CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1536/A
CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di dotare i principali ospedali della Sardegna delle camere di sicurezza.
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La sottoscritta,
premesso che da diversi anni i sindacati della polizia penitenziaria, SAPPE CNPP USPP UILPA, denunciano i gravi rischi che la mancanza delle camere dì sicurezza nei principali ospedali della Sardegna, all’uopo preposti, determinano;
rilevato che:
– l’assenza di camere di sicurezza negli ospedali determina un continuo contatto tra i detenuti, i medici e i pazienti;
– come indicato nell’interrogazione 377/A del 1° aprile 2020 presentata dalla scrivente il Servizio sanitario è chiamato a garantire alle persone in stato di detenzione lo stesso diritto alla salute al pari dei cittadini in stato di libertà;
– l’assistenza sanitaria penitenziaria si caratterizza per una forte specificità e complessità;
– in questi anni si sono verificati tentativi di suicidio ed evasione;
– un piantonamento richiede sino a 10 unità al giorno determinando un forte disagio organizzativo per il carcere di appartenenza;
– gli appartenenti al corpo della polizia penitenziaria sono spesso costretti a turni massacranti sino a 12 ore a causa dei ricoveri urgenti;
– la Sardegna detiene il primato dei detenuti in regime di massima sicurezza (41 bis) nelle carceri di Uta, Oristano, Tempio Pausania, e Nuoro,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere quando abbiano intenzione di intervenire per dotare i principali ospedali della Sardegna delle camere di sicurezza affinché:
1) si limitino il più possibile i rischi di suicido e di evasione dei detenuti;
2) sia preservata la riservatezza dei pazienti e dei detenuti;
3) sia consentita agli istituti di pena una migliore gestione delle forze appartenenti al corpo della polizia penitenziaria.
Cagliari, 8 luglio 2022