Interrogazione n. 1725/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1725/A

PINNA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – GANAU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA – LI GIOI – MANCA Desiré Alma – CIUSA – SOLINAS Alessandro – LAI – COCCO – PIU – CADDEO – LOI – ORRÙ – AGUS – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo, reiterazione dell’interrogazione n. 1469/A, con richiesta di risposta scritta, sull’asta pubblica degli immobili di proprietà di Igea Spa nei comuni di Guspini, Iglesias, Domusnovas, Gonnesa e Sant’Antioco.

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I sottoscritti,

premesso che:
– in data 18 maggio 2022 gli stessi consiglieri hanno presentato l’interrogazione n. 1469/A con la quale si chiedeva di avere dettaglio di informazione sulla determinazione n. 59/22 del 10 maggio 2022 di Igea Spa, con cui la società regionale, che dipende direttamente dall’Assessorato regionale dell’industria, ha indetto una procedura di asta pubblica per n. 23 immobili di proprietà di Igea Spa nei comuni di Guspini, Iglesias, Domusnovas, Gonnesa e Sant’Antioco;
– da diversi anni infatti i comuni minerari della zona hanno presentato molteplici richieste al fine di acquisire e sviluppare diversi progetti nelle aree minerarie interessate, ora messe all’asta, ricevendo come risposta l’urgenza di modificare la legge regionale del 4 dicembre 1998, n. 33, recante “Interventi per la riconversione delle aree minerarie e soppressione dell’Ente minerario sardo (EMSA)”, per poter accogliere le stesse;
– le aree minerarie, è noto, rappresentano un indispensabile e strategico patrimonio pubblico da tutelare e rilanciare, nelle quali risulta fondamentale che la Regione permetta ai comuni circostanti di investire e programmare sullo sviluppo territoriale;
– in data 24 novembre 2022 è pervenuta la risposta da parte dell’Assessore dell’industria, nella quale è scritto testualmente: “Nel riscontrare l’interrogazione di cui all’oggetto, trasmessa con nota dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza della Regione autonoma della Sardegna, prot. n. 6448 del 20.05.2022, si rappresenta che con riferimento al tema della gestione immobili IGEA è in discussione consiliare il PL 300”;

considerato che:
– tale la risposta, purtroppo meramente formale e pervenuta, per altro, a sei mesi dalla presentazione dell’interrogazione, appare priva di qualsiasi contenuto di merito;
– fare riferimento, come è fatto ad una proposta di legge che, sebbene assegnata alla Commissione competente, non dà alcuna certezza della volontà politica della Giunta di affrontare sollecitamente il problema ma anzi lo relega nel purgatorio delle proposte di legge che non è dato sapere se mai, come accade purtroppo nel 99 per cento dei casi, completeranno l’iter fino all’approvazione;

atteso che una risposta di tal genere oltre che dimostrare l’ignoranza delle procedure nonché delle competenze riservate da un lato all’esecutivo e dall’altro all’assemblea legislativa, costituisce una comoda scorciatoia per evitare di dare le risposte chiare e concrete richieste sugli intendimenti dell’amministrazione regionale. Inoltre bene rappresenta l’inconsistenza dell’azione politica della Giunta e dell’Assessore dell’industria, caratterizzata dal continuo procrastinare la risoluzione dei problemi;

considerato inoltre che la risposta appare un tentativo di liquidare sbrigativamente le domande rivolte e, finanche, tentare di sminuire la funzione ispettiva dei Consiglieri regionali,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’industria riproponendo i medesimi quesiti per sapere se:
1) siano a conoscenza dei problemi esposti nella presente interrogazione;
2) in che modo e in quanto tempo, intendano porre in essere delle azioni urgenti per la tutela delle aree minerarie, al fine di rispondere alle necessità evidenziate dai comuni minerari della zona;
3) siano consapevoli della importanza che la questione della gestione del patrimonio immobiliare Igea ha, sia in tema di progettazione di attività che di sviluppo locale, per i comuni e per la loro vocazione territoriale, comuni, per altro in grande affanno, attanagliati come sono da gravi problemi di natura socioeconomica e per i quali sarebbe opportuna altra soglia di impegno, attenzione e concretezza da parte sua e dell’esecutivo tutto.

Cagliari, 3 gennaio 2023

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