CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Interrogazione n. 1750/A
(Pervenuta risposta scritta in data 27/06/2023)
COCCO, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di eliminare in tutti i territori della Sardegna le restrizioni imposte per il contrasto alla diffusione della PSA.
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Il sottoscritto,
premesso che:
– la presenza della peste suina africana (PSA) in Sardegna ha determinato nell’ultimo decennio ingenti danni all’economia regionale in quanto è stata impedita la partecipazione dei no-stri produttori al libero scambio in ambito comunitario ed internazionale dei suini nati e al-levati in Sardegna e dei prodotti da essi ottenuti, limitando un comparto agro alimentare con grandi potenzialità di sviluppo;
– la situazione epidemiologica della PSA in Sardegna in questi ultimi anni è fortemente migliorata, grazie alla determinazione e al lavoro svolto dall’Unità di progetto e da tutti gli operatori del sistema veterinario della Regione, con l’eradicazione completa della malattia nell’intero territorio;
– la recente decisione della Commissione europea, votata all’unanimità, ha consentito la revisione delle restrizioni imposte alla Sardegna per il contrasto alla diffusione della Peste suina africana, in vigore dal 2011, collocando fuori dalla fascia di rischio contagio 1’80 per cento dei comuni della regione;
– il regolamento di esecuzione (UE) 2022/2486 ha previsto la zonizzazione della Sardegna, il cui territorio è stato riclassificato per una gran parte della sua estensione come libero da PSA e per la restante parte suddiviso in zone di restrizione I, II, e III;
– all’interno delle zone di restrizione I, II, e III si applica il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 contenente le misure speciali di controllo delle malattie per i suini e per i prodotti ottenuti da suini, in particolare per la movimentazione, sia per vita sia per macello, dei suini detenuti in stabilimenti (o selvatici) situati nelle zone soggette a restrizioni I, II, III e al di fuori di tali zone;
considerato che:
– i territori in cui rimangono le restrizioni sono quelli dell’interno e del centro Sardegna, che paradossalmente sono proprio quelli che in quest’ultimo decennio hanno subito il danno economico maggiore, nonostante tutti i dati dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna dimostrino che da anni anche in queste zone non si registrano casi di contagio dal virus della PSA nei suini allevati, bradi o nei cinghiali;
– con il decreto n. 6 dell’8 febbraio 2023, revoca DAIS n. 42 del 21 novembre 2005 recante “Emanazione dei provvedimenti di zona di protezione e di sorveglianza in caso di malattie degli animali”, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale demanda al-le Aziende sanitarie locali territorialmente competenti i provvedimenti di adozione delle mi-sure di controllo delle malattie, tra cui i provvedimenti conseguenti alla conferma di focolaio di malattie elencate;
– con la determinazione n. 168 del 17 febbraio 2023, l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha provveduto, a fronte dei divieti previsti dal regolamento di esecuzione (UE) 2021/605, ad un’iniziale definizione e approvazione di deroghe per l’applicazione efficace ed uniforme dei requisiti dello stesso regolamento, anche al fine di prevenire situazioni che possano compromettere la salute ed il benessere dei suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni del territorio regionale nonché più in generale a salvaguardare il comparto suinicolo regionale che si basa su circuiti commerciali intra-regionali ormai consolidati negli anni;
evidenziato che:
– nonostante le deroghe previste dalla determinazione n. 168 del 17 febbraio 2023, le aziende ricadenti nella Zona II continuano ad essere fortemente penalizzate non avendo, di fatto, la possibilità di macellazione al di fuori di tale zona; questo impedimento è dovuto alle rigide condizioni generali e supplementari imposte dal regolamento comunitario alle aziende isola-ne per poter movimentare i capi all’esterno delle zone vincolate;
– il decreto assessoriale n. 6 del 08 febbraio 2023 trasferisce le competenze per l’emanazione di provvedimenti contingibili e urgenti per il controllo delle malattie degli animali dalla Regione ai Servizi veterinari delle ASL e ai sindaci, aggravando fortemente la responsabilità, la sicurezza e l’incolumità degli amministratori locali e dei veterinari;
– gli operatori del settore per poter lavorare ed investire nel mercato extraregionale hanno bi-sogno di certezze da parte della Regione, specialmente in questo periodo in cui i costi di produzione, trasformazione, trasporto e commercializzazione dei prodotti agroalimentari sono in continuo aumento;
ritenuto necessario eliminare in tutti i territori della Sardegna le restrizioni imposte per il contra-sto alla diffusione della PSA,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se intendono:
1) assumere tutte le interlocuzioni e le iniziative necessarie nei confronti del Governo al fine di revocare nel territorio regionale le Zone II e ridurre drasticamente le Zone III;
2) assumere tutte le iniziative necessarie al fine di tutelare ed aiutare economicamente i territori sardi ancora inseriti nelle Zone I, II e III dell’isola;
3) ritirare decreto n. 6 dell’8 febbraio 2023, attribuendo nuovamente le competenze per l’ema-nazione dei provvedimenti di zona di protezione e di zona di sorveglianza alla Regione.
Cagliari, 23 febbraio 2023