CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 366/A
GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PIANO – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla modifica dei requisiti per le prestazioni di riabilitazione globale territoriale, per le prestazioni assistenziali a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale e ridefinizione delle tariffe.
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I sottoscritti,
premesso che le prestazioni di riabilitazione territoriale a favore di persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale rappresentano prestazioni essenziali di assistenza della popolazione e che le stesse sono oggi erogate, in Sardegna, per il 98 per cento dei volumi totali dal Privato accreditato che forniscono assistenza ad oltre 2.500 utenti/die con un indotto lavorativo di 2.400 operatori impiegati nel servizio;
preso atto che esiste una lista d’attesa di 2.400 utenti con disabilità , certificati dal SSN, in attesa di poter accedere ai servizi riabilitativi;
viste:
– la deliberazione della Giunta regionale n. 7/1 del 26 febbraio 2020 “Modifica dei requisiti ulteriori per le prestazioni di riabilitazione globale territoriale approvati con deliberazione della Giunta regionale n. 47/43 del 30 DICEMBRE 2010 per le prestazioni assistenziali a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale. Approvazione preliminare”;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 7/3 del 26 febbraio 2020 “Prestazioni di riabilitazione territoriale: allineamento delle prestazioni alle tipologie stabilite dal DPCM 12 gennaio 2017 sui Livelli essenziali di assistenza (LEA) e modifica dei requisiti minimi autorizzativi. Ridefinizione delle tariffe, e indicazioni per l’avvio di un programma di azioni finalizzato all’appropriatezza prescrittiva, alla definizione di criteri di priorità per l’accesso alle prestazioni ed al monitoraggio del sistema prescrittivi ed erogativi”;
visto che con successiva deliberazione della Giunta regionale n. 11/15 dell’11 marzo 2020 si tagliano i tetti di spesa per la riabilitazione territoriale di 4 milioni di euro, nonostante la deliberazione della Giunta regionale n. 21/12 del 2018 li abbia fissati ed assegnati per il triennio 2018/2020 e su quei tetti sia stata fatta la programmazione e siano in essere contratti con ATS, con conseguente necessario ridimensionamento delle prestazione in funzione del taglio;
preso atto dell’esistenza di una Commissione tecnica della riabilitazione di cui sono componenti sia i funzionari dell’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, i medici e i funzionari delle ASSL e i rappresentanti del Privato accreditato che ha documentato la necessità di una revisione delle tariffe in aumento, tali da compensare i maggiori costi di produzione;
constatato che:
– le delibere adottate inseriscono principi di taglio degli standard minimi di assistenza con riduzione del personale impiegato a fornire le prestazioni che oltre a comportare una riduzione sostanziale degli occupati nel settore, non garantiscono gli standard qualitativi del servizio;
– sempre nelle succitate delibere è previsto un cospicuo taglio delle tariffe che comprometterebbe la sostenibilità del sistema;
– tali decisioni non sono state concordate con gli operatori e contraddicono lo stesso lavoro svolto dalla Commissione tecnica della riabilitazione;
al fine di evitare un collasso del sistema riabilitativo regionale che avrebbe delle cadute disastrose sui livelli di assistenza,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se siano a conoscenza di quanto esposto e se in ragione della gravità delle conseguenze prevedibili dall’applicazione delle norme in delibera, non ritengano opportuno annullare o perlomeno sospendere l’efficacia delle delibere in questione in modo da consentire una seria interlocuzione con gli operatori del settore che garantisca il mantenimento dei livelli assistenziali.
Cagliari, 30 marzo 2020