CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1352/A
CUCCU – CAREDDA – SATTA, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dei medici di medicina generale in Sardegna e sulle sedi vacanti in numerosi comuni della Sardegna.
***************
I sottoscritti,
premesso che l’articolo 25 della legge n. 833 del 23 dicembre 1978, istitutiva del Servizio sanitario nazionale, ha introdotto la figura del medico di medicina generale (medico generico), che svolge la sua attività di cura e assistenza sul territorio, in ambito extra ospedaliero e in forma convenzionata con il Servizio sanitario regionale;
tenuto conto che:
– la formazione specifica in medicina generale è organizzata dalle regioni, ha durata triennale e segue un programma ministeriale;
– lo scorso dicembre la Regione autonoma della Sardegna ha indetto un pubblico concorso, per esami, per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2021-2024 per 84 posti, di cui 55 finanziati dalla Regione e 29 finanziati dallo stanziamento previsto dal PNRR, nelle due sedi didattiche di Cagliari e Sassari, per laureati in medicina e chirurgia;
rilevato che secondo quanto denunciato dai sindacati dei MMG, entro il 2023 saranno oltre 300 i medici che, raggiunti i 70 anni di età , andranno in pensione lasciando scoperte altrettante sedi e circa 350mila assistiti;
appreso che da quanto riferiscono le cronache, quasi quotidiane, sono sempre più numerosi i Comuni rimasti senza medico di medicina generale, soprattutto nei piccoli centri e per territori sempre più estesi,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per chiedere:
1) quanti siano attualmente i MMG convenzionati con il Sistema sanitario regionale;
2) quanti andranno in pensione nei prossimi mesi;
3) quante sono le sedi vacanti e quante lo saranno a seguito dei futuri imminenti pensionamenti;
4) quanti posti per la formazione degli specializzandi di medicina generale siano stati previsti dalla Regione negli ultimi cinque anni nelle sedi didattiche di Cagliari e Sassari;
5) se ritiene che la programmazione della Giunta regionale sia adeguata a colmare le gravi carenze presenti e future nell’assistenza territoriale;
6) se non ritenga che, sentiti gli organismi di controllo previsti dalla legge, si possa derogare al massimale di 1500 assistiti, prevedendo un numero di scelte fino a 1000;
7) se la Regione dia ancora il contributo di segreteria per lo studio medico, a quanto ammonta, quanti medici ne usufruiscono e se non si possa prevedere una ridistribuzione includendo anche i giovani MMG.
Cagliari, 16 febbraio 2022