CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 356/A
(Pervenuta risposta scritta in data 10/07/2020)
CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sulle non più tollerabili criticità in cui versano il reparto di Cardiologia-UTIC-Emodinamica del Presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia e gli altri presidi ospedalieri sardi in periodo di emergenza epidemiologica da Covid -19.
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La sottoscritta,
premesso che continuano a pervenire quotidianamente alla scrivente numerose segnalazioni da parte di medici, infermieri e OSS che denunciano le non più tollerabili criticità all’interno dei presidi ospedalieri nei quali operano con serietà, dedizione e professionalità, per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19;
appresa la notizia che presso il reparto di Cardiologia-UTIC-Emodinamica del Presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia, allo stato attuale, la dotazione di DPI continua ad essere insufficiente, il personale non è stato adeguatamente formato, sono carenti le comunicazioni da parte dell’azienda, né sono state date informazioni su definiti e condivisi percorsi intra-ospedalieri e protocolli assistenziali da seguire in caso di pazienti sospetti o accertati positivi a Covid-19;
dato atto, altresì, che:
– presso il medesimo reparto operano, in condizioni che non tutelano la salute pubblica, persone conviventi con soggetti positivi a Covid-19, potenzialmente infetti;
– solo alle stesse (e purtroppo non anche alle persone con le quali vengono a contatto quotidianamente) sono stati effettuati i tamponi;
– l’esito dell’accertamento non è stato ancora reso noto nonostante siano trascorse più di 72 ore dall’effettuazione;
rilevato che:
– un simile modus operandi aumenta il rischio di trasmissione del virus verso altri pazienti, medici, infermieri, OSS e familiari conviventi;
– tale situazione è comune anche agli altri presidi ospedalieri sardi coinvolti dall’emergenza,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione descritta;
2) quali ulteriori misure intendano adottare nell’immediatezza al fine di tutelare la salute degli operatori sanitari coinvolti e dell’intera popolazione sarda.
Cagliari, 24 marzo 2020