Interrogazione n. 266/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 266/A

PISCEDDA – DERIU – CORRIAS – GANAU – MELONI – COMANDINI, con richiesta di risposta scritta, sulle criticità emerse dal trattamento delle pazienti oncologiche, affette da tumore al seno, dell’Ospedale oncologico-Businco di Cagliari.

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I sottoscritti,

premesso che le terapie per le pazienti affette da tumore al seno risultano molto invasive, a causa delle conseguenze derivanti dalla somministrazione, o assunzione, di farmaci chemioterapici (o altri interventi di diversa natura) come: perdita di peso; perdita dei capelli; stanchezza etc;

considerato che:
– negli anni l’Ospedale oncologico-Businco è passato ad operare da struttura di ricovero a struttura in regime di day hospital, senza aver nel contempo potenziato la struttura territoriale di riferimento per questa particolare tipologia di pazienti, che in ragione di tal fatto, una volta dimesse, sono lasciate sole a se stesse;
– oltre i comuni protocolli riservati alle pazienti affette da tumore al seno, risulta assente ogni altra forma di supporto extraospedaliero per le stesse, come: supporto psicologico; supporto nell’alimentazione utile a minimizzare inappetenza e ageusia; irreperibilità di una qualsiasi forma di consulenza medico telefonica dopo le 17, o nel weekend e festivi; costi a carico delle pazienti per farmaci antiinfiammatori indispensabili per eventuali complicazioni e/o effetti collaterali dati dalle terapie, o per i dispositivi medici;
– all’interno dell’ospedale le pazienti vengono sottoposte alle cure chemioterapiche, come il protocollo d’attacco “rossa” e quello di mantenimento le pazienti che devono sottoporsi alla periodica infusione farmacologica sono costrette ad attendere spesso anche dodici o tredici ore prima di riceverla, a prescindere dall’ordine di arrivo, entrando in ospedale alle ore 7 ed uscendo alle ore 18, perlopiù in uno stabile in condizioni fatiscenti come descritto nel punto precedente; “bianca”, in uno stabile che si trova in condizioni pessime: ascensori non funzionanti; assenza di poltrone per infusione; sedute nei corridoi divelte etc;
– il tempo che passa tra la preparazione della terapia, alla quale devono sottoporsi le pazienti e la somministrazione della stessa è eccessivamente lungo, non procede secondo l’arrivo e la registrazione d’ingresso delle stesse pazienti e non è motivato dal personale medico e paramedico;

tenuto conto che il numero di medici oncologi presenti all’interno dell’ospedale non è sufficiente a garantire una adeguata assistenza al numero di pazienti che afferiscono nella struttura, circa ottanta al giorno,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene, sanità e dell’assistenza sociale, per sapere:
1) se sia a conoscenza dei fatti descritti nella presente interrogazione;
2) quali azioni intenda intraprendere e in che tempi, per risolvere le problematiche delle pazienti oncologiche dell’Ospedale oncologico Businco di Cagliari.

Cagliari, 8 gennaio 2020

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