CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 168/A
(Pervenuta risposta scritta in data 11/12/2019)
CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sullo stato dell’arte del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per la sclerosi multipla nella Regione autonoma della Sardegna.
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La sottoscritta,
premesso che:
– la sclerosi multipla (SM) è una malattia del sistema nervoso centrale che colpisce oltre 122.000 persone in Italia con una diffusione doppia nelle donne rispetto agli uomini: si stimano più di 3.400 nuovi casi l’anno, con una incidenza stimata tra 5.5 e 6 su 100.000 in Italia (12 su 100.000 per la Sardegna); la prevalenza risulta intorno ai 198 casi per 100.000 abitanti (ad eccezione della Sardegna con 370 casi ogni 100.000 abitanti);
– per le sue caratteristiche di insorgenza in giovane età , lunga cronicità e differenza di gravità , la sclerosi multipla prospetta soluzioni multidisciplinari che coinvolgono diversi settori della sanità e del sociale e necessita, specialmente nelle fasi più avanzate, la presa in carico da parte del territorio;
– la complessità e varietà dei quadri clinici di sclerosi multipla e dei conseguenti bisogni assistenziali impone una presa in carico sempre più personalizzata dell’individuo, differenziata sulla base dei bisogni individuali ed il livello di disabilità ;
dato atto che con decreto n. 48 del 23 dicembre 2015, è stato costituito un apposito tavolo tecnico di lavoro al quale è stato affidato il compito di proporre un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) specificatamente dedicato alle persone con sclerosi multipla, finalizzato a garantire una corretta presa in carico individualizzata socio sanitaria integrata (a partire dalla diagnosi della malattia) e ad assicurare l’accesso uniforme a servizi e prestazioni (in relazione alle fasi della stessa, alla sintomatologia, ai livelli di disabilità ed ai bisogni assistenziali);
visto il PDTA per la sclerosi multipla nella Regione autonoma della Sardegna, approvato con deliberazione n. 7/48 del 12 febbraio 2019, che in conformità con la normativa statale e regionale definisce in particolare:
– il percorso diagnostico terapeutico e la presa in carico personalizzata, attraverso la definizione delle mappe degli episodi ovvero, attraverso la valutazione del paziente, l’esecuzione della terapia e lo svolgimento del follow up;
– le modalità di applicazione del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per le persone con sclerosi multipla, nelle aziende sanitarie e gli indicatori per il suo monitoraggio;
dato atto, altresì, che:
– con la citata deliberazione è stato dato mandato alla Direzione generale della sanità , con il supporto del tavolo tecnico regionale, di condurre gli interventi di monitoraggio in grado di valutare l’adozione omogenea in tutto il territorio regionale del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale;
– con successiva deliberazione sarebbero dovuti approvare i requisiti organizzativi e tecnologici della rete regionale per la cura della sclerosi multipla;
– l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale in data 31 maggio 2019, nel corso del convegno organizzato a Cagliari dall’Associazione italiana sclerosi multipla (AISM) ha riferito di aver dato mandato alla struttura regionale di fare quanto necessario per l’attivazione del PDTA;
rilevata l’importanza dell’applicazione del PDTA al fine di fornire una risposta alla complessità dei bisogni e dei percorsi assistenziali delle persone con sclerosi multipla, in considerazione della rilevante prevalenza epidemiologica di sclerosi multipla nella popolazione sarda e dell’alta incidenza della malattia;
ritenuto necessario garantire ai pazienti la migliore cura possibile,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere lo stato dell’arte del PDTA per la sclerosi multipla nella nostra regione.
Cagliari, 10 ottobre 2019