CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1471/A
COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla chiusura temporanea dello sportello telematico con decorrenza immediata.
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I sottoscritti,
premesso che:
– la legge 25 luglio 1952, n. 949 (Provvedimenti per lo sviluppo dell’economia e incremento dell’occupazione), ha come obbiettivo quello di finanziare la costruzione o la ristrutturazione di fabbricati esistenti e l’acquisto di macchinari nuovi e di seconda mano, veicoli commerciali, terreni destinati all’ampliamento e la costruzione dei fabbricati produttivi, macchinari, attrezzature e autoveicoli nuovi e imbarcazioni, software, brevetti e licenze che avrebbero sostenuto le attività per i nuovi cicli di produzione, progettazione e promozione dell’immagine;
– tale legge, che afferisce alle competenze dell’Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, ha funzionato in modo puntuale fino a settembre del 2021; Artigiancassa, infatti, provvedeva a “chiudere l’intero ciclo” dei fondi, quindi dall’istruttoria delle pratiche sino ai bonifici verso le aziende. I problemi sono iniziati nel momento in cui è scaduto il contratto e la Regione ha dovuto ripubblicare il bando, questa volta con nuove direttive. Con il passaggio al nuovo sistema, Artigiancassa, vincitrice del bando, ha continuato a istruire e verificare le pratiche senza però poter erogare i contributi, azione, quest’ultima, esclusivamente in capo alla Regione;
appreso che a causa delle difficoltà finanziare e burocratiche, l’Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio comunica, con una lettera di poche righe, ad Artigiancassa, il soggetto gestore delle pratiche di finanziamento, la “chiusura temporanea dello sportello telematico con decorrenza immediata”;
ritenuto che:
– la sospensione della legge n. 949 del 1952, che è il principale strumento di crescita delle aziende artigiane della Sardegna, di fatto condanna queste piccole realtà e dà un colpo durissimo, devastante, allo sviluppo e rinascita di questo sistema produttivo;
– la snellezza burocratica, il fondo perduto fino al 40 per cento e l’abbattimento dei costi di interesse della legge n. 949 del 1952 non solo hanno determinato una considerevole crescita delle imprese artigiane isolane, basti pensare che in circa 2 anni di attività sono state soddisfatte le necessità di finanziamento di oltre 2mila aziende artigiane che hanno ricevuto una media di 18 mila euro, ma hanno contribuito ad attivare un circuito virtuoso che ha messo in moto un meccanismo di investimenti che sono andati a spalmarsi sui territori e sulle altre categorie produttive e di servizi;
considerato che:
– l’avanzamento della spesa è fermo da settembre dello scorso anno e la norma è senza regole attuative, tale blocco mette in crisi oltre 1.100 imprese artigiane che rischiano di non accedere al contributo che la Regione aveva concesso per finanziare gli acquisti di nuove strumentazioni, l’ammodernamento dei laboratori e i progetti di ripresa e crescita. Delle aziende che, si spera solo temporaneamente, rimarranno senza contributi, ben 625 hanno interamente completato l’iter, quindi con domanda inoltrata, istruita e approvata con esito positivo, per un totale di 11,4 milioni, mentre altre 538 hanno presentato la domanda di finanziamento senza però possibilità di essere accolta per mancanza di fondi, per un ammontare di 9,8 milioni. Tali somme hanno portato a un fabbisogno totale di risorse di 21,2 milioni di euro, di cui 10 già stanziati in Finanziaria ma bloccati dalla burocrazia e ben 11,2 totalmente da reperire. E queste sono solo le necessità fino al corrente mese di maggio (2022);
– in questi 8 mesi, l’Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio avrebbe dovuto pubblicare il regolamento attuativo per l’iter istruttorio, questo per consentire l’erogazione dei fondi e avrebbe dovuto adeguatamente rifinanziare, per il 2022, la norma, considerato come la forte richiesta di finanziamenti abbia portato al rapido esaurimento delle disponibilità ;
– l’attuale condizione è che per circa 600 domande, istruite positivamente, c’è la copertura finanziaria (10 milioni stanziati per quest’anno) ma non c’è la norma attuativa, per le altre 550 domande, ancora da istruire, invece, non ci sono né i fondi (ne servirebbero almeno 11,2), né la norma;
appreso che Confartigianato Imprese Sardegna ha più e più volte ribadito la necessità di avere una copertura finanziaria di almeno circa 25 milioni di euro l’anno, per poter soddisfare buona parte delle richieste previste in tutto il 2022,
chiedono di interrogare l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per sapere se non ritenga urgente e necessario:
1) provvedere all’implementazione della dotazione finanziaria di ulteriori 20 milioni di euro per garantire la copertura del pregresso e consentire la riapertura immediata dello sportello telematico;
2) predisporre l’utilizzo immediato della dotazione attualmente disponibile di 10 milioni di euro per liquidare le circa 600 pratiche istruite positivamente, da ottobre in attesa dei fondi;
3) predisporre la definizione e pubblicazione delle norme attuative per un più rapido iter istruttorio.
Cagliari, 18 maggio 2022