Interrogazione n. 1359/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1359/A

(Pervenuta risposta scritta in data 09/03/2022)

MANCA Desiré Alma, con richiesta di risposta scritta, sull’utilità e sulla validità di uno studio affidato ad esperti in ambito finanziario, industriale e legale, sulla valutazione del percorso costitutivo di una società interamente partecipata dalla Regione (o controllata da una società a prevalente capitale pubblico) per il trasporto aereo di persone e merci da e per l’Isola.

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La sottoscritta,

premesso che:
– Saremar (acronimo di Sardegna regionale marittima) è stata una società di navigazione che, fino al 2016, disponeva di una flotta di sette traghetti con la quale collegava, in regime di continuità territoriale, le isole minori della Sardegna come La Maddalena e l’Isola di San Pietro. Saremar collegava inoltre la Sardegna con la Corsica sulla rotta Santa Teresa di Gallura – Bonifacio;
– nell’estate 2011 l’azienda, sotto iniziativa della Regione autonoma della Sardegna, ha effettuato collegamenti tra Sardegna e Italia continentale, noleggiando due navi Ro-Ro Pax e assumendo personale alberghiero. Il servizio ha svolto due collegamenti dal Nord dell’isola, uno per Civitavecchia e l’altro con Vado Ligure, per sopperire al caro biglietti. Le tariffe erano infatti notevolmente aumentate rispetto alle stagioni precedenti, con rincari arrivati fino al 110 per cento, forse dovuti ad un cartello tra armatori privati;
– la prima nave della Regione Sardegna marchiata con i Quattro Mori e la scritta Saremar salpò dal porto di Civitavecchia per raggiungere Golfo Aranci nel giugno 2011;
– la sperimentazione di una flotta navale sarda partì. Dopo la fermata tecnica invernale, le navi della Saremar ripresero il mare a metà gennaio 2012 tra Olbia e Civitavecchia;
– intanto il Consiglio regionale approvò una legge che consentì alla Regione Sardegna di diventare armatore a tutti gli effetti con la Flotta sarda Spa e due navi a noleggio;
– il sogno di una Regione armatrice per rispondere al caro-tariffe delle compagnie di navigazione accusate di aver messo in piedi un cartello sui prezzi finì presto con una bocciatura da parte della Commissione europea per aiuti di Stato, la successiva richiesta di restituzione di 10,8 milioni di euro alla Saremar e il fallimento della società;
– nell’aprile 2015 partirono le lettere di licenziamento ai 167 lavoratori Saremar e nello stesso anno vennero avviate le procedure fallimentari che portarono alla privatizzazione del servizio e alla vendita dei traghetti;
– nel 2017 la Corte dei conti tornò sulla vicenda. La Flotta sarda Spa, scrissero i giudici contabili, fu un’iniziativa «attuata rischiando di porsi in contrasto con le regole comunitarie, tant’è che in seguito la Società è stata sanzionata. Inoltre, tale scelta non è risultata fondata su una realistica analisi di mercato delle comunicazioni marittime e delle sue dinamiche, infatti il contenzioso avviato dalla Regione Sardegna nei confronti delle altre compagnie si è dimostrato infondato»;

considerato che:
– nella seduta del 23 febbraio 2022, il Consiglio regionale, durante l’esame della legge finanziaria, ha approvato un emendamento presentato dalla Giunta che prevede di affidare a esperti e qualificati advisor l’analisi della possibilità che la Regione partecipi alla creazione di una newco, totalmente o parzialmente partecipata, che gestisca il servizio di trasporto aereo;
– con l’approvazione di tale emendamento è stata autorizzata la spesa di 300 mila euro per “individuare esperti in ambito finanziario, industriale e legale cui affidare la valutazione del percorso costitutivo di una società interamente partecipata dalla Regione (o controllata da una società a prevalente capitale pubblico) per il trasporto aereo di persone e merci da e per l’Isola;

sottolineato che:
– la Sardegna attende da oltre due anni e mezzo il bando per la continuità territoriale aerea e che attualmente la procedura d’emergenza che dovrebbe garantire la continuità dei collegamenti da e per la Sardegna nei mesi estivi presenta aspetti decisamente confusi che mettono a rischio la stagione turistica 2022;
– la Giunta regionale, nonostante abbia assunto un super advisor per la stesura del bando definitivo di continuità aerea, insiste nell’affidare incarichi di natura simile;
– la costituzione di una flotta aerea sarda deve necessariamente rispettare il quadro normativo europeo di riferimento, altrimenti la Regione Sardegna rischierà un nuovo intervento fallimentare costato 300 mila euro soltanto per la fase di valutazione,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere in quale modo intendano garantire, alla luce delle disastrose esperienze precedenti, l’utilità e la validità di uno studio affidato ad esperti in ambito finanziario, industriale e legale sulla valutazione del percorso costitutivo di una società interamente partecipata dalla Regione (o controllata da una società a prevalente capitale pubblico) per il trasporto aereo di persone e merci da e per l’Isola.

Cagliari, 25 febbraio 2022

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