CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1731/A
(Pervenuta risposta scritta in data 26/06/2023)
CORRIAS – GANAU – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di garantire, anche per il futuro, in regime di continuità marittima la linea Cagliari-Arbatax-Civitavecchia.
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I sottoscritti,
premesso che:
– il trasporto, inteso come elemento essenziale del “diritto alla mobilità” previsto all’articolo 16 della Costituzione, costituisce un servizio di interesse economico generale e, pertanto, tale da dover essere garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica;
– il principio costituzionale della continuità territoriale, sia aerea che marittima, rappresenta per la Sardegna uno strumento indispensabile per il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità in quanto deve garantire che i collegamenti tra la terraferma e le isole siano effettuati alle stesse condizioni di quelle che possono riscontrarsi sulla terraferma;
– nonostante ciò, all’approssimarsi della scadenza dei contratti con le compagnie di navigazione che garantiscono le tratte, si ripresenta puntuale uno scenario incerto per il futuro: alcune rotte non sono ritenute economicamente redditizie dalle compagnie e, pertanto, sembrerebbero destinate alla cancellazione;
– nello specifico, come riferiscono in questi giorni gli organi di stampa, sembrerebbe che il sottosegretario al Ministero dei trasporti, Tullio Ferrante, in risposta a un’interrogazione della deputata Francesca Ghirra (Alleanza Verdi-Sinistra) che chiedeva rassicurazioni sul futuro del collegamento marittimo del capoluogo isolano, allo stato attuale garantito tre volte la settimana (e con appena due scali in Ogliastra ogni sette giorni) abbia riferito che “La rotta da Civitavecchia, con tappa ad Arbatax «è considerata scarsamente redditizia dagli armatori perché caratterizzata da costi molto elevati e condizionata dalla concorrenza esercitata da altre linee». Inoltre “sia la Commissione europea che l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) hanno espresso perplessità sulla necessità di mantenere la linea in regime di servizio pubblico”;
atteso che:
– a seguito delle procedure di gara espletate lo scorso anno per le singole tratte da e verso la penisola dal Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibile, la tratta Cagliari-Arbatax-Civitavecchia è stata aggiudicata, fino al 31 marzo 2023, a Grimaldi Euromed SpA;
– la tratta garantisce il collegamento di tutta la parte centro-meridionale dell’isola con l’Italia centrale fornendo un servizio fondamentale non solo per il traffico passeggeri, ma anche per il traffico merci;
– una sua cancellazione è evidente che recherà gravi danni a diversi settori produttivi, primo fra tutti quello turistico su cui tutta la Sardegna centro meridionale sta fortemente puntando (basti pensare alla stessa città di Cagliari, al Sulcis, al Sarrabus con Villasimius e all’Ogliastra tutta), a quello della produzione agricola o, a chiusura della filiera, a quello degli autotrasporti e deve pertanto essere assolutamente scongiurata;
ritenuto che:
– la continuità territoriale, sia aerea che marittima, rappresenti un principio costituzionale imprescindibile per la Sardegna e deve essere assolutamente garantito, anche alla luce del recente riconoscimento del principio di insularità;
– il governo regionale debba in tutti modi e in tutte le sedi opportune provvedere a difenderla e assicurarsi che sia mantenuta per non creare gravi disparità a svantaggio dei cittadini e delle imprese della Sardegna centro-meridionale;
– il governo regionale debba, altresì, vigilare affinché le procedure di gara attivate dal Ministero dei Trasporti garantiscano il diritto alla mobilità per tutti i sardi, del nord, del centro e del sud dell’isola, e che non debbano prevalere criteri di mera economicità e convenienza;
– anche le tratte non ritenute redditizie e remunerative dalle compagnie di navigazione, debbano essere garantite per non recare grave pregiudizio a interi territori, spesso già fortemente penalizzati per quanto riguarda il sistema dei trasporti e della viabilità;
– la continuità marittima rappresenti un nodo cruciale per qualunque strategia di sviluppo e crescita dei territori e il governo regionale ha il compito di reclamarla a gran voce nelle forme e nelle modalità che ritiene più vantaggiose per la Sardegna e per tutti i sardi,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti, per sapere:
1) se entrambi siano a conoscenza di quanto sopra riferito sulla grave situazione di incertezza che regna sul futuro della tratta Cagliari-Arbatax-Civitavecchia a partire dal prossimo aprile;
2) quale sia la strategia che l’Assessorato regionale ha definito riguardo ai trasporti marittimi da e verso l’isola e se tale strategia contempli il mantenimento delle rotte finora esistenti e, dunque, anche della Cagliari-Arbatax-Civitavecchia;
3) se, alla luce della preoccupante situazione riferita dal sottosegretario Ferrante, abbiano già avviato interlocuzioni urgenti con il Ministero competente e quali siano state le richieste di cui il governo regionale si è fatto portavoce e soprattutto quelle utili a dissipare qualunque perplessità, della Commissione europea e dell’Autorità di regolazione dei trasporti, sulla necessità di mantenere la linea Cagliari-Arbatax-Civitavecchia in regime di servizio pubblico.
Cagliari, 17 gennaio 2023