Interrogazione n. 1955/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1955/A

PINNA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MORICONI – PISCEDDA – AGUS – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – LAI – CADDEO – COCCO Daniele Secondo – LOI – ORRÙ – PIU – SOLINAS Alessandro – CIUSA – LI GIOI – MANCA Desiré Alma, con richiesta di risposta scritta, sulle sulla grave e perdurante situazione di criticità del reparto di chirurgia generale e del pronto soccorso dell’ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino.

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I sottoscritti,

premesso che:
– a tempo e ripetutamente i sindacati, il personale e i rappresentanti istituzionali segnalano le criticità che riguardano la grave carenza di personale medico del presidio Nostra Signora di Bonaria, nella ASL del Medio Campidano, arrivando fino a coinvolgere, nel mese di marzo ultimo scorso il Prefetto di Cagliari;
– in particolare preoccupa la situazione del Reparto di Chirurgia generale che da mesi opera a ranghi fortemente ridotti, impossibilitato ad eseguire interventi in urgenza, obbligando di conseguenza il pronto soccorso, in caso di urgenza chirurgica, a doversi attivare per trovare posto in altre ASL, con tutti i rischi, tempo correlati, che un trasporto d’urgenza comporta e la problematicità ad ottenere anche la disponibilità ad accogliere il paziente;
– preoccupa ancora di più la prospettiva che, da mesi, si prevede per il pronto soccorso dell’ospedale, in quanto a seguito dei concorsi espletati in altre ASL, ben quattro medici del pronto soccorso lasceranno a breve San Gavino per prendere servizio nelle nuove sedi, portando a 3 i medici in servizio; se si considera, inoltre, che tra qualche mese si prevedono le dimissioni per il pensionamento del Direttore della UOC, è chiaro che il reparto si troverà nella condizione di dover chiudere;

ricordato che:
– l’ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino è individuato quale Dea di primo livello dalla legge regionale di riordino della rete ospedaliera e come tale esegue tutti gli interventi previsti per l’ospedale sede di pronto soccorso e svolge funzioni di accettazione in emergenza urgenza per patologie di maggiore complessità, con le funzioni di osservazione e breve degenza, di rianimazione; contemporaneamente, devono essere garantiti interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologia) e assicura, inoltre, le prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini e trasfusionali;
– l’ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino si rivolge ad un territorio con una popolazione di oltre 100.000 abitanti ma considerata la posizione geografica, baricentrica della ASL, esso si trova a dover garantire prestazioni a oltre un terzo di utenza in più, ricomprendendo, con i propri reparti anche la funzione di supplenza per altre ASL limitrofe (Oristano e Cagliari) stante lo stato di carenza di personale che investe tutte;
– in particolare si rammenta come, durante e dopo la pandemia, fino alle ultime settimane, l’ospedale di San Gavino abbia garantito le urgenze, all’interno della rete di emergenza e urgenza sopperendo alle carenze delle ASL confinanti e lo abbia continuato a fare anche ora, malgrado le gravissime carenze di personale, anche per altre specialità che necessitano di interventi d’urgenza, tempo dipendenti quali la chirurgia, la traumatologia, le urgenze di nefrologia e dialisi e per l’urologia;

evidenziato che il carico di lavoro del pronto soccorso è ulteriormente aggravato dal fatto che continuano a pervenire urgenze chirurgiche per il tramite della centrale operativa 118, nonostante le molteplici comunicazioni da parte della direzione sanitaria ospedaliera e della ASL, circa la loro difficoltà ad essere trattate per carenza di personale e pertanto le urgenze chirurgiche debbono essere trasferite presso altri ospedali, con i disagi di cui sopra, attraverso i trasporti secondari che impegnano il personale in servizio per le attività ordinarie;

atteso che:
– da recenti informazioni pervenute sarebbe stata da tempo segnalata la necessità:
– della sostituzione, per il pronto soccorso, di n. 4 dirigenti medici assunti per concorso presso altra ASL;
– la necessità di formalizzazione della OBI (Osservazione Breve Intensiva) operativa de facto ma non ancora riconosciuta dagli atti della programmazione regionale;
– l’urgenza dell’assunzione dell’organico di competenza per il pronto soccorso di n. 3 dirigenti medici aggiuntivi, 12 infermieri e 4 operatori socio sanitari;

evidenziato, inoltre, che le organizzazioni sindacali hanno denunciato recentemente la gravità della situazione all’interno dei reparti, sottolineando come, nonostante le precedenti e molteplici denunce, poco e nulla sia cambiato in termini di acquisizione di nuovo personale medico per il Reparto di Chirurgia generale, per il pronto soccorso e per le altre strutture sempre al limite dell’operatività per carenza di personale;

considerato che:
– la Struttura Complessa di chirurgia generale che a dicembre 2022 poteva contare solo su cinque medici, dopo il pensionamento del primario continua ad essere in sofferenza per l’esiguo numero di chirurghi, alcuni in orario ridotto, altri in malattia;
– il reparto resta attivo solo con la turnazione dei medici degli altri reparti e, chiaramente, non può garantire l’operatività soprattutto per la chirurgia d’urgenza;
– tale limite incide negativamente sull’operatività del pronto soccorso che, anche per la perdita delle quattro unità in transito verso altre ASL, cui deve essere aggiunto anche il pensionamento di una quinta, si trova in una condizione di rischio di chiusura o di riduzione notevole delle attività;
– appare quindi evidente la correlazione tra la carenza strutturale di personale di chirurgia generale e l’impossibilità ad operare in urgenza, che ha determinato, anche dal pronto soccorso la fuga degli operatori;

sottolineato che la situazione del pronto soccorso sarebbe nota da luglio ma sembra evidente che non siano state poste in essere soluzioni per la gestione della crisi;

dato atto che:
– ARES ha pubblicato, in ottemperanza alla determinazione dirigenziale n. 3176 del 21 ottobre 2022 il pubblico concorso unificato, per titoli ed esami, per la copertura di n. 24 posti di dirigente medico, disciplina chirurgia generale, indetto con determinazione dirigenziale n. 7484 del 21 dicembre 2021 che ne ha ratificato gli atti, l’approvazione delle graduatorie di merito e le dichiarazioni dei vincitori;
– l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari, in esecuzione della deliberazione del direttore generale n. 567 del 24 maggio 2023 ha pubblicato un “Avviso di pubblico concorso unificato, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di n. 19 dirigenti medici area chirurgica e delle specialità chirurgiche disciplina – chirurgia generale”;
– nel bando unificato dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari è precisato che “il numero dei posti a concorso potrà essere ridotto a seguito dell’esito di procedure di mobilità da amministrazioni diverse dalle Aziende del servizio sanitario della Regione Sardegna, nonché attraverso lo scorrimento di graduatorie concorsuali vigenti”;
– è in essere una graduatoria di concorso regionale espletato lo scorso ottobre 2022;
– ARES ha bandito, in esecuzione della determina dirigenziale n. 26 del 4gennaio 2023 del direttore della Struttura Complessa ricerca e selezione delle risorse umane, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 483 del 1997, le selezioni pubbliche, per soli titoli, per il conferimento di incarichi temporanei di dirigente medico di chirurgia generale da destinare alle ASL di Nuoro, Ogliastra e Sulcis, non comprendendo la ASL del Medio Campidano;
– è in corso la procedura di selezione bandita da ARES per “Pubblica selezione per il conferimento di un incarico quinquennale, rinnovabile, di Direttore di Struttura Complessa, per la Direzione della SC Chirurgia Generale – ASL n. 6 del Medio Campidano” che dovrebbe concludersi entro novembre, come da pubblicazione sul sito dell’Azienda Regionale Salute;
– è rilevato che nel presidio Nostra Signora di Bonaria l’operatività del pronto soccorso e dell’ospedale tutto è, comunque, fortemente condizionata dalla carenza di personale,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene, sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) se siano a conoscenza della grave situazione e come intendano gestire le criticità;
2) non ritengano affrontare l’emergenza del presidio Nostra Signora di Bonaria almeno con soluzioni temporanee per garantire il funzionamento del pronto soccorso, ad esempio con il ricorso a prestazioni aggiuntive e convenzioni con altri pronto soccorso;
3) non ritengano possibile e opportuno proporre la turnazione dei medici del 118 nel pronto soccorso;
4) non valutino opportuno, come possibile parziale soluzione, la dislocazione di un punto di continuità assistenziale con l’impiego delle guardie mediche per lo smaltimento dei codici verdi e bianchi, come già sperimentato efficacemente in altre regioni italiane.

Cagliari, 7 novembre 2023

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