CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Interrogazione n. 1925/A
CORRIAS – GANAU – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla stabilizzazione degli operatori socio sanitari, assunti con contratto a tempo determinato durante la pandemia Covid e in servizio durante la stessa, nella ASL di Cagliari.
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I sottoscritti,
premesso che:
– a seguito della pandemia di Covid che ha colpito pesantemente il Paese e la nostra regione nell’ultimo triennio, sono state emanate, come è noto, nuove disposizioni normative, di ambito sia nazionale che regionale, per selezionare in modo tempestivo il personale da immettere in servizio a contrasto dell’emergenza;
– con la legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2023) è stata introdotta apposita procedura di stabilizzazione per il personale del ruolo sanitario e del ruolo socio-sanitario che ha prestato servizio durante il periodo dell’emergenza Covid-19, al fine di rafforzare strutturalmente i servizi del Sistema Sanitario Regionale (SSR) anche per il recupero delle liste d’attesa e la valorizzazione della professionalità acquisita dal personale;
– in particolare, l’articolo 1, comma 268, lettera b), della legge, prevede che: “gli enti del Servizio sanitario nazionale, ferma restando l’applicazione dell’articolo 20 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2023 possono assumere a tempo indeterminato, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, il personale del ruolo sanitario e del ruolo socio-sanitario, anche qualora non più in servizio, che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali, ivi incluse le selezioni di cui all’articolo 2-ter del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 e che abbiano maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022, secondo i criteri di priorità definiti da ciascuna regione. Alle iniziative di stabilizzazione del personale assunto mediante procedure diverse da quelle sopra indicate si provvede previo espletamento di prove selettive”;
– rispetto alle procedure di stabilizzazione ordinarie di cui all’articolo 20 del decreto legislativo n.75 del 2017, che richiede come requisito un periodo di almeno 36 mesi di servizio per l’ammissione, l’articolo 1, comma 268, della legge n. 234 del 2021, abbrevia tale periodo a 18 mesi, prevedendo però il vincolo che almeno 6 mesi siano svolti nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022;
– la norma in parola è stata successivamente modificata per effetto dell’articolo 1, comma 528 legge 29 dicembre 2022, n. 197 il quale così dispone: “le parole: “31 dicembre 2023” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2024” e le parole: “che abbiano maturato al 30 giugno 2022” sono sostituite dalle seguenti: “che abbiano maturato al 31 dicembre 2023”;
– con la deliberazione della Giunta n. 20/75 del 30 giugno 2022 avente come oggetto “Linee di indirizzo per la stabilizzazione del personale assunto con contratto flessibile dalle aziende sanitarie durante l’emergenza Covid-19, ai sensi dell’articolo 1, comma 268, della legge n. 234 del 2021” richiamando l’articolo 1, comma 268, lettera b) della legge 30 dicembre 2021, n. 234, prevede la stabilizzazione a tempo indeterminato del personale delle aziende sanitarie assunto con contratto flessibile durante l’emergenza Covid-19;
– la Regione nell’ambito delle sue prerogative ha successivamente approvato la legge regionale 6 luglio 2022, n.11 (Rafforzamento delle strutture sanitarie regionali per le attività di contrasto alla pandemia da Covid-19) ed in particolare l’articolo 1, comma 2, che in attuazione della stabilizzazione prevista dall’articolo 1, comma 268 della legge n. 234 del 2021 e per le medesime finalità, autorizza le Aziende del SSR alla proroga dei contratti e alla stabilizzazione del personale del ruolo sanitario e del ruolo socio-sanitario, anche qualora non più in servizio;
atteso che:
– negli ultimi due anni il SSR ha assunto la gran parte del personale sanitario disponibile per le esigenze determinate dalla pandemia, non riuscendo peraltro a soddisfare, se non in parte, il fabbisogno di personale delle ASL;
– la stabilizzazione del personale precario permette di risolvere le carenze del personale sanitario dovute all’imbuto formativo, alle restrizioni imposte al turnover del personale e, non ultimo, ai numerosi pensionamenti dovuti al ricorso a quota 100; permette, inoltre, di soddisfare il fabbisogno organizzativo per l’attuazione delle misure previste dal PNRR, mettendo in sicurezza il sistema sanitario di fronte a eventuali nuove emergenze pandemiche, investendo in modo efficiente ed efficace le risorse;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 20/75 del 30 giugno 2022 dispone inoltre che “le stabilizzazioni in parola sono programmate in coerenza con i Piani triennali di fabbisogno del personale, comportando quindi l’occupazione stabile di posti vacanti in dotazione organica”;
evidenziato che:
– la normativa sulle stabilizzazioni è stata modificata dall’articolo 4 del decreto-legge 29 dicembre 2022 n. 198, convertito con modificazioni dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, (decreto mille proroghe) in cui vengono esplicitate le condizioni per le assunzioni a tempo indeterminato sia del personale del ruolo sanitario che degli operatori socio sanitari;
– le Aziende sanitarie infatti, possono assumere, a tempo indeterminato, il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio sanitari a condizione che abbiano maturato al 31 dicembre 2024 (prima era il 31 dicembre 2023), alle dipendenze “di un ente” del Servizio Sanitario Nazionale, almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 mesi esercitati nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022 (durante la pandemia Covid- 19), secondo criteri di priorità definiti da ciascuna regione;
dato atto che:
– ARES, in attuazione della Determina dirigenziale del Direttore della Struttura Complessa Ricerca e Selezione del personale per le Aziende del SSR, n. 1614 del 30 maggio 2023, ha pubblicato l’avviso per la stabilizzazione del personale precario del comparto sanità – ruolo sanitario del SSN ai sensi dell’articolo 1, comma 268, lettera b) della legge n. 234 del 2021 e della legge regionale 6 luglio 2022, n. 11;
– dall’avviso di selezione è scaturita una graduatoria di 137 idonei alla stabilizzazione;
– la ASL di Cagliari, dove viene da tempo segnalata una grave carenza di personale del ruolo, ha previsto una prima contrattualizzazione per 80 idonei, mentre altri 20 sono destinati alla ASL di Sassari;
rilevato che:
– la carenza di operatori socio sanitari comporta, per i pochissimi in servizio, carichi di lavoro insostenibili e situazioni di difficoltà e forte disagio anche per i pazienti, già provati dalla precaria condizione di salute che devono attendere tempi più lunghi per essere curati;
– a fronte delle necessità assistenziali di interi servizi e reparti già carenti di personale e di operatori socio-sanitari nello specifico e disponendo di una graduatoria attiva da cui poter attingere, non si comprendono le ragioni che ostano alla stabilizzazione di tutti gli idonei aventi diritto,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza della situazione che riguarda la carenza di OSS in ruolo nella ASL di Cagliari;
2) non ritengano, in considerazione del più volte segnalato fabbisogno di personale, di valutare l’opportunità di contrattualizzare tutti gli idonei aventi diritto alla stabilizzazione risultanti nella graduatoria.
Cagliari, 9 ottobre 2023