CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1343/A
MELONI – GANAU – PISCEDDA – DERIU – COMANDINI – MORICONI – PINNA – CORRIAS, con richiesta di risposta scritta, sulla grave carenza di personale e sangue nei centri di cura della Sardegna per i malati talassemici e sull’attivazione della rete regionale delle emoglobinopatie.
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I sottoscritti,
premesso che:
– la Beta Talassemia è una malattia ereditaria trasmessa con meccanismo autosomico recessivo che ha in Sardegna la più alta incidenza tra le regioni italiane in termini di portatori sani e di malati;
– le cure per la talassemia richiedono, oltre a periodiche trasfusioni, particolari procedure da seguire con costanza, come il monitoraggio frequente delle condizioni cliniche, visite specialistiche e presa in carico dei pazienti;
considerato che:
– con la diffusione epidemiologica da Covid 19, numerose attività indispensabili per le cure per la talassemia sono state sospese;
– già in data 31 luglio 2020 con apposita interrogazione, sottoscritta da tutti i componenti del gruppo PD in Consiglio regionale, si chiedevano azioni concrete per risolvere la grave carenza di personale sanitario indispensabile per la cura dei malati talassemici e riportare ad un regime di regolarità le prestazioni da erogare, oltre alla riattivazione dell’iter per l’attuazione della rete regionale delle emoglobinopatie;
– la risposta all’interrogazione, trasmessa in data 26 gennaio 2021, riferisce dell’avvio dei procedimenti per l’assunzione di circa 800 unità “tra cui figurano anche quei profili professionali indispensabili per la cura dei malati talassemici” mentre, relativamente alla riattivazione dell’iter per l’attuazione della rete regionale delle emoglobinopatie, riferisce delle criticità riscontrate all’atto dell’acquisizione del parere della Conferenza Stato Regioni sullo schema di decreto del Ministro della salute recante l’istituzione della rete e rassicura sull’interessamento dell’Assessorato nel presentare al Coordinamento regionale della Commissione salute presso la Regione Piemonte le proprie considerazioni;
atteso che:
– trascorso oltre un anno da tale risposta la situazione non solo non è migliorata ma appare fortemente peggiorata e ciò nonostante la dedizione e l’impegno del sempre più risicato personale;
– la carenza di personale non è stata infatti colmata, la carenza di sangue da trasfondere è aumentata anche perché le regioni di riferimento per l’acquisizione delle sacche ematiche pare abbiano ridotto il loro apporto e ciò comporta per i pazienti continui rinvii delle trasfusioni o trasfusioni quantitativamente inferiori all’ottimale, con conseguente riduzione del benessere fisico e importanti riflessi sull’organizzazione della vita lavorativa e sociale faticosamente raggiunta grazie alla regolarità dalla terapia. “Siamo tornati indietro di 40 anni” denunciano le associazioni;
– occorre inoltre segnalare che in alcuni casi, per i pazienti positivi al Covid 19, nei centri di cura dove si somministrano le terapie trasfusionali sono state allestiti spazi appositi in tende senza riscaldamento e servizi igienici, aggiungendo ulteriore disagio;
– per quanto sopra, a distanza di oltre 18 mesi dalla precedente interrogazione n. 616/A,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene, sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali siano le azioni concrete assunte o da assumere con urgenza per risolvere la situazione rappresentata e ridare dignità e, per quanto possibile, tranquillità ai cittadini sardi affetti da talassemia e alle loro famiglie;
2) se non ritengano opportuno prevedere campagne di sensibilizzazione della cittadinanza mirate all’aumento delle donazioni di sangue al fine di perseguire l’auspicata autosufficienza;
3) quale sia, ad oggi, lo stato di fatto dell’attuazione della rete regionale delle emoglobinopatie.
Cagliari, 3 febbraio 2022