Interrogazione n. 1813/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1813/A

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COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla norma contenuta nella legge di bilancio 2023 che comporterebbe per la Sardegna un drastico taglio di autonomie scolastiche.

I sottoscritti,

premesso che:
– nelle more di una riforma organica della normativa regionale in materia di istruzione, la Regione adotta le linee guida che delineano gli indirizzi ed i criteri per l’articolazione dell’offerta formativa e della rete scolastica e le modalità con cui Regione ed enti Locali possono contribuire a migliorare l’efficacia delle politiche di istruzione e costruire una specifica organizzazione della rete scolastica regionale e del personale necessario, durevole nel tempo e coerente con le esigenze degli studenti sardi;
– il Piano di dimensionamento della rete scolastica rappresenta il principale atto di programmazione in tema di istruzione di competenza della Regione, attraverso il quale viene definito l’assetto delle istituzioni scolastiche e dei relativi punti di erogazione con riferimento al primo ciclo, al secondo ciclo e ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) e viene definita l’offerta formativa afferente agli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado;

viste:
– la deliberazione della Giunta regionale n. 35/35 del 22 novembre 2022 – Linee guida per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa della regione Sardegna per l’anno scolastico 2023/2024;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 5/2 del 20 febbraio 2023 – Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa della Regione Sardegna per l’anno scolastico 2023/2024;

appreso che:
– nella legge di bilancio 2023, n. 197 del 2022 è prevista una norma sul dimensionamento scolastico con un taglio calcolato di sedi e organico già dal prossimo anno scolastico 2023/2024;
– in particolare il piano prevede l’accorpamento e la chiusura delle scuole che hanno meno di 900 studenti iscritti, con un conseguente taglio anche all’organico di dirigenti scolastici e DSGA;
– nello specifico, per la nostra Regione, potrebbe comportare l’accorpamento di decine di autonomie scolastiche e, dall’anno scolastico 2024/2025, il taglio di circa 40 autonomie;

considerato che:
– nel corso degli anni le linee guida regionali in sinergia con la normativa nazionale, ha dovuto applicare una politica dove “contano solo i numeri” senza dare spazio ad ulteriori considerazioni, determinando la perdita di diverse autonomie scolastiche e l’accorpamento di al-tre;
– l’accorpamento di alcune autonomie scolastiche hanno determinato e determineranno in fu-turo:
a) un’eccessiva popolazione scolastica sotto un’unica direzione con difficoltà di gestione sia dal punto di vista organizzativo che didattico;
b) riduzione della qualità dell’Offerta Formativa;
c) perdita di unità lavorative, dirigente scolastico, direttore amministrativo e personale ATA, tutte figure già abbondantemente tagliate dalle riforme scolastiche,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informa-zione, spettacolo e sport per sapere se:

non ritenga assolutamente necessario attuare una politica a salvaguardia dell’attuale assetto scolastico, anche con il coinvolgimento del Consiglio regionale e di tutte le parti interessate, nel più ampio interesse della comunità scolastica, in considerazione delle specificità della nostra Regione e nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione sul diritto allo studio.

Cagliari, 11 maggio 2023

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