Interrogazione n. 1881/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1881/A

(Pervenuta risposta scritta in data 28/09/2023)

GANAU – PINNA – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta sulla attivazione, da parte di molte ASL della Sardegna, dei progetti ASCoT e delle potenziali ricadute sull’organizzazione della continuità assistenziale e più in generale sull’organizzazione sanitaria.

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I sottoscritti,

premesso che:
– al fine di fronteggiare le gravi carenze negli organici della medicina di base, alcune ASL della Sardegna, hanno provveduto alla redazione di un progetto pilota, personalizzato su ogni territorio, denominato ASCoT, acronimo di Ambulatori straordinari di comunità territoriale;
– gli ASCoT sono dedicati in modo esclusivo alle comunità e ai pazienti privi di medico di medicina generale e/o pediatri di libera scelta. Gli ASCoT sarebbero strumento straordinario per affrontare le emergenze territoriali e per garantire, ai pazienti temporaneamente sprovvisti di un proprio medico di base o di un pediatra, le prestazioni sanitari di cui necessitano: ricette mediche, visite urgenti e non urgenti richiedere visite specialistiche, rinnovo di piani terapeutici, raccolta dei fabbisogni domiciliari (inserimento in ADI, attività domiciliari programmate, prestazioni integrative programmate), certificati di malattia e ogni altra prestazione riconosciuta dagli accordi collettivi nazionali;

rilevato che nei bandi emanati dalle ASL che hanno aderito al progetto pilota, attualmente quelle di Oristano, Gallura, Nuoro, Sassari, le figure professionali individuate nella prima fascia dalle ASL sono quelle dei medici di medicina generale, dei PLS e delle guardie mediche in servizio presso le stesse ASL e comunque personale medico già dipendente delle stesse;

considerato che:
– anche negli ambiti territoriali della ASL di Cagliari risultano varie sedi vacanti di medicina generale e di pediatria di libera scelta;
– si è avuta notizia della richiesta di attivazione di un ASCoT alla ASL Cagliari da parte di un comune dell’area metropolitana di Cagliari, comune in cui, a fronte di 2.200 abitanti, quasi 1.500 cittadini sono senza assistenza sanitaria di base;
– la situazione è resa ancora più precaria in quanto il servizio di continuità assistenziale presente esclusivamente nelle ore notturne e nei festivi in comune vicino e a cui il comune richiedente afferisce per ambito, rifiuta la prescrizione di farmaci ritenuti non salvavita e le prescrizioni di visite ed esami, perché non contemplate nel proprio accordo collettivo nazionale e in assenza di apposita deroga;

rilevato ancora che:
– parrebbe che la ASL Cagliari, in risposta alla richiesta del comune dell’area metropolitana di cui sopra avrebbe indicato, come unica soluzione, l’ampliamento dell’ambito di assegnazione della sede invitando la popolazione ad effettuare la scelta del MMG presso il comune limitrofo implicitamente sospendendo la risposta in merito alla possibilità di attivazione urgente dell’ASCoT;
– nel contempo la ASL di Cagliari, inserendo per conoscenza anche il sindaco del comune richiedente, avrebbe richiesto all’assessorato regionale dell’Igiene, della sanità e dell’assistenza sociale, dei chiarimenti in merito a una nota dell’assessorato (Nota prot.PG/20237224685 del 22 marzo 2023 di cui si richiede invio,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza del numero degli ASCoT attivati o in via di attivazione nelle varie ASL dell’Isola;
2) quali problematiche siano state riscontrate in merito;
3) se vi siano delle considerazioni preliminari riguardanti criticità possibili rispetto a incompatibilità del personale convenzionato o dipendente;
4) se altresì siano state espresse considerazioni in merito alle eventuali ricadute negative sull’organizzazione delle prestazioni di continuità assistenziale e più in generale dell’organizzazione sanitaria
5) se e come siano state individuate le forme di compenso orario differente per i progetti ASCoT considerata l’impossibilità di utilizzo di forme contrattuali dedicate diverse dai CC.NN.LL. di riferimento;
6) come intendano superare la delicata questione della gestione dei ricettari rispetto alla possibilità di incarico di personale con contratto atipico qualora non fosse possibile soddisfare le esigenze di fabbisogno con il solo personale già in servizio nelle ASL e dipendente del SSR.

Cagliari, 2 agosto 2023

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