatori agli operatori economici e pubblicato, tra l’altro, sulle maggiori testate giornalistiche italiane e straniere;
– la situazione di crisi, che coinvolge migliaia di lavoratori diretti della compagnia Air Italy, oltre a quelli dell’indotto, è stata peraltro affrontata dall’Assemblea del Consiglio regionale che, a conclusione della discussione di diverse mozioni sull’argomento, ha approvato, in data 19 febbraio 2020, un ordine del giorno che impegnava il Presidente e la Giunta regionale: “1) a portare la vertenza sul tavolo nazionale, esplorare e valutare di concerto con il Governo nazionale tutte le possibili azioni e soluzioni affinché Air Italy revochi qualsiasi procedura in ordine alla decisione di mettere la società in liquidazione in bonis; 2) a mettere in atto, qualora non si raggiunga la continuità aziendale di cui al precedente punto, tutte le azioni necessarie affinché Air Italy revochi la liquidazione e la ripresa dell’attività dell’azienda, in attesa di una soluzione definitiva; 3) ad attivare le azioni per favorire qualsiasi forma di sostegno al reddito dei lavoratori, considerando l’eventuale accesso al Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e/o alla Cassa integrazione straordinaria di cui al decreto legge 28 settembre 2018, n. 109; 4) ad attivare un immediato confronto con Air Italy, ovvero con i due azionisti, utile a salvaguardare i lavoratori e la loro professionalità nonché la continuità aziendale; 5) a riferire tempestivamente in Aula in ordine agli sviluppi, alle determinazioni e strategie scaturite ai tavoli nazionali all’uopo costituiti.”;
– successivamente, come noto, è intervenuta la grave situazione di emergenza sanitaria a causa della dichiarata pandemia di Covid-19;
– tale situazione ha, tra l’altro, evidenziato l’imprescindibilità per il nostro Paese di poter disporre di diversi asset strategici per la sicurezza dei propri cittadini e, tra questi, grande importanza riveste la rete dei trasporti le cui strutture e mezzi, in una spasmodica rincorsa al mercato, sono state di fatto in gran parte privatizzate;
considerato che:
– il trasporto aereo, uno degli asset chiave, risulta tra i settori più danneggiati dalla crisi dovuta al coronavirus e infatti il Governo nazionale nel decreto “Cura Italia” ha stanziato per il settore 500 milioni di euro, da utilizzare anche per il salvataggio di Alitalia, attraverso la costituzione di una società interamente controllata dal Ministero dell’economia e finanze oppure da altre società a prevalente capitale pubblico;
– giova rammentare che il trasporto aereo negli ultimi dieci anni ha quasi raddoppiato il volume dei passeggeri trasportati (nel 2019 risultavano 4,5 miliardi i passeggeri che si spostavano in aereo) e ciò ha consentito un eccezionale sviluppo del settore con la realizzazione di economie di scala tali da favorire l’apertura di rotte con collegamenti anche di aree periferiche a costi contenuti;
– in Italia il traffico aereo ha chiuso il 2019 con 193,1 milioni di passeggeri, in crescita del 4 per cento più rispetto al 2018, e con 1,6 milioni di movimenti aerei, pari al +2,7 per cento, sempre sull’anno precedente;
– alla fine di questa gravissima pandemia tuttavia il mercato potrebbe non essere più lo stesso e tra i settori che subiranno un cambiamento radicale proprio l’aerotrasporto sarà probabilmente uno dei protagonisti;
– cambieranno dunque le strategie aziendali, molti vettori non saranno verosimilmente in grado di reggere la nuova situazione di mercato e le aree periferiche si troveranno in grave difficoltà a raggiungere le aree più centrali dei paesi e dei continenti;
– la nostra Isola, senza poter contare su un vettore di riferimento, potrebbe subire danni incalcolabili tali da compromettere una, anche solo parziale, ripresa dell’economia sfinita dalla crisi in corso;
– in diverse occasioni anche pubbliche e istituzionali il governo regionale ha più volte avanzato l’ipotesi della creazione di una compagnia aerea regionale richiamando il cosiddetto “modello Corso”;
– pare dunque evidente che il momento più opportuno per perseguire questa ipotesi appaia, nonostante tutto, questo e, pertanto, occorre impedire che la compagine aziendale di Air Italy, per mezzo dei commissari liquidatori, possa procedere “indisturbata” alla vendita “a spezzatino” della compagnia Air Italy;
– é notizia di ieri la ricezione di alcune manifestazioni di interesse all’acquisto degli asset posti in vendita, che potrebbe spalancare le porte al depauperamento delle competenze accumulate in sessant’anni di servizio da e verso la Sardegna,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per conoscere:
1) se e quali siano le opzioni in campo per salvare la compagnia aerea Air Italy e se, alla luce della drammatica crisi sanitaria, non sia il caso di assumere iniziative atte a sospendere la procedura di vendita degli asset della compagnia;
2) se, in ogni caso, non ritengano comunque opportuno acquisire le dovute informazioni circa le manifestazioni di interesse presentate e vigilare affinché venga assicurata la salvaguardia delle maestranze, in primis quelle operanti in Sardegna.
Cagliari, 30 marzo 2020