CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Interrogazione n. 1778/A
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USAI, con richiesta di risposta scritta, sulle criticità inerenti il sistema regionale e territoriale, con particolare attenzione a ciò che concerne il Sulcis Iglesiente, dell’assistenza sanitaria di base, ovvero il rischio, in caso di mancato accordo tra organizzazioni sindacali e Regione sull’aumento dei massimali nel numero dei pazienti assistiti, che da un giorno all’altro oltre 30.000 cittadini sardi (di cui 4.500 nella sola città di Carbonia) possano restare senza adeguata assistenza.
Il sottoscritto,
premesso che ancora oggi le trattative tra le organizzazioni sindacali dei medici di base e la Regione in merito alla possibilità di elevare i massimali nel numero dei pazienti assistiti, da 1.575 a 1.800, per far fronte alla carenza di professionisti sanitari, non hanno sortito accordi o progressi significativi; infatti, solo una parte delle sigle sindacali sarebbe disposta in questo momento ad addivenire, sulla base delle condizioni economiche proposte o richieste per l’elevamento dei massimali, a una definizione conclusiva della vertenza;
rilevato che dagli esiti di tale trattativa dipenderà fra poche settimane l’assistenza sanitaria di base per oltre 30.000 pazienti su tutto il territorio regionale; di cui, dal 1° aprile, almeno 4.500 nel-la sola città di Carbonia nel Sulcis Iglesiente;
considerato che l’assistenza sanitaria di base è uno strumento fondamentale nella cura e nella prevenzione delle patologie dei pazienti, soprattutto quelli cronici che necessitano di supporto sanitario continuo; ovvero uno strumento per intercettare, diagnosticare e curare agevolmente un’ampia gamma di patologie ai danni di pazienti, di gravità cosiddetta minore che altrimenti sarebbero, giocoforza, prese in carico dai “pronto soccorso” determinando il rischio di intasarli e distogliere risorse verso quelle più importanti;
chiede di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale affinché
informi sullo stato dell’arte delle trattative con le organizzazioni sindacali dei medici e soprattutto metta in campo ogni azione politico-amministrativa, finanche di carattere straordinario, utile a risolvere una situazione di criticità che potrebbe portare nelle prossime settimane alla perdita dell’assistenza sanitaria di base per oltre 30.000 cittadini sardi, di cui dal prossimo 1° aprile al-meno 4.500 di Carbonia.
Cagliari, 20 marzo 2023