Interrogazione n. 1683/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1683/A

COSSA – MELE, con richiesta di risposta scritta, sul riconoscimento del ruolo chirurgia bariatrica per la lotta all’obesità, intesa come malattia cronica.

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I sottoscritti,

premesso che l’obesità è una delle patologie più diffuse nel mondo e la mortalità dovuta al sovrappeso supera attualmente quella causata dalla malnutrizione;

considerato che la Sardegna, nel panorama nazionale, presenta un quadro migliore rispetto al meridione d’Italia, ma con numeri comunque preoccupanti: il 38 per cento della popolazione è obesa o in sovrappeso (circa 160mila persone), il 7 per cento di essa ha un’età compresa fra i 6 e i 14 anni e circa in 50-60.000 hanno difficoltà a svolgere le mansioni quotidiane, mentre una quota pari a 15.000 persone circa risulta invalida a causa della patologia;

ricordato che l’obesità, inoltre, provoca l’insorgenza di ulteriori disturbi, anche potenzialmente letali, come le malattie cardiocircolatorie, il diabete mellito di tipo 2, l’insufficienza respiratoria e i tumori;

valutato che pertanto l’obesità è una vera e propria patologia cronica che va affrontata con soluzioni durature ed efficaci;

ritenuto che in casi di obesità grave l’unica arma per allungare la vita dei pazienti, migliorarne la qualità e ridurre le comorbilità associate è il ricorso alla chirurgia bariatrica, divenuta oramai di alta professionalità ed eseguita con tecniche mininvasive, da praticare in centri altamente specializzati;

viste le “Linee di indirizzo per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e dell’obesità”, elaborate dal Ministero della salute, finalizzate ad implementare in ogni regione le misure nazionali;

evidenziato che le Linee guida nazionali ribadiscono l’importanza di promuovere stili di vita sani e attivi e strategie di comunicazione, nelle scuole e nei luoghi di lavoro e di definire percorsi preventivo-assistenziali fino all’eventuale ricorso alla chirurgia bariatrica;

constatato che altre regioni italiane hanno promosso il riconoscimento dell’obesità come malattia nei LEA, livelli essenziali di assistenza, cioè quelli che il servizio sanitario è tenuto a fornire a tutti i cittadini gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket),

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto su esposto;
2) non ritengano di attivarsi presso il Governo nazionale per il riconoscimento dell’obesità come malattia nei LEA, al fine di permettere a tutti i cittadini di rivolgersi ai centri specializzati e nel contempo accedere ad un approccio diagnostico e terapeutico che possa evitare l’insorgenza di ulteriori comorbilità e conseguente spendita di risorse pubbliche;
3) non ritengano, pertanto, necessario individuare percorsi assistenziali multidisciplinari a sostegno del trattamento dell’obesità e della diagnosi e cura delle sue complicanze, anche attraverso l’istituzione di una rete regionale, che possa fornire un supporto personale, familiare, scolastico e lavorativo.

Cagliari, 21 novembre 2022

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