CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 297/A
(Pervenuta risposta scritta in data 14/10/2022)
COCCO – LAI, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione lavorativa degli Operatori socio sanitari (OSS) in servizio a tempo determinato presso il Nucleo hospice di Tempio Pausania e sul continuo ricorso all’utilizzo lavoratori interinali da parte dell’ATS Sardegna.
***************
I sottoscritti,
premesso che:
– il Nucleo hospice di Tempio Pausania è una struttura residenziale della ASSL di Olbia caratterizzata da un offerta assistenziale ad elevata intensità di cure, che si integra con l’offerta dei servizi domiciliari ed ospedalieri già presenti nel territorio della Gallura;
– nella struttura lavorano, con contratti a tempo determinato, diversi operatori socio-sanitari sardi che negli anni hanno acquisito professionalità ed esperienza garantendo gli indispensabili servizi di assistenza del sistema sanitario regionale;
– per tutti gli OSS in organico la scadenza del contratto è prevista per il 15 gennaio 2020 dopo aver rinnovato la quinta proroga ad ottobre scorso per un totale di 36 mesi lavorativi corrispondenti ai limiti di proroga imposti per i contratti a tempo determinato;
– l’ATS Sardegna, con la determinazione dirigenziale n. 8282 del 2 ottobre 2018, ha approvato l’affidamento del servizio di somministrazione di prestazioni di lavoro, a tempo determinato, di personale appartenente a ruoli e profili professionali diversi per le esigenze delle diverse aree socio-sanitarie locali dell’ATS Sardegna e delle altre aziende del Servizio sanitario regionale, alla società Gi Group per la durata di quattro anni;
– la società Gi Group in questi giorni sta provvedendo alla selezione del personale OSS da assumere a tempo determinato presso il Nucleo hospice di Tempio Pausania;
considerato che:
– la deliberazione del direttore generale dell’ATS Sardegna n. 136 del 27 marzo 2017 prevede la possibilità superare i limiti dei contratti a tempo determinato (36 mesi lavorativi e 5 proroghe), in casi del tutto eccezionali “che giustifichino una durata superiore le quali dovranno essere dettagliatamente motivate dai direttori delle ASSL nelle proprie determinazioni di proroga, avuto riferimento alla necessità di garantire la costante erogazione dei servizi sanitari e il rispetto dei livelli essenziali di assistenza, nonché all’impossibilità di far fronte a tali situazioni con altro personale”;
– diverse ASSL della Regione continuano ad attivare (o rinnovare) i contratti del personale interinale anziché attingere dalle graduatorie concorsuali ancora vigenti per il personale a tempo indeterminato;
– la legge regionale n. 20 del 6 dicembre 2019 modifica il comma 10 dell’articolo 8 della legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2018 prorogando l’efficacia delle graduatorie “in conformità a quanto previsto dalla normativa statale vigente” ossia al 30 settembre 2020 secondo le disposizioni delle legge n. 128 del 2 novembre 2019;
– con la risoluzione n. 3 del 16 luglio 2019 il Consiglio regionale della Sardegna impegna l’Assessore regionale dell’igiene, sanità e assistenza sociale a valutare, nel più breve tempo possibile, l’opportunità di impartire indirizzi, conformi alla volontà espressa dal Consiglio regionale e coerenti con la normativa vigente, finalizzati a salvaguardare gli operatori socio-sanitari inseriti nelle graduatorie approvate dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013 ed a vigilare affinché le aziende sanitarie si conformino, in maniera uniforme, ai predetti indirizzi e individuino le soluzioni organizzative più adeguate per coprire il fabbisogno delle strutture ospedaliere, procedendo allo scorrimento delle ulteriori graduatorie;
ritenuto che:
– lo scorrimento delle graduatorie concorsuali a tempo indeterminato costituisce una valida modalità di reclutamento del personale delle pubbliche amministrazioni capace di contenere la spesa pubblica in osservanza dei principi di trasparenza e di imparzialità e rappresenta, per legge, l’unica modalità di accesso alla pubblica amministrazione;
– per troppo tempo si é cercato di sopperire alle carenze in organico attraverso il reclutamento di personale sanitario tramite la somministrazione di lavoro interinale;
valutate:
– l’importanza di offrire concrete possibilità di lavoro a qualificati OSS sardi che, dopo aver prestato servizio per anni a tempo determinato nelle strutture del sistema sanitario regionale e/o essere stati riconosciuti idonei in un concorso pubblico, non vedendo riconosciute le proprie aspettative sono costretti ad esercitare nelle diverse forme di lavoro flessibile o non regolare, ovvero, come sempre più spesso accade, ad emigrare;
– la necessità di dover garantire nel reperimento del personale della pubblica amministrazione la massima partecipazione di operatori qualificati nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza;
– la necessità di dover contenere la spesa sanitaria relativa al personale senza ledere i diritti degli idonei in un concorso pubblico a tempo indeterminato,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se sia opportuno attivare nuovi contratti di somministrazione di prestazioni di lavoro con le agenzie interinali, anziché risolvere definitivamente la grave situazione lavorativa del personale assunto a tempo determinato e in scadenza di contratto;
2) quali azioni intendano adottare, o far adottare, al fine di limitare il ricorso alla somministrazione di lavoro interinale degli OSS delle aziende sanitarie e delle aziende ospedaliere universitarie e permettere un graduale scorrimento delle graduatorie vigenti, per l’assunzione di personale a tempo indeterminato.
Cagliari, 4 febbraio 2020