Interrogazione n. 1962/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1962/A

(Pervenuta risposta scritta in data 18/12/2023)

CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sul tema dei servizi residenziali e semiresidenziali per il trattamento delle dipendenze patologiche.

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La sottoscritta,

premesso che:
– nell’ambito dell’assistenza semiresidenziale e residenziale, il Servizio sanitario nazionale garantisce alle persone con dipendenze patologiche, inclusa la dipendenza da gioco d’azzardo, o con comportamenti di abuso patologico di sostanze, ivi incluse le persone con misure alternative alla detenzione o in regime di detenzione domiciliare, previa valutazione multidimensionale, la definizione di un programma terapeutico individualizzato e la presa in carico, i trattamenti terapeutico-riabilitativi e i trattamenti pedagogico-riabilitativi, con programmi differenziati per intensità, complessità e durata;
– i servizi, residenziali e semiresidenziali, per il trattamento di soggetti dipendenti da sostanze di abuso si dividono in Servizi di accoglienza, Area Servizi di trattamento specialistici, Area Servizi terapeutico riabilitativi, Area Servizi pedagogico riabilitativi;
– con la deliberazione n. 35/14 del 25 ottobre 2023 la Regione ha fatto un aggiornamento dei requisiti generali e specifici minimi autorizzativi e ulteriori dei servizi residenziali e semiresidenziali; in particolare sono stati inseriti nuovi requisiti organizzativi funzionali che riguardano gli standard minimi per l’autorizzazione all’apertura, al funzionamento e per l’accreditamento;
– il tutto tralasciando completamente quello che da anni viene segnalato dagli operatori stessi, aggiornando la deliberazione risalente al 2010 con nuovi requisiti che coinvolgono figure come tecnico della riabilitazione psichiatrica, educatore professionale sanitario, educatore professionale socio-pedagogico;
– in particolare quest’ultima deliberazione prevede che il 65 per cento del personale impiegato è nettamente superiore al 25 per cento dell’attuale deliberazione; ci sono quindi delle professionalità che attualmente diventano perdenti posto di lavoro, arrecando un grave danno occupazionale, sociale ed economico a loro direttamente, alle loro famiglie ed all’intero indotto;
– il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 (Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502) ha aggiornato i livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA), ovvero le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) deve garantire a tutti i cittadini, con le risorse pubbliche, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione;

dato atto che:
– attualmente non si trovano educatori professionali sanitari disponibili e formati per lavorare presso le strutture sanitarie regionali;
– nelle strutture, secondo le schede precedenti nella deliberazione della Giunta regionale n. 34/26 del 2010 vi erano solo educatori pedagogici; adesso il 65 per cento deve essere sostituito e licenziato, anche se assunto a tempo indeterminato, nonostante il problema enunciato;
– tutte le schede delle dipendenze sono state approvate con la deliberazione della Giunta regionale n. 34/26 del 2010, esclusa quella sui minori con dipendenze patologiche;
– il pagamento delle strutture residenziali e semiresidenziali delle dipendenze è a carico totale della spesa sanitaria e non di quella sociale;

considerato che:
– secondo le associazioni ed i professionisti, che quotidianamente lavorano in questo settore sanitario, in merito a questa nuova deliberazione regionale del 25 ottobre 2023 esistono enormi criticità in merito a queste nuove deliberazioni regionali;
– infatti, la nuova deliberazione ut supra prevede che il 65 per cento del personale è nettamente superiore al 25 per cento della deliberazione in vigore;
– di conseguenza, circa il 40 per cento del personale attualmente presente ed in servizio nelle varie strutture andrebbe incontro ad un licenziamento certo, nonostante abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato;
– inoltre, al momento non è possibile, o è estremamente difficile, trovare educatori professionali sanitari, da inserire in contesti specifici dei servizi residenziali e semiresidenziali per il trattamento delle dipendenze patologiche;
– ad oggi non è stata minimamente pensata e stabilita una disciplina transitoria tra la vecchia normativa del 2010 e la più recente di questo ottobre, al fine di consentire alle singole realtà, residenziali o semiresidenziali, di adeguarsi ai nuovi parametri;
– al momento non essendoci le professionalità richieste il tutto si traduce in licenziare personale, rimanendo quindi con carenze gravi, non avendo concorsi o bandi per acquisire queste nuove figure professionali, creando un danno enorme alle varie strutture e indebolendo ulteriormente le realtà che hanno già operato in questi anni, diventando non conformi a questo aggiornamento normativo,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali siano le motivazioni di questa deliberazione n. 35/14 del 25 ottobre 2023, che è stata deliberata unitamente dal Presidente della Regione ed il Direttore generale e quali siano stati gli studi e le analisi che hanno portato alla creazione dell’atto;
2) come si pensa di gestire malattie e condizioni croniche e invalidanti che sono numerose e presenti nelle varie ASL della Sardegna, dal momento che risulterebbero essere depotenziati ulteriormente questi sensibili e preziosi professionisti;
3) se vi sia l’intenzione di annullare la precedente deliberazione n. 35/14 del 25 ottobre 2023, affinché siano riviste, con strumenti più efficaci ed interfacciandosi con le associazioni di settore, i requisiti generali e specifici minimi autorizzativi e ulteriori dei servizi residenziali e semiresidenziali per il trattamento delle dipendenze patologiche; e al contempo chiede al Presidente della Regione e all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale di annullare immediatamente la deliberazione n. 35/14 del 25 ottobre 2023 con effetto
retroattivo alla data di adozione della medesima.

Cagliari, 10 novembre 2023

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