CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1732/A
(Pervenuta risposta scritta in data 04/05/2023)
COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulle sempre più preoccupanti procedure di acquisizione del gruppo Sanac, e la conseguente situazione dei lavoratori, in particolare dello stabilimento di Assemini-Cagliari.
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I sottoscritti,
premesso che:
– la situazione di incertezza degli stabilimenti Sanac è iniziata nel 2019 quando viene confermato l’acquisto del Gruppo Sanac da parte di Arcelor-Mittal (divenuta poi Acciaierie d’Italia) e viene annunciata la presentazione del piano industriale e il passaggio, previo accordo sindacale, di tutti i lavoratori alla nuova società;
– da allora la situazione è in continuo peggioramento sia sul piano produttivo che finanziario, anche se l’Assessore dell’industria, ricevute le tante interrogazioni presentate, ha sempre risposto affermando che, assieme al MISE, “sono a conoscenza della situazione per la quale si è espressa fiducia in una soluzione positiva, rassicurando che la situazione sarebbe stata costantemente monitorata”;
premesso ulteriormente che:
– il 30 Settembre 2021, data ultima per l’acquisizione del gruppo Sanac da parte della società Arcelor Mittal, oggi Acciaierie d’Italia, vincitrice del bando e assegnataria della gara pubblica con decreto del MiSE del marzo 2019, è andato deserto il bando;
– il Governo, attraverso l’allora Ministro Giancarlo Giorgetti, confermato dall’Assessore dell’industria, che ha sempre dichiarato un costante monitoraggio da parte della Regione, aveva annunciato che avrebbe fatto valere la propria posizione in qualità di socio di Acciaierie D’Italia tramite Invitalia, per far pervenire finalmente l’offerta di acquisto e scongiurare un’ingiustificata crisi di Sanac”;
– ad oggi, ci sono stati ben tre tentativi di gara per l’acquisto della fabbrica, tutti falliti;
appreso che:
– il 6 dicembre scorso si è svolto un incontro in presenza e videoconferenza convocato dal Ministero delle imprese e del made in Italy avente ad oggetto la società Sanac Spa in A.S., la riunione è stata presieduta dal coordinatore della Struttura per le crisi d’impresa ed hanno partecipato tutte le parti interessate, in particolare per la Regione l’assistente dell’Assessore regionale dell’industria, e una funzionaria dell’Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale;
– durante l’incontro è emerso che la cassa contabile concede un orizzonte di massimo sei mesi, che potrà essere prolungato solo con l’esito positivo delle azioni di recupero dei crediti verso Acciaierie d’Italia, pari a circa ventitré milioni di euro;
– sono regolarmente svolte le attività di manutenzione degli stabilimenti, per i quali sono state superate anche tutte le criticità ambientali e l’azienda potrebbe tornare rapidamente ai livelli pre-crisi con il ripristino degli ordini di refrattari da parte di Acciaierie d’Italia, prospettiva favorita dai costi di trasporto che rendono antieconomico l’importazione di questi materiali dall’Asia;
– alla terza procedura di vendita sono pervenute due manifestazioni d’interesse dalla Dalmia e da RHI Italia, società italiana della multinazionale RHI Magnesita;
– le offerte vincolanti sono attese entro il primo trimestre del 2023, con l’obiettivo di concludere l’iter entro il prossimo mese di aprile 2023, procedendo così alla cessione unitaria del complesso aziendale;
– sono state acquisite informazioni su interlocuzioni tra Dalmia e RHI per eventuali operazioni societarie di medio periodo, che al momento non sembrano poter coincidere con le ristrette tempistiche della gara in corso;
appreso ulteriormente che il 16 gennaio 2023 si è svolto un incontro convocato dalla struttura commissariale di Sanac alla presenza delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali dei quattro siti italiani (Cagliari, Vado Ligure, Gattinara e Massa Carrara che occupano 350 dipendenti più l’indotto) nel corso del quale la struttura commissariale ha comunicato il venir meno, perfino prima della chiusura del periodo di due diligence, delle offerte presentate dai due gruppi internazionali Dalmia e RHI Magnesita, che avevano nel corso del bando di vendita presentato manifestazione di interesse per acquistare il gruppo Sanac in A.S;
considerato che:
– i commissari straordinari, in data 11 gennaio 2023, hanno notificato al Ministero delle imprese e del made in Italy che le due aziende hanno ritirato le offerte;
– hanno inoltre, prospettato al Ministero delle imprese e del made in Italy, la possibilità di indire un nuovo bando prevedendo la vendita dei singoli stabilimenti territoriali o, in alternativa, la vendita degli asset patrimoniali dei vari stabilimenti;
– le ipotesi determinerebbero in un caso lo “spacchettamento” dell’azienda coi rispettivi siti;
– inoltre, la struttura commissariale ha comunicato che, a seguito del credito nei confronti di Acciaierie d’Italia di 23 milioni di euro, a causa della scarsa liquidità e del risultato negativo del 2022, è in grado di andare avanti con l’attuale assetto produttivo, (vige una procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria che ha toccato punte che incidono sul 50 per cento del personale) sino al mese di aprile 2023, sospendendo le attività in 2 siti Cagliari e Vado Ligure per poi dopo due mesi sospendere anche quelle di Massa Carrara e Gattinara o in alternativa sospendere la produzione in tutti e 4 i siti, a meno che non si verifichino degli eventi nuovi sul fronte crediti e ordinativi da parte di Acciaierie d’ Italia,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore dell’Industria e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) se siano al corrente delle proposte avanzate dai commissari straordinari, proposte inaccettabili e fortemente respinte dalle organizzazioni sindacali;
2) quali strategie intendano mettere in atto per risolvere definitivamente la vertenza, pretendendo di concerto con tutte le parti interessare, che il Ministro Urso intervenga per l’immediato ripristino da parte di Acciaierie d’Italia degli ordinativi nei confronti di Sanac in A.S. e il pagamento dei crediti pregressi;
3) per quale motivo, gli assessori all’Industria e al lavoro non abbiano partecipato in prima persona all’incontro del 6 dicembre scorso convocato dal Ministero delle imprese e del made in Italy avente ad oggetto la società Sanac Spa in A.S, trapelando da questi atteggiamenti il preoccupante disinteresse delle istituzioni.
Cagliari, 17 gennaio 2023