CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1734/A
TEDDE – COCCIU – CERA – TALANAS – ZEDDA Alessandra, con richiesta di risposta scritta, relativa ai freni burocratici che stanno ostacolando il Programma di sviluppo rurale che ha una dotazione di 1.718.118.536 euro e sulla necessità di stringenti indirizzi politici al fine di superare i paletti burocratici.
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I sottoscritti,
premesso che nonostante il Programma di sviluppo rurale per il periodo 2014-2022 abbia una dotazione di 1.718.118.536 euro, sconta preoccupanti lentezze che si riflettono negativamente sulle imprese agricole e sull’economia dell’Isola;
considerato che:
– i nuovi bandi, che finanziano aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori e di sostegno alle imprese agricole, sono stati pubblicati a febbraio e marzo del 2022, ma purtroppo i relativi procedimenti sono fermi;
– si tratta di 4 bandi che finanziano aiuti all’avviamento per i giovani agricoltori e di miglior gestione per le imprese esistenti, e più precisamente:
1. aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori;
2. sostegno a investimenti nelle aziende agricole;
3. sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli;
4. precision farming e agricoltura conservativa che punta a salvaguardare l’ambiente limitando la dispersione di fitofarmaci e fertilizzanti;
sottolineato che in linea generale i 4 bandi hanno lo scopo non solo di attirare e sostenere i giovani agricoltori nelle aree rurali, ma anche di promuovere l’ammodernamento della stessa agricoltura con obbiettivi di tipo occupazionale, ma anche economico produttivo, con una forte attenzione all’ambiente ed alla salubrità dei prodotti agricoli sardi;
evidenziato che:
– al primo bando, che finanzia aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori, hanno partecipato oltre 1.030 aziende, con graduatoria approvata il 1° luglio 2022;
– il bando ad oggi non ha visto l’istruzione di una sola pratica, sia da parte di ARGEA che dell’agenzia esterna incaricata per accelerare l’istruttoria, ha invece restituito tutti i procedimenti ad ARGEA, organismo gestore, pagatore e di controllo delle politiche agricole comunitarie;
– in particolare, le 800 pratiche subito istruibili, in quanto le sole con copertura economica ufficiale, sono ubicate per il 60 per cento nelle province del Centro-Nord Sardegna, e dovranno essere istruite entro il 31 marzo 2023, con evidenti difficoltà oggettive nel raggiungimento dell’obiettivo;
ritenuto che gli altri tre bandi sono inspiegabilmente sospesi in attesa dell’aggiornamento dei prezziari regionali vigenti;
acclarato che:
– occorre intervenire assumendo personale tecnico, amministrativo ed informatico e che bisogna sburocratizzare i bandi e redigerli evitando orpelli e vani formalismi;
– è illogico che il portale telematico, cui si accede tramite il www.sian.it, e che serve a presentare domande, progetti, varianti, i SAAL ed i collaudi del PSR non sia regionale, ma sia invece un clone di quello nazionale, pagato profumatamente;
osservato che è parimenti illogico e costituisce ostacolo all’efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa che il servizio informatico non sia gestito da informatici ma da personale con altre qualifiche, come agronomi;
rilevato che:
– a settembre del 2023 ci sarà la verifica del riconoscimento dell’organismo pagatore in capo ad ARGEA, avvenuta in data 15 ottobre 2020, da parte di valutatori comunitari e con questi ritmi c’è il forte rischio che venga revocata l’autorizzazione in essere, con tutti i danni facilmente immaginabili per il nostro territorio;
– alla luce delle considerazioni che precedono occorre rivedere la gestione del Programma di sviluppo rurale, che non viene messo in grado di promuovere la competitività delle imprese agricole con misure programmate a livello territoriale,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione per conoscere:
1) se l’Amministrazione regionale stia monitorando i dinamismi dei freni burocratici che stanno ostacolando il Programma di sviluppo rurale;
2) se l’Amministrazione regionale stia dando indirizzi politici al fine di superare i paletti burocratici che da troppo tempo frenano l’attuazione del Programma di sviluppo rurale e quali essi siano;
3) quali siano i correttivi che l’Amministrazione regionale intende apportare ai procedimenti di gestione del Programma di sviluppo rurale e in che tempi.
Cagliari, 18 gennaio 2023