CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Interrogazione n. 1905/A
(Pervenuta risposta scritta in data 27/10/2023)
PIGA, con richiesta di risposta scritta, in merito ai nuovi indirizzi operativi impartiti alle Commissioni mediche per l’accertamento delle condizioni di invalidità civile, cecità e sordità civile, stato di handicap e disabilità.
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Il sottoscritto,
premesso che per ottenere il riconoscimento e i relativi benefici in materia di invalidità civile, cecità, sordità, handicap (legge n. 104 del 1992) e disabilità (legge n. 68 del 1999), è necessario produrre apposito certificato medico introduttivo attestante la patologia invalidante e sottoporsi a visita di accertamento sanitario, ad opera di un’apposita Commissione medica;
dato atto che su proposta dell’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale in data 24 agosto 2023 è stata adottata la deliberazione di Giunta n. 28/8 avente ad oggetto “Legge regionale 28 aprile 1992, n. 6, articolo 68. Indirizzi applicativi, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31);
rilevato che la Giunta regionale, attraverso la su menzionata delibera, ha impartito nuovi indirizzi applicativi sull’articolo 68 della legge regionale 28 aprile 1992, n. 6, e successive modifiche ed integrazioni, volti a razionalizzare e regolamentare la materia uniformando il più possibile il modus operandi delle aziende stesse, come di seguito specificati:
1. l’attività delle commissioni mediche deve essere prioritariamente svolta durante l’orario di lavoro e non può, in tale caso, essere oggetto di remunerazione;
2. se l’impossibilità di svolgere l’attività durante l’orario di lavoro determina il generarsi di liste d’attesa, al fine di garantire il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, le commissioni mediche potranno essere oggetto di appositi progetti e remunerate con i gettoni di cui alla legge regionale n. 6 del 1992 e successive modifiche ed integrazioni; tale soluzione riveste peraltro carattere di economicità, dal momento che la remunerazione del gettone è riferita all’intera giornata a differenza delle prestazioni aggiuntive che sono retribuite per ciascuna ora di lavoro svolto. L’impossibilità di svolgere l’attività durante l’orario di lavoro dovrà essere certificata dall’Azienda previo svolgimento di un’attività ricognitiva che permetta di definire periodicamente il carico lavorativo delle commissioni e l’eventuale impossibilità di svolgere l’attività durante l’orario di lavoro;
3. ciascuna commissione medica dovrà prevedere un numero minimo di pratiche da evadere per giornata (comprese le domiciliari) e, in ogni caso, garantire un adeguato equilibrio tra il valore del gettone, le ore prestate e il numero di pratiche evase;
4. non possono in nessun caso percepire gettoni i direttori di struttura complessa, semplice e semplice dipartimentale;
5. le sedute delle commissioni dovranno essere tempestivamente comunicate ad ARES per il conteggio, la liquidazione e il pagamento delle spettanze dovute a ciascun componente delle commissioni stesse e, pertanto, in nessun caso, è ammessa l’erogazione di gettoni per tale tipologia di attività;
6. per la composizione delle commissioni dovranno essere costituiti appositi elenchi di professionisti, compresi i dipendenti del ruolo amministrativo che svolgono la funzione di segreteria previa attivazione ed espletamento di procedure di evidenza pubblica con valenza esterna;
7. nella composizione delle commissioni dovranno essere sempre garantiti criteri di rotazione annuale;
8. in nessun caso la remunerazione complessiva annua derivante dall’erogazione del gettone potrà superare il 10 per cento della retribuzione; eventuali sforamenti di tale tetto sono giustificabili solo nel caso di assenza di professionisti negli elenchi e in nessun caso il totale annuo dei gettoni potrà superare il 20 per cento della retribuzione annua;
9. i componenti delle commissioni mediche sono reclutati tra il personale dipendente e convenzionato dell’Azienda di appartenenza; nel caso in cui fosse impossibile reperire professionisti all’interno dell’Azienda, la ASL potrà reclutare i professionisti da altre aziende del SSR, esperito inutilmente anche questo tentativo la ASL potrà avvalersi di professionisti esterni;
10. ciascuna Azienda è tenuta a predisporre un regolamento per il funzionamento delle commissioni mediche per l’accertamento degli stati di invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità nel rispetto degli indirizzi applicativi ivi forniti;
considerato, come peraltro ravvisato dallo stesso Assessore competente, che:
– la legislazione regionale in materia vigente non può ritenersi disapplicata né disapplicabile;
– la Regione provvede con proprie risorse al finanziamento della spesa sanitaria;
– l’attuale contingenza ed emergenza sanitaria non consente, il più delle volte, di svolgere le attività in questione durante l’orario di lavoro sia per la carenza di medici legali e del lavoro, sia per la necessità di integrare le commissioni con specialisti che di norma operano in strutture complesse diverse rispetto a quelle di medicina legale e/o del lavoro;
– in alcuni territori (come per esempio l’Ogliastra) gli specialisti in questione non sono disponibili;
valutato, altresì, che:
– le nuove diposizioni, impartite dalla Giunta regionale, non tengono in considerazione i medici designati dalle associazioni di categoria e dell’INPS i quali, però, sono componenti di diritto delle commissioni mediche per l’accertamento delle condizioni di invalidità civile, cecità e sordità civile, stato di handicap e disabilità;
– il rischio che si corre è quello di distogliere i medici dipendenti delle Aziende sanitarie locali dalle normali attività di assistenza, poste in essere presso le strutture in cui essi operano, per assolvere, durante il normale orario di lavoro, alla funzione del medico legale all’interno delle commissioni mediche in oggetto o, in alternativa, si rischia di avere un blocco pressoché totale delle attività di queste poste in essere per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, cecità e sordità civile, stato di handicap e disabilità,
chiede di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali soluzioni siano state pensate al fine di evitare un blocco delle attività poste in essere dalle commissioni mediche per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, cecità e sordità civile, stato di handicap e disabilità, garantendo, nel contempo, il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza a favore di tutti i sardi;
2) in che modo si pensa, quindi, di evitare che si generino rallentamenti nelle ordinarie attività di assistenza e cura specialistica, che già sono in grande affanno a causa delle ben note carenze di personale, alla luce delle indicazioni impartite circa lo svolgimento in orario di lavoro delle attività medico legali delle commissioni per l’accertamento delle invalidità civili.
Cagliari, 11 settembre 2023