Interrogazione n. 1994/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1994/A

CORRIAS – GANAU – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sui gravi disservizi verificatisi sui traghetti che collegano la Sardegna con il continente.

***************

I sottoscritti,

premesso che:
– il trasporto, inteso come elemento essenziale del “diritto alla mobilità” previsto all’articolo 16 della Costituzione, costituisce un servizio di interesse economico generale e, pertanto, tale da dover essere garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica;
– il principio costituzionale della continuità territoriale, sia aerea che marittima, rappresenta per la Sardegna uno strumento indispensabile per il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità in quanto deve garantire che i collegamenti tra la terraferma e le isole siano effettuati alle stesse condizioni di quelle che possono riscontrarsi sulla terraferma;
– tale principio costituzionale non deve declinarsi esclusivamente nel consentire la traversata, che peraltro non è sempre un diritto garantito, ma anche nell’assicurare condizioni di viaggio adeguate e appropriate ai passeggeri;

atteso che:
– all’approssimarsi delle festività e durante il periodo estivo, quando si registrano i maggiori flussi in entrata e uscita dall’isola, continuano a verificarsi episodi che dimostrano quanto la continuità territoriale continui a essere un miraggio per la Sardegna e gli svantaggi dell’essere isola non siano superati;
– a parte le puntuali denunce sull’aumento dei costi per spostarsi da e per l’isola durante i periodi di cosiddetta alta stagione e sull’impossibilità di trovare sistemazione in cabina, i passeggeri continuano a segnalare disservizi durante le traversate, soprattutto riguardo alle pessime condizioni igieniche in cui versano gli spazi comuni invasi dalla presenza di cimici e zecche, con servizi di toilette sporchi e maleodoranti e quasi impraticabili;
– a ciò si aggiungano i continui disservizi che continuano a penalizzare lo scalo intermedio di Arbatax, che di frequente, come accaduto lo scorso 16 dicembre, viene direttamente “saltato” dal traghetto che da Cagliari si dirige verso Civitavecchia, recando gravi disagi ai viaggiatori, già sfavoriti dal dover attendere l’imbarco fissato alle due del mattino in un porto dove non è funzionante la stazione marittima;

ritenuto che:
– le condizioni di viaggio dei passeggeri che quotidianamente si spostano da e per l’isola debbano essere adeguate e confortevoli;
– le motivazioni addotte dalle compagnie marittime non siano assolutamente sufficienti per giustificare i disservizi verificatisi e le pessime condizioni igieniche a bordo;
– il governo regionale debba in tutti modi e in tutte le sedi opportune far valere il diritto alla mobilità dei sardi, diritto che devono poter esercitare in sicurezza e in maniera confortevole, evitando che ogni spostamento si trasformi in un’odissea;
– il governo regionale debba, altresì, tutelare l’immagine della Sardegna, che risulta fortemente danneggiata per l’impossibilità di essere raggiunta, anche dai non sardi, con un viaggio comodo e agevole e a costi ragionevoli;
– il governo regionale debba, infine, attivarsi con il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture affinché si vigili sulla corretta esecuzione dei contratti stipulati dallo stesso Ministero con le compagnie marittime titolari delle tratte, affinché siano garantite ai passeggeri condizioni di viaggio adeguate,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore dei trasporti per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto sopra riferito sui recenti disservizi che, in maniera indistinta, hanno riguardato tutte le tratte che collegano l’isola al continente;
2) alla luce della preoccupante situazione descritta e delle denunce dei passeggeri, abbiano già avviato interlocuzioni urgenti con il Ministero competente al fine di rivendicare condizioni di viaggio adeguate;
3) non ritengano di dover intervenire per garantire allo scalo di Arbatax maggiori certezze riguardo a un servizio pubblico talvolta disatteso;
4) sia possibile intervenire per garantire ai passeggeri che partono da Arbatax, stante la mancata possibilità di fruire dei servizi della stazione marittima, orari di imbarco più ragionevoli.

Cagliari, 2 gennaio 2024

Condividi: