CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1372/A
COSSA – CANU, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata realizzazione dei reparti ospedalieri detentivi per l’assistenza sanitaria penitenziaria in Sardegna e sull’istituzione della camera di sicurezza aeroporto.
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I sottoscritti,
premesso che l’attuazione del diritto alla salute si realizza garantendo a tutti l’accesso alle medesime cure e terapie, senza creare situazioni di svantaggio o di pericolo per alcuno;
considerato che l’assistenza sanitaria penitenziaria è a carico del sistema sanitario regionale e deve essere realizzata, tra l’altro, anche con l’istituzione di appositi reparti detentivi all’interno dei presidi ospedalieri esistenti nei comuni sardi sedi di carceri;
constatato che negli ospedali di riferimento delle maggiori strutture penitenziarie sarde i reparti detentivi non sono stati ancora realizzati, ad eccezione di quello attrezzato presso l’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, che tuttavia è ancora utilizzato come magazzino/deposito;
tenuto conto che, proprio per l’assenza di reparti dedicati, il ricovero dei detenuti avviene ora in stanze dove sono presenti anche altri pazienti, che vengono conseguentemente esposti a pesanti disagi e a condizioni di rischio, e con un oneroso impiego di risorse umane ed economiche sia della polizia penitenziaria che della sanità pubblica;
evidenziato che le degenze ospedaliere, alle quali si somma il numero crescente di detenuti psichiatrici, comportano l’utilizzo di sottoufficiali e agenti di Polizia penitenziaria, ciò che accentua le criticità derivanti dalle carenze di organico che interessano tutti i settori del personale penitenziario;
rammentato che più volte i responsabili della sanità regionale hanno dato rassicurazioni in ordine alla consegna perlomeno del reparto detentivo ospedaliero realizzato presso l’ospedale Santissima Trinità a Cagliari;
valutato che la consegna del repartino ospedaliero detentivo è oramai diventata improcrastinabile, in quanto in diverse occasioni il personale di Polizia penitenziaria impiegato nel servizio di piantonamento in ospedale ha faticato a contenere tentativi di evasione o di aggressione nei confronti degli agenti o degli operatori da parte di detenuti particolarmente pericolosi, e vi sono stati anche ingenti danni alle strutture ed alle attrezzature dell’ospedale;
ricordato che recentemente il contesto di precaria sicurezza appena richiamato ha concorso a creare le condizioni favorevoli al suicidio di un detenuto;
rilevato che i sindacati della Polizia penitenziaria a più riprese hanno segnalato le criticità operative e le problematiche, che hanno portato ad annunciare lo stato di agitazione del personale;
sottolineato il ruolo fondamentale personale nell’assicurare l’esecuzione della pena, garantire l’ordine e la sicurezza e la partecipazione alle attività di trattamento rieducativo;
sottolineato altresì che tra le gravi problematiche evidenziate vi è anche l’assenza di appositi presidi fissi presso gli aeroporti, e che all’aeroporto di Elmas la Polizia penitenziaria è ospitata in un indecoroso container arrugginito, situazione offensiva della dignità del Corpo e delle persone che vi transitano,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto sopra esposto;
2) quali siano le cause della mancata realizzazione dei reparti ospedalieri detentivi negli ospedali di riferimento delle carceri della Sardegna e, in particolare, per quali motivazioni l’unico reparto sinora realizzato, pronto da anni, non sia stato ancora consegnato;
3) quali siano le cause della mancata realizzazione delle camere di sicurezza presso gli scali aeroportuali dell’Isola;
4) se non ritengano di dover immediatamente intervenire presso le competenti AASSLL al fine di pervenire in tempi brevi all’attivazione di reparti ospedalieri detentivi in grado di accogliere detenuti che hanno necessità di cure ospedaliere senza mettere a repentaglio la sicurezza degli altri pazienti e del personale sanitario e penitenziario coinvolto.
Cagliari, 11 marzo 2022