CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1447/A
MELONI, con richiesta di risposta scritta, sulle carenze del sistema sanitario gallurese, in particolare in vista dei flussi connessi all’imminente stagione turistica.
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Il sottoscritto,
premesso che:
– la stagione turistica è alle porte; nonostante le difficoltà dovute al caos della continuità territoriale aerea, agli eccezionali aumenti delle tariffe aeree e marittime per residenti e non, alla pandemia ancora in atto con numeri che in Sardegna risultano ancora superiori alla media e, malgrado le paure per un allargamento del conflitto in Ucraina, tutti gli indicatori e le previsioni degli operatori del settore ritengono che l’Isola potrà contare su flussi turistici consistenti, tali da superare quelli delle stagioni precedenti;
– la soddisfazione generale per le previsioni di cui sopra lascia tuttavia spazio a più d’una preoccupazione dovuta al fatto che i turisti vanno accolti e necessitano di servizi che rendano serena la loro vacanza e la quotidianità dei residenti nel nord est della Sardegna;
– la preoccupazione principale riguarda la tenuta del sistema sanitario regionale, i problemi irrisolti sono tanti, al punto che risulta sufficiente scorrere le notizie sui mezzi di informazione per scoprire che: mancano i medici di base in numerosi comuni, interi reparti ospedalieri chiudono, diversi poliambulatori non sono in grado di funzionare a causa delle gravi carenze delle figure professionali sanitarie necessarie, in quasi tutti i pronto soccorso si sviluppano code lunghissime e attese fino a 24 ore per una visita, in sostanza il sistema è al collasso già prima della stagione turistica;
– sono centinaia le interrogazioni, decine le mozioni e vari gli ordini del giorno presentati al riguardo negli ultimi anni; pochissime sono state le risposte scritte ai consiglieri, nessuna concreta per i cittadini;
– non si hanno notizie circa l’organizzazione delle guardie mediche turistiche, mentre quelle (poche) ordinarie stanno tristemente chiudendo; a tal proposito nelle ultime ore presso l’ambulatorio dell’Ospedale di Via Canova ad Olbia, porta principale di accesso per il turismo in Sardegna, è comparso un cartello che avvertiva della chiusura della guardia medica “per mancanza di medico” e invitava i pazienti a rivolgersi all’unico Pronto Soccorso della città , peraltro cronicamente sofferente e ora sempre di più alle porte della stagione turistica, nonostante il grande lavoro e l’alto spirito di abnegazione profuso dal personale medico e paramedico;
considerato che le situazioni di carenza di medici e personale sanitario appare quanto mai grave e il copioso flusso turistico atteso e auspicato non potrà che aggravarla ulteriormente, ponendo a rischio la possibilità di cure adeguate non soltanto per gli stessi ospiti ma anche per l’intera comunità sarda e gallurese nello specifico,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali siano le azioni che intendano intraprendere urgentemente affinché possano essere ripristinati i servizi sanitari necessari a garantire a cittadini residenti e ai turisti in arrivo un livello essenziale di assistenza;
2) quali siano, in particolare, i programmi e i piani relativamente all’istituzione delle guardie mediche turistiche, ossia quegli importanti punti di erogazione del servizio sanitario che debbono consentire a coloro che scelgono la nostra Isola come meta delle loro vacanze di trascorrere il periodo di ferie in serenità , evitando il ricorso al pronto soccorso per ogni tipo di assistenza medica, con tutte le conseguenze negative che ciò comporterebbe sull’intero sistema di emergenza e urgenza.
Cagliari, 5 maggio 2022