CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Interrogazione n. 1916/A
(Pervenuta risposta scritta in data 27/10/2023)
SCHIRRU, con richiesta di risposta scritta, sul rischio di blocco dell’attività delle commissioni mediche per l’accertamento dell’invalidità civile e dello stato di handicap.
***************
Il sottoscritto,
premesso che:
– le commissioni medico-legali istituite presso le aziende sanitarie locali svolgono gli accertamenti di natura sanitaria previsti dalle normative vigenti, relativi al possesso dei requisiti sanitari previsti dalla legge per il riconoscimento dell’invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità;
– la Giunta regionale su proposta dell’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, il 24 agosto 2023 con la deliberazione n. 28/8 concernente “Legge regionale 28 aprile 1992, n. 6, articolo 68. Indirizzi applicativi, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31)”, ha ritenuto necessario impartire indirizzi applicativi sull’articolo 68 della legge regionale 28 aprile 1992, n. 6, e successive modifiche e integrazioni, volti a razionalizzare e regolamentare l’attività delle commissioni mediche;
– in particolare, la Giunta regionale, con i predetti indirizzi, ha specificato che l’attività delle commissioni mediche deve essere prioritariamente svolta durante l’orario di lavoro e non può, in tale caso, essere oggetto di remunerazione;
– nella deliberazione n. 28/8 del 24 agosto 2023 , per altro si dà atto, in maniera contraddittoria, della circostanza che “l’attuale contingenza ed emergenza sanitaria non consente, il più delle volte, di svolgere le attività in questione durante l’orario di lavoro sia per la carenza di medici legali e del lavoro, sia per la necessità di integrare le commissioni con specialisti che di norma operano in strutture complesse diverse rispetto a quelle di medicina legale e/o del lavoro”;
– l’indirizzo impartito dalla Giunta regionale, stante la grave carenza di personale medico ormai nota ed evidenziata nella deliberazione n. 28/8 del 24 agosto 2023, pone le aziende di fronte alla scelta di garantire l’attività delle commissioni, sguarnendo le strutture nelle quali i medici operano abitualmente o di continuare a garantire l’erogazione delle prestazioni e dei servizi essenziali, bloccando l’attività delle commissioni;
evidenziato che:
– l’accertamento svolto dalle commissioni costituisce il presupposto per il riconoscimento a soggetti in condizione di innegabile fragilità, il supporto, i servizi e i benefici economici fondamentali per garantire una vita dignitosa e inclusiva;
– con il dispositivo sancito mediante la deliberazione n. 28/8 del 24 agosto 2023 per scongiurare l’inevitabile formarsi di lunghe liste di attesa, ha contestualmente e contraddittoriamente previsto che le commissioni mediche possano essere oggetto di “appositi progetti e remunerate con i gettoni di cui alla legge regionale n. 6 del 1992, e successive modifiche ed integrazioni”;
dato atto che la Giunta regionale ha impartito gli indirizzi di cui alla deliberazione n. 28/8 del 24 agosto 2023 senza aver preventivamente avviato il confronto con le associazioni deputate alla rappresentanza degli invalidi, né con i medici designati dalle stesse all’interno delle commissioni mediche per l’accertamento dell’invalidità civile e dello stato di handicap;
ritenuto che l’indirizzo di svolgere l’attività delle commissioni mediche prioritariamente durante l’orario di lavoro, distogliendo i medici dipendenti delle aziende sanitarie locali dalle strutture in cui operano, non potrà che avere gravi ripercussioni sulla qualità e sull’efficienza delle prestazioni e dei servizi erogati dal SSR e sul regolare funzionamento delle commissioni mediche per l’accertamento dell’invalidità civile e dello stato di handicap,
chiede di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se sia a conoscenza della preoccupante conseguenze che deliberazione n. 28/8 del 24 agosto 2023 sta ingenerando nei confronti delle tante persone che sono in attesa di essere sottoposte a visita dalle commissioni medico-legali;
2) se non ritenga opportuno elaborare nuove direttive che tengano conto di tutti gli interessi e le esigenze di operatori e cittadini, per scongiurare il blocco totale delle attività delle commissioni medico-legali;
3) se non ritenga proficuo avviare un confronto con i medici designati dalle associazioni categoria e dall’INPS, componenti di diritto, al fine di individuare la soluzione più efficace per garantire la piena operatività delle commissioni mediche nel rispetto delle norme di legge;
4) in che modo e in quanto tempo intenda porre in essere tutte le azioni necessarie al fine risolvere i problemi.
Cagliari, 4 ottobre 2023