CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1379/A
LI GIOI, con richiesta di risposta scritta, sui licenziamenti dei lavoratori della Costa Smeralda da parte dei magnati russi colpiti dalle sanzioni economiche comminate dall’Unione europea alla Russia con l’obiettivo di far cessare la guerra in Ucraina.
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Il sottoscritto,
premesso che:
– dopo settimane di tensioni, all’alba del 24 febbraio 2022, la Russia di Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina. Le truppe del Cremlino hanno lanciato la loro offensiva e accerchiato la capitale Kiev, facendo seguire l’attacco di terra ai raid dal cielo. Un’offensiva che si è estesa a numerose città del Paese, che ha già provocato migliaia di morti e che prosegue ancora oggi, nonostante l’avvio delle interlocuzioni diplomatiche, che si stanno susseguendo da oltre una settimana senza successo;
– la risposta dell’UE all’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari russe non si è fatta attendere: l’Unione europea ha avviato una serie di pacchetti di sanzioni economiche nei confronti della Russia per convincere Putin a cessare il fuoco;
– le sanzioni consistono in una serie di misure restrittive o di blocco dei rapporti economici e commerciali, destinate a colpire un Paese punendolo o facendo pressione affinché cessi le violazioni in corso del diritto internazionale;
– nel caso della Russia, il blocco occidentale ha approvato una serie di sanzioni economiche per colpire l’economia russa fino a quando l’invasione in corso dell’Ucraina non avrà fine. Nello specifico le sanzioni approvate sono:
– blocco del sistema SWIFT alle banche russe. Lo SWIFT, acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications è una piattaforma di messaggistica che garantisce transazioni rapidissime (poche ore) con standard di sicurezza molto elevati. Ad utilizzare questo sistema sono oltre 10.000 aziende e istituti finanziari. Al centro delle transazioni dalle cifre altissime ci sono beni, servizi, materie prime e prodotti energetici. Impedire alle Banche russe di accedere allo SWIFT significa tagliarle fuori da movimenti veloci di denaro al fine di bloccare l’economia del paese;
– divieto di utilizzo di euro e dollari per la Banca Centrale Russa;
– divieto alle imprese europee di esportare tecnologie in Russia;
– esclusione della Russia dalle competizioni FIFA e UEFA;
– divieto di viaggio per gli oligarchi russi;
– congelamento degli asset stranieri di Putin e dei suoi fedelissimi;
– divieto per le compagnie aeree russe come la Aeroflot di entrare in UE;
– dagli Stati Uniti sono arrivate inoltre pesanti sanzioni anche ad aziende produttrici di gas naturale, armi ed energia elettrica;
– le sanzioni economiche contro la Russia di Putin hanno come obiettivo quello di far desistere il proseguimento delle azioni armate in Ucraina, ed erodere il consenso di cui gode il presidente russo: con il rublo in picchiata, l’inflazione in forte crescita e i beni degli oligarchi vicini a Putin congelati la situazione è attualmente tesa;
– il 13 marzo scorso, inoltre, l’UE ha deciso di inasprire ulteriormente le sanzioni economiche nei confronti della Russia;
considerato che:
– apprendiamo dagli organi di stampa, che gli effetti collaterali della guerra in Ucraina hanno già avuto pesanti ripercussioni sull’economia della Sardegna, e in particolare della Gallura. Dopo l’embargo UE agli oligarchi russi che rientrano nella sfera d’influenza di Putin, i miliardari proprietari di ville e residenze di lusso in Costa Smeralda che hanno visto congelati i loro affari, hanno iniziato a licenziare i lavoratori sardi;
– Mirko Idili, segretario territoriale della Cisl Gallura, ha comunicato di aver ricevuto numerose segnalazioni da lavoratori, quali giardinieri, manutentori, addetti alla sicurezza e amministratori, ai quali è stato comunicato il licenziamento in tronco;
– oltre i licenziamenti, stanno arrivando anche varie disdette a numerose imprese edili locali impegnate in lavori di riqualificazione e manutenzione delle proprietà immobiliari dei magnati russi;
dato atto che:
– in Gallura, secondo l’Osservatorio Sardegna turismo, trascorrono le vacanze oltre 40 mila russi, per un totale di 220 mila presenze, si fa sempre più concreto il rischio che anche per il 2022 si possa prefigurare una stagione con una grave flessione di occupati;
– il giro d’affari prodotto dal turismo russo in Gallura ammonta, tra diretto e indotto, a circa 80 milioni di euro;
– numerosi lavoratori galluresi sono stati licenziati senza giusta causa, quali vittime di un conflitto a livello internazionale. Pertanto è necessario e urgente prevedere azioni di tutela e, se necessario, misure urgenti di sostegno, nei loro confronti,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e la Giunta regionale per sapere se:
1) siano a conoscenza della problematica sopra esposta;
2) non ritengano necessario e urgente attivarsi al fine di garantire la tutela dei lavoratori licenziati dai magnati russi residenti in Gallura colpiti dalle sanzioni economiche imposte dall’UE alla Russia al fine di far cessare il drammatico conflitto armato in Ucraina;
3) non ritengano necessario e urgente attivarsi per prevedere adeguate misure economiche di sostegno per tutti i lavoratori galluresi che hanno perso il lavoro a causa di questa drammatica situazione.
Cagliari, 16 marzo 2022