Interrogazione n. 1926/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1926/A

MELONI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sull’aggravamento delle criticità delle liste d’attesa per le visite di invalidità e dell’organizzazione delle commissioni mediche locali e integrate delle ASL, in presenza delle carenze di organico delle stesse e alla luce delle disposizioni della deliberazione della Giunta regionale n. 28/8 del 24 agosto 2023.

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I sottoscritti,

premesso che:
– nelle Aziende sanitarie locali della regione insiste da tempo una criticità importante rispetto alla evasione delle richieste di invalidità da parte delle commissioni mediche locali e integrate, con liste di attesa che in alcune ASL, a fronte delle convocazioni pressoché giornaliere fino ad agosto 2023, costringono i pazienti e i cittadini ad attendere anche sette mesi e in altre, non essendo presenti i medici specialistici per la istituzione delle stesse commissioni, i cittadini devono rivolgersi a quelle delle ASL confinanti, essendo quindi costretti a spostamenti molto disagevoli per i pazienti con problematiche severe;
– recentemente sono giunte, da diversi territori segnalazioni e richieste di informazioni circa una attività pressoché costante di sconvocazione delle commissioni, già previste nel calendario, a data da destinarsi e di ipotetica possibile nuova convocazione bisettimanale con rilevante allungamento dei tempi di attesa dei cittadini e aggravio delle situazioni già di difficoltà;

dato atto che:
– la Regione ha recentemente approvato la deliberazione della Giunta regionale n. 28/8 del 24 agosto 2023 avente come oggetto “Legge regionale 28 aprile 1992, n. 6, articolo 68. Indirizzi applicativi, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31”, con la quale, secondo gli intenti dell’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale che la propone, dovevano essere impartiti indirizzi applicativi sull’articolo 68 della legge regionale 28 aprile 1992, n. 6, e successive modifiche e integrazioni, volti a razionalizzare e regolamentare la materia uniformando il più possibile il modus operandi delle aziende stesse, ferma restando l’autonomia di ciascuna azienda;
– gli indirizzi applicativi approvati nella deliberazione n. 28/8 del 24 agosto 2023 dispongono che:
“1. l’attività delle commissioni mediche deve essere prioritariamente svolta durante l’orario di lavoro e non può, in tale caso, essere oggetto di remunerazione;
2. se l’impossibilità di svolgere l’attività durante l’orario di lavoro determina il generarsi di liste d’attesa, al fine di garantire il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, le commissioni mediche potranno essere oggetto di appositi progetti e remunerate con i gettoni di cui alla legge regionale n. 6 del 1992, e successive modifiche e integrazioni, tale soluzione riveste peraltro carattere di economicità, dal momento che la remunerazione del gettone è riferita all’intera giornata a differenza delle prestazioni aggiuntive che sono retribuite per ciascuna ora di lavoro svolto. L’impossibilità di svolgere l’attività durante l’orario di lavoro dovrà essere certificata dall’Azienda previo svolgimento di un’attività ricognitiva che permetta di definire periodicamente il carico lavorativo delle commissioni e l’eventuale impossibilità di svolgere l’attività durante l’orario di lavoro;
3. ciascuna commissione medica dovrà prevedere un numero minimo di pratiche da evadere per giornata (comprese le domiciliari) e, in ogni caso, garantire un adeguato equilibrio tra il valore del gettone, le ore prestate e il numero di pratiche evase;
4. non possono in nessun caso percepire gettoni i direttori di struttura complessa, semplice e semplice dipartimentale;
5. le sedute delle commissioni dovranno essere tempestivamente comunicate all’ARES per il conteggio, la liquidazione e il pagamento delle spettanze dovute a ciascun componente delle commissioni stesse, e pertanto in nessun caso è ammessa l’erogazione di gettoni per tale tipologia di attività;
6. per la composizione delle commissioni dovranno essere costituiti appositi elenchi di professionisti, compresi i dipendenti del ruolo amministrativo che svolgono la funzione di segreteria previa attivazione ed espletamento di procedure di evidenza pubblica con valenza esterna;
7. nella composizione delle commissioni dovranno essere sempre garantiti criteri di rotazione annuale;
8. in nessun caso la remunerazione complessiva annua derivante dall’erogazione del gettone potrà superare il 10 per cento della retribuzione; eventuali sforamenti di tale tetto sono giustificabili solo nel caso di assenza di professionisti negli elenchi e, in nessun caso, il totale annuo dei gettoni potrà superare il 20 per cento della retribuzione annua;
9. i componenti delle commissioni mediche sono reclutati tra il personale dipendente e convenzionato dell’Azienda di appartenenza; nel caso in cui fosse impossibile reperire professionisti all’interno dell’Azienda, la ASL potrà reclutare i professionisti da altre aziende del SSR, esperito inutilmente anche questo tentativo la ASL potrà avvalersi di professionisti esterni;
10. ciascuna Azienda è tenuta a predisporre un regolamento per il funzionamento delle commissioni mediche per l’accertamento degli stati di invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità nel rispetto degli indirizzi applicativi ivi forniti”;

considerato che:
– il servizio delle commissioni mediche integrate è un servizio essenziale per i cittadini che necessitano del riconoscimento del proprio stato di salute e dell’aggravamento delle patologie;
– è interesse principale dei cittadini poter avere riscontro, il più possibile tempestivo, alla richiesta di certificazione di invalidità o aggravamento;
– a soffrire della situazione sono anche i minori in età scolare che, in mancanza del dovuto riconoscimento delle patologie, hanno iniziato l’anno scolastico senza i necessari supporti didattici quali gli insegnanti di sostegno;
– è, altresì, noto lo stato di carenza critica del personale medico in servizio nelle ASL, ragione per la quale apparirebbe quantomeno difficile poter convocare in orario lavorativo le commissioni;
– la convocazione extra orario di lavoro resterebbe una eventualità perseguibile ma con tempi e modalità, come delineate dal deliberato, che dipendono dalle ASL;

evidenziato che:
– le norme vigenti dispongono che le commissioni mediche locali (CML) siano costituite presso i servizi delle aziende sanitarie locali che svolgono funzioni in materia medico-legale e siano composte come segue:
– il presidente, nella persona del responsabile del servizio dell’azienda sanitaria locale che svolge funzioni in materia medico-legale;
– due membri effettivi ed almeno due supplenti, individuati tra i medici delle amministrazioni e corpi di cui all’articolo 119, comma 2, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modifiche e integrazioni, tutti in attività di servizio, designati dalle amministrazioni competenti;
– stante la attuale e già richiamata grave carenza di medici, la necessità di convocare frequentemente le commissioni mediche pare essere poco perseguibile con gli indirizzi del deliberato se non facendo ricorso a medici esterni alla ASL, evidentemente non inclusi negli elenchi di cui al punto 6) della delibera ed è anche da mettere in conto la difficoltà ad ottemperare l’obbligo di rotazione annuale;
– attualmente non si ha conoscenza di predisposizione, da parte della ASL di specifico regolamento per il funzionamento delle commissioni mediche per l’accertamento degli stati di invalidità civile, cecità, sordità handicap e disabilità in ottemperanza agli indirizzi applicativi forniti;
– nel testo viene disposto che, qualora sia accertata l’impossibilità di svolgere l’attività delle commissioni durante l’orario di lavoro e si generi un prolungarsi delle liste d’attesa, le commissioni potranno avere il raddoppio del gettone di presenza, dagli attuali 60 euro a 120 euro al lordo delle ritenute fiscali, richiamando un criterio di economicità in quanto l’erogazione del gettone, prevista solo per le convocazioni extraorario di lavoro, va a sostituire la retribuzione giornaliera prevista dal CCNL, generalmente superiore, disincentivando, di fatto, le richieste di adesione agli elenchi previsti; peraltro la delibera in oggetto, richiamando la possibilità di ricorso a professionisti esterni al SSR, non esplicita i criteri, i titoli e le competenze;
– la deliberazione n. 28/8 del 24 agosto 2023, presentata come delibera di indirizzo politico, contiene disposizioni normative che necessitano del parere di legittimità da parte della direzione regionale generale della Sanità, parere che evidentemente manca,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene, della sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della grave criticità che riguarda la composizione e il lavoro delle commissioni mediche locali e integrate delle ASL della Sardegna;
2) se non ritengano opportuno, considerate le disposizioni normative presenti nella deliberazione della Giunta regionale n. 28/8 del 24 agosto 2023, di ritirare il documento di indirizzo e sottoporlo al parere di legittimità del direttore generale dell’Assessorato come opportuno;
3) quali criteri siano stati individuati e adottati per l’inserimento, negli elenchi delle ASL dei medici esterni alle ASL e al Servizio sanitario regionale, come disposto al punto 9) della deliberazione della Giunta regionale n. 28/8 del 24 agosto 2023: “i componenti delle commissioni mediche sono reclutati tra il personale dipendente e convenzionato dell’Azienda di appartenenza; nel caso in cui fosse impossibile reperire professionisti all’interno dell’Azienda, la ASL potrà reclutare i professionisti da altre aziende del SSR, esperito inutilmente anche questo tentativo la ASL potrà avvalersi di professionisti esterni”;
4) se non ritengano urgente sollecitare le ASL alla predisposizione e adozione del regolamento di cui al punto 10) della deliberazione della Giunta regionale n. 28/8 del 24 agosto 2023.

Cagliari, 10 ottobre 2023

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