CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Interrogazione n. 1871/A
SATTA Gian Franco – AGUS – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sui gravi danni causati dai nubifragi che hanno interessato i comuni del Meilogu nei mesi di maggio e giugno 2023.
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I sottoscritti,
premesso che:
– tra la fine di maggio e i primi giorni di giugno scorsi, la Sardegna è stata interessata da perturbazioni atmosferiche a carattere di rovescio che in alcuni casi hanno assunto le caratteristiche di veri e propri nubifragi;
– da nord a sud dell’isola sono stati interessati diversi territori ma i danni maggiori si sono verificati nei comuni della regione storica del Meilogu, con particolare intensità nei comuni di Bonnannaro, Thiesi, Siligo, Bonorva, Torralba e Banari;
– durante la prima perturbazione di fine maggio, nel Meilogu, in una sola ora sono state registrate precipitazioni a carattere temporalesco con circa 44 mm di pioggia che in breve tempo ha determinato l’esondazione di fiumi e torrenti e vere e proprie bombe d’acqua che hanno investito i centri abitati e le campagne; nel solo comune di Bonnannaro sono stati colpiti più di mille ettari di territorio;
considerato che:
– all’intensità anomala delle precipitazioni di fine maggio è seguito un periodo di ulteriore instabilità e piogge che hanno ulteriormente aggravato la situazione di questi territori già duramente compromessi;
– gli stessi interventi di messa in sicurezza e ripristino hanno registrato dei ritardi dovuti al protrarsi del maltempo e questo, in molti casi, ha determinato l’aggravarsi dei danni soprattutto alle aziende agricole colpite;
rilevato che:
– per quanto riguarda le infrastrutture pubbliche, le maggiori criticità si sono verificate a Bonnannaro dove il crollo del muro di contenimento dell’impianto sportivo ha determinato la distruzione dell’intero campo; nel cimitero di Thiesi, completamente allagato, dove sono stati registrati crolli e cedimenti di intere file di loculi; nel campo da calcio di Thiesi, attualmente inagibile e sempre a Thiesi nei depositi comunali di acqua “sas funtaneddas”, utilizzati per l’approvvigionamento degli allevamenti e attualmente inaccessibili; nelle strade di collegamento tra Thiesi e Bessude; nel ponte su rio Banzos nella strada di collegamento tra Siligo e Banari e su moltissime strade di collegamento a carattere locale e di penetrazione agraria, strade tutt’ora invase di massi e detriti che non sono stati rimossi per mancanza di risorse e che potrebbero costituire un serio problema a fronte delle prossime piogge;
– per quanto riguarda i danni ai privati e alle aziende, si segnalano numerosi allagamenti di abitazioni civili con la perdita totale o parziale degli arredi e con danni più o meno diffusi a livello strutturale; nelle campagne, invece, oltre agli ingenti danni alle attrezzature e alle strutture, molte colture pronte alla raccolta, ad esempio le piantagioni di ciliegie, sono andate perse, mentre numerosi danni sono stati registrati nel periodo successivo a causa del marciume sopraggiunto nelle piantagioni di foraggio e al diffondersi della peronospera nelle viti che, inevitabilmente, produrrà grosse perdite alle prossime produzioni;
– un altro importante problema, inoltre, riguarda il monte Pelau che a causa del dissesto idrogeologico è soggetto a ripetuti fenomeni franosi e quindi necessita di importanti ed urgenti interventi di riassetto idrogeologico prima della nuova stagione delle piogge;
ritenuto che sia necessario intervenire prontamente per risolvere alcune criticità che potrebbero creare ulteriori situazioni di pericolo in occasione delle future precipitazioni piovose, come ad esempio la pulizia dei canali e la rimozione di massi e detriti dai corsi di acqua e dalle strade, il riassetto idrogeologico del monte Pelau sia oltremodo urgente per evitare fenomeni franosi che possano costituire un nocumento per gli abitanti di questo territorio, le amministrazioni locali non abbiano i mezzi, le risorse e le competenze necessarie ad intervenire autonomamente per risolvere almeno queste importanti criticità , i privati necessitino di adeguati indennizzi da erogare in tempi certi e anche le amministrazioni locali abbiano necessità di risorse e strumenti straordinari per far fronte ai danni subiti alle infrastrutture locali,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente e l’Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione descritta;
2) quali iniziative intendano compiere, nell’immediato, per garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza sulla viabilità locale e per un’adeguata pulizia dei canali e dei corsi d’acqua ancora ostruiti da massi e detriti;
3) se non ritengano necessario ed urgente interloquire con il Governo affinchè vengano stanziate congrue risorse per garantire, in tempi certi, gli indennizzi ai privati e alle aziende colpite dal nubifragio e per sostenere le amministrazioni locali nel recupero delle infrastrutture danneggiate oltre che per assicurare un adeguato riassetto idrogeologico del monte Pelau prima dei prossimi fenomeni piovosi.
Cagliari, 24 luglio 2023