Interrogazione n. 1863/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1863/A

(Pervenuta risposta scritta in data 28/07/2023 e in data 08/08/2023)

LAI – COCCO – PIU – CADDEO – ORRÙ – LOI, con richiesta di risposta scritta, sull’eventualità che la gestione del Servizio idrico integrato della Sardegna possa essere affidato ai privati mediante una gara internazionale.

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I sottoscritti,

premesso che:
– la gestione delle risorse idriche ed in particolare di quelle potabili e destinate al consumo umano, rappresenta un argomento il cui obiettivo è quello di garantire che queste risorse primarie siano fornite a tutta la popolazione, con l’attivazione di politiche volte al raggiungimento di una distribuzione efficiente dell’acqua, attraverso un miglioramento della rete di approvvigionamento e distribuzione;
– con legge regionale n. 29 del 17 ottobre 1997 è stato istituito il Servizio idrico integrato (SII), costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione, distribuzione e depurazione di acqua ad uso esclusivamente civile, di fognatura e di depurazione delle acque reflue, delimitando il territorio regionale in un unico Ambito territoriale ottimale (ATO Sardegna), in cui rientravano tutti gli enti locali territoriali (377 comuni e 4 province);
– alla fine del 2005 l’ATO Sardegna, ha disposto l’affidamento in “house” della gestione unica del servizio idrico integrato in favore di Abbanoa Spa;
– attualmente Abbanoa Spa è interamente partecipata da enti pubblici ed è costituita da 342 comuni e dalla Regione, la sua attività principale consiste nella gestione, manutenzione ed efficientamento del sistema idrico regionale, costituito da reti idriche, fognarie, depuratori, potabilizzatori e opere d’arte dislocati in tutto il territorio;

rilevato che:
– in questi giorni è riemersa prepotentemente la notizia secondo cui esista la possibilità (concreta), in virtù di decisioni ratificate nel 2013, che la gestione del servizio idrico in Sardegna possa passare in mano ai privati, a danno di un unico concessionario pubblico;
– stando ai fatti, il piano di privatizzazione trae origine dall’estate 2013, quando la Giunta regionale in carica decise di accettare, in cambio dell’autorizzazione da parte delia Commissione europea a capitalizzare con 187 milioni spalmati in sette anni le casse esauste di Abbanoa, che il servizio idrico sardo, oggi in mano a una società in house a totale partecipazione pubblica, passasse in capo a un operatore privato nel giro di dieci anni;
– tale risoluzione, negoziata nel silenzio più totale, è stata ratificata con deliberazione della Giunta regionale n. 35/1 del 28 agosto 2013 avente ad oggetto “Provvedimenti urgenti per la continuità dell’erogazione del servizio pubblico di acquedotto, fognatura e depurazione. Linee di indirizzo ex articolo 8, comma 1, L.R. n. 31/1998”,
– altra condizione, in cambio dell’autorizzazione da parte della Commissione europea a capitalizzare, era la riduzione dei tempi di concessione del servizio fino a quel momento assegnati ad Abbanoa, che doveva concluderesi per contratto il 31 dicembre 2028, tanto è vero che la Commissione europea accetta la proposta sarda di anticiparla di tre anni, per chiudersi alla fine del 2025;

ritenuto che:
– lo scenario descritto rischia di cancellare scelte strategiche fondamentali che avevano individuato la gestione pubblica dell’acqua come condizione essenziale per il futuro dell’Isola;
– non si può ignorare la volontà dei sardi, che con il referendum del 12 e 13 giugno 2011 si erano espressi unanimemente, segnando un punto di non ritorno sulla contrarietà dell’affidamento ai privati della risorsa idrica;

valutata l’importanza di una corretta gestione del Servizio idrico integrato da parte della società Abbanoa Spa e la necessità di dover garantire un efficiente servizio ai cittadini e mantenere i livelli di qualità dei servizi di acquedotto per uso idropotabile con continuità e in maniera omogenea su tutto il territorio regionale,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere quali azioni intendano intraprendere, nella veste di socio della società Abbanoa Spa, al fine di scongiurare che il servizio idrico regionale venga messo all’asta ed evitare la svendita ai privati dell’acqua pubblica.

Cagliari, 14 luglio 2023

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