CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 351/A
MELONI, GANAU, COMANDINI, CORRIAS, DERIU, MORICONI, PIANO, PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sull’attivazione del servizio gratuito di consegna dei farmaci a domicilio per le persone che non possono e/o non debbono lasciare la propria abitazione a causa dell’emergenza Covid-19.
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I sottoscritti,
premesso che:
– come noto, l’emergenza rispetto alla malattia Covid-19 è ormai estesa a tutto il territorio italiano e il Governo nazionale ha assunto una serie di misure per rallentare e ridurre il contagio;
– è altrettanto noto che una delle misure più efficaci alla riduzione del contagio è quella che prevede la riduzione dei contatti umani e, al fine di raggiungere questo obbiettivo, sono state infatti chiuse le scuole e le università in tutta Italia, i cinema e i teatri e vietate tutte le iniziative che prevedano assembramenti di persone e vietati gli spostamenti dal proprio domicilio, se non per le motivazioni tassativamente previste dalle disposizioni emergenziali;
– le persone maggiormente colpite dalle suddette disposizioni sono gli anziani che, tra l’altro, sono pure più esposti al contagio e alle conseguenze più gravose della malattia;
– gli anziani, così come tutte le altre persone affette da patologie pregresse, non legate al Covid-19, rappresentano la fascia sociale che più di tutte ha necessità del ricorso costante ai farmaci;
– a livello nazionale pare sia stato raggiunto un accordo con Federfarma, per rendere operativo un servizio di consegna a domicilio dei farmaci necessari agli anziani impossibilitati a lasciare il loro domicilio;
considerato che:
– in data 13 marzo 2020 le segreterie regionali della Sardegna dei Sindacati confederali pensionati, con una nota indirizzata all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, che ad oggi non ha avuto alcun riscontro, ha chiesto che venissero date “indicazioni precise affinché i titolari delle farmacie dell’intero territorio regionale adeguino il loro impegno nella direzione prospettata” al fine di assicurare la fornitura a domicilio dei farmaci;
– risultano ormai numerose anche in Sardegna le persone sottoposte a quarantena e/o positive al Covid-19 e pertanto anch’esse impossibilitate a lasciare il proprio domicilio, neppure per il reperimento dei farmaci necessari;
– qualora non ancora effettivamente attivate, alcune misure consentirebbero di ridurre i rischi di contagio legati agli spostamenti, quali ad esempio la proroga dei piani terapeutici sia per i farmaci sia per i dispositivi medici, senza quindi necessità di ulteriori visite mediche o specialistiche, nonché la dematerializzazione della ricetta rossa cartacea ancora necessaria per numerosi farmaci e la conseguente consegna a domicilio dei medesimi farmaci;
atteso che le misure di cui sopra potrebbero attuarsi attraverso accordi tra le associazioni e gli ordini dei soggetti interessati, le associazioni di volontariato, la protezione civile e gli enti locali alcuni dei quali, sebbene senza una organizzazione centralizzata e istruzioni puntuali, stanno provvedendo in proprio quantomeno alla distribuzione dei farmaci a domicilio,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere se siano stati assunti accordi e impartite disposizioni affinché anche in Sardegna tutti i soggetti impossibilitati a lasciare il proprio domicilio, in particolare persone in quarantena, anziani, malati cronici e in generale tutte le categorie più deboli della popolazione possano usufruire del servizio gratuito di consegna a domicilio dei farmaci e dei dispositivi medici loro necessari.
Cagliari, 23 marzo 2020