Interrogazione n. 1808/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1808/A

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LAI – COCCO – PIU – CADDEO – LOI – ORRÙ, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione di incertezza che si è venuta a creare a causa dello stallo negli appalti di gestione dei servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari, a titolarità delle ASL di Cagliari, Sanluri, Oristano e Lanusei.

I sottoscritti,

premesso che:
– nell’ambito territoriale delle ASL di Cagliari, Sanluri, Oristano e Lanusei è di fondamentale importanza la gestione dei servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari, in particolare quelli relativi ai centri di salute mentale;
– tali servizi, affidati con regolari procedure dell’allora ATS, operano dal 2018 in regime di proroga, essendo andate deserte per ben due volte, nel 2018 e nel 2019, le gare indette per individuare i nuovi soggetti gestori;
– negli anni si sono ripetute numerose segnalazioni da parte dei rappresentanti delle principali centrali cooperative operanti in Sardegna in merito alle difficoltà di questa situazione, caratterizzata da atti di proroga per pochi mesi che rendevano particolarmente difficile la pianificazione e progettazione degli interventi terapeutici, della sostenibilità economica delle strutture e non da ultimo garantire certezza e continuità occupazionale ai lavoratori;

dato atto che:
– l’ultima proroga dei servizi è scaduta lo scorso 31 marzo e ad oggi, i soggetti gestori delle di-verse strutture e servizi non hanno uniformemente ricevuto comunicazioni precise e formali sul futuro delle attività nelle quali sono impegnati;
– situazione analoga se non più grave, ricade sulle Strutture residenziali psichiatriche per gli adulti per trattamenti a carattere intensivo (SRPAI) di Cagliari e di Decimomannu, attivate nell’ottobre del 2016 dopo procedura d’appalto e scadute nell’ottobre 2022;

rilevato che:
– le dichiarazioni dei Servizi ASL di competenza sulla necessità di non pregiudicare gli inter-venti e i percorsi terapeutici degli ospiti e dei pazienti delle strutture e dei servizi, contrasta-no con quelle dell’Ufficio acquisti dell’ARES, assai differenti, per cui sembrerebbe che non tutte le ASL degli ambiti territoriali abbiano assunto la decisione di prorogare i contratti per i servizi di loro competenza fino alla data del 31 dicembre 2023;
– attualmente tutti i servizi e le residenze della ASL di Cagliari sono in attesa di comunicazioni di disponibilità alla proroga dei contratti in essere, mentre nelle medesime strutture e nei servizi proseguono le richieste di inserimento e di presa in carico di pazienti dei Centri di salute mentale e del Dipartimento di salute mentale;
– ancora, nei mesi precedenti, nonostante le sollecitazioni di riscontro di proseguo da parte delle cooperative gestori dei servizi, non sono stati promossi atti e\o procedure di conclusione dei percorsi terapeutici riabilitativi e di reinserimento nella comunità di appartenenza dei pazienti in carico nei servizi e nelle residenze;

ritenuto che tale contesto appare francamente insostenibile e scarsamente rispettoso, innanzitutto nei confronti delle persone fragili con le quali e per le quali questi servizi operano ma, non da meno, per i diversi soggetti gestori che si trovano, da sei mesi per le SRPAI di Cagliari e la SRPAI di Decimomannu e da oltre un mese per gli altri servizi e residenze afferenti alla ASL di Cagliari, a svolgere una funzione nell’incertezza che per le attività erogate vi sia piena copertura e riconoscimento adeguato,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:

1) come intendano attivarsi con urgenza per far sì che si faccia chiarezza su questa situazione, anche tramite un incontro che consenta di gestire le complesse problematiche che si sono create sotto diversi profili, non ultima la corretta gestione dei rapporti di lavoro con gli operatori coinvolti nei servizi;
2) quali misure urgenti intendano porre in essere, indipendentemente dalla legittimità da parte delle amministrazioni titolari di assumere le decisioni sulla proroga o meno dei servizi in scadenza, per garantire il necessario rispetto degli operatori economici che condividono il destino delle persone fragili, per le quali si impegnano quotidianamente;
3) se non ritengano opportuno attivare un canale di comunicazioni e relazioni tempestive e tra-sparenti sul futuro delle attività che vengono svolte e sulla loro tempistica, rispettosa dei percorsi terapeutici riabilitativi delle persone sofferenti mentali in carico ai servizi, anche attraverso l’apertura di un serio tavolo di confronto e di lavoro tra tutti coloro che in forme diverse sono impegnati sul fronte della salute mentale, per il benessere e la salute della nostra comunità regionale.

Cagliari, 9 maggio 2023

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