CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1606/A
(Pervenuta risposta scritta in data 02/01/2023)
CORRIAS – GANAU – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, in merito alla pubblicazione dell’avviso pubblico Alta Formazione 2022 – Programma Master and Back.
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I sottoscritti,
premesso che:
– in data 4 agosto scorso, è stato pubblicato da ASPAL, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, l’Avviso alta formazione 2022 – Programma Master and back, con il quale, secondo quanto indicato nel medesimo avviso, “la Regione Sardegna intende sostenere la crescita e la qualificazione professionale dei laureati sardi al fine di accrescere le loro competenze e conoscenze, e valorizzarne le capacità e le potenzialità professionali ed occupazionali attraverso la concessione a singoli destinatari di borse di studio per la partecipazione a percorsi di alta formazione post lauream al di fuori del territorio regionale”;
– il risultato atteso, sempre secondo le indicazioni dell’avviso, “è quello di innalzare i livelli di competenza, partecipazione e successo formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalente, aumentando così il numero di persone che possono usufruire di percorsi formativi universitari”;
– la dotazione finanziaria dell’intervento è pari a euro 3.876.366,51 e sarà ripartita destinando euro 1.938.183,25 per i percorsi di formazione in discipline afferenti all’ambito Science, technology, engineering and mathematics, cosiddette STEM, ed euro 1.938.183,26 per tutti gli altri ambiti non STEM;
– l’avviso chiarisce che l’Amministrazione procederà alla concessione delle borse di studio mediante una procedura “a sportello”, secondo un rigoroso ordine cronologico di invio e fino all’esaurimento delle risorse disponibili;
– nell’elenco dei requisiti che i candidati devono possedere al momento della presentazione della domanda, l’avviso dispone che:
– non si siano superati i 45 anni di età
– si abbia un ISEE non superiore a 72.000 euro riferito alle prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario;
constatato che:
– non risulta che l’avviso preveda alcuna valutazione del percorso di formazione che il candidato presenta ai fini del sostegno tale da determinare titoli preferenziali o gradazioni ma, in maniera generica, elenca, al punto 4, i percorsi formativi finanziabili e la loro durata minima, ponendo, per esempio, allo stesso livello, l’ultimo anno di laurea specialistica/magistrale nell’ambito delle discipline STEM con un master di secondo livello;
– non risulta, altresì, alcuna differenziazione da effettuarsi in base all’età del candidato o al suo curriculum vitae;
evidenziato che:
– ASPAL ha scelto di utilizzare, come parametro per l’ammissibilità della domanda, pur rivolgendosi a una platea di potenziali beneficiari fino a 45 anni di età, l’ISEE universitario; esemplificando potrebbe verificarsi che un giovane di 40 anni che, per sua sfortuna, non ha un lavoro stabile e non ha un reddito che gli consenta di essere considerato autonomo pur costituendo nucleo familiare a sé, se intende intraprendere un percorso di alta formazione e aspirare al sostegno della Regione, dovrà comunque concorrere producendo l’ISEE dei propri genitori;
– nelle ventotto pagine dell’avviso pubblico mai, neanche incidentalmente, compare la parola merito, nonostante il merito, talvolta da solo ma più spesso in combinato con il reddito, sia un criterio solitamente presente in tutti gli avvisi per la concessione di borse di studio erogate a vario titolo;
ritenuto che:
– la modalità di richiamo all’ISEE universitario ben si addica alla concessione di borse di studio nell’ambito del diritto allo studio universitario, dalla cui normativa sembrerebbe essere stato mutuato, ma che non sia invece per niente pertinente nell’ambito di un procedimento per la concessione di sovvenzioni per la frequenza di percorsi di alta formazione destinate a giovani (!) fino a 45 anni di età;
– considerare l’ISEE del nucleo familiare di provenienza sia svilente per tante e tanti che, dopo la laurea, si affacciano al mondo del lavoro che per loro è precario, sottopagato e non riconosciuto; questo status però, al di là di essere un vantaggio per l’accesso ai percorsi di alta formazione della Regione, diventa un limite perché li obbliga a mettere da parte l’autonomia che andavano con difficoltà ricercando e a tornare indietro al proprio nucleo familiare di origine;
– il criterio del merito non possa essere assolutamente ignorato in una procedura per la concessione di borse di studio per percorsi di alta formazione che, come riporta l’avviso, devono valorizzare le capacità e le potenzialità professionali e occupazionali dei laureati sardi, tantopiù se non vi è alcuna valutazione dei percorsi stessi;
– la procedura a sportello prevista dall’avviso, scelta forse per garantire tempistiche di istruttoria più rapide, mal si concili con le finalità e gli obiettivi enunciati nell’avviso,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) quali siano le ragioni che hanno indotto ASPAL ad utilizzare la modalità “a sportello” per la partecipazione al programma di Alta formazione 2022;
2) se non ritengano che l’avviso debba prevedere, invece, modalità di valutazione e riconoscimento del merito, anche a solo titolo preferenziale, e di gradazione dei percorsi formativi presentati dai candidati;
3) se non ritengano che considerare l’ISEE universitario sia un criterio avvilente per una potenziale platea di beneficiari, per lo più già laureati, che vanno fino al quarantacinquesimo anno di età;
4) se non reputino opportuno intervenire in autotutela e modificare l’avviso al fine di premiare la qualità dei percorsi e il merito dei candidati, nonché riconoscere l’indipendenza di giovani che non meritano di essere ulteriormente sminuiti e ricondotti, per forza, alle loro famiglie di origine.
Cagliari, 16 settembre 2022