CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 161/A
SALARIS – COSSA – MARRAS – SATTA Giovanni Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi carenze di personale presso il Presidio ospedaliero “Antonio Segni” di Ozieri.
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I sottoscritti,
premesso che il presidio Ospedaliero “Antonio Segni” di Ozieri rappresenta un centro di riferimento in grado di garantire un alto livello di assistenza e di cura per tutto il territorio del centro del nord Sardegna, territorio che altrimenti resterebbe privo di riferimenti sanitari;
considerato che le gravi carenze di personale rischiano di bloccare totalmente l’operatività di alcun reparti e conseguentemente possono portare anche alla chiusura del nosocomio;
constatato che i lavoratori stanno cercando, con grandi sforzi ed abnegazione, di sopperire alle criticità , rinunciando a ferie e svolgendo turni extra e mansioni aggiuntive;
rilevato che i ginecologi attualmente presenti sono due, ma uno andrà in pensione a dicembre con il conseguente blocco del reparto;
evidenziato che nel Reparto di chirurgia 2 medici non sono più operativi con un conseguente carico di lavoro che si divide tra i medici rimanenti;
valutato che la maggiore emergenza è la presenza di solo due cardiologi, che non possono soddisfare le esigenze dei reparti (in particolare il pronto soccorso e le sale operatorie) e dei pazienti;
tenuto conto che la sala operativa di oculistica, nonostante la presenza di soli 3 medici realmente operativi, ha effettuato un numero altissimo di interventi (circa 50-60 a settimana);
rilevato che il Reparto di neurologia segue tanti pazienti con SLA e sclerosi che, ultimamente, lamentano lunghe liste di attesa e la difficoltà di recarsi per esami in altri ospedali della zona;
ritenuto che l’urgenza maggiore e impellente sia quella di far ripartire le chirurgie e tutto quello che ruota intorno ad esse in quanto ad Ozieri, pur con i gravi problemi di carenza di personale, nel 2018 sono stati eseguiti 766 interventi ortopedici e 675 interventi di chirurgia generale (media e piccola chirurgia) e oltre 1.200 interventi oculistici;
ritenuto, inoltre, che con il blocco del turn over e i pensionamenti non sarà possibile garantire questi risultati e poter soddisfare le esigenze sanitarie dei cittadini che si rivolgeranno alle strutture vicine, anch’esse in difficoltà ;
visto che l’ospedale raggiunge questi risultati pur versando nella attuale situazione, un minimo incremento del personale potrebbe farlo diventare un punto di riferimento per la piccola e media chirurgia nel nord Sardegna;
sottolineato che presso l’Ospedale di Ozieri sono attive due sale operatorie, nuove e all’avanguardia, e una terza che non è più attiva in attesa di lavori di adeguamento della pavimentazione alle nuove normative;
appreso che i medici non sono interessati a lavorare, nella struttura di Ozieri, perché l’assenza del cardiologo li espone a degli elevati rischi di valutazione di alcuni pazienti;
evidenziato che l’ospedale risulta ormai al collasso e si rischia entro l’anno il blocco delle attività operatorie, con conseguenti e gravi ripercussioni sull’operatività e la qualità degli altari ospedali, che potrebbero non essere in grado di farsi carico dell’utenza e quanto meno di assicurare ai pazienti un adeguato livello di assistenza,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto suesposto;
2) non ritengano di dover immediatamente attivare tutte le procedure per coprire le gravi carenze di personale presso l’Ospedale di Ozieri, che senza le chirurgie si trasformerà in un ambulatorio visite e senza il pronto soccorso potrebbe essere chiuso, con conseguenti pesanti disagi per i pazienti.
Cagliari, 4 ottobre 2019