CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1279/A
MELONI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulle criticità in cui versa il Servizio Sanitario regionale e in particolare il servizio di Emodinamica del reparto di terapia intensiva coronarica dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.
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I sottoscritti,
premesso che:
– la sanità sarda è ormai vicina al collasso. Una buona fetta dei cittadini sardi non ha più il medico di base. Gli ospedali dell’Isola soffrono e sono costretti a limitare l’operatività dei propri reparti a causa della carenza di medici specialisti. La c.d. quota 100 ha aggravato una situazione già precaria, conducendo al pensionamento anticipato centinaia di medici e personale sanitario, senza peraltro che le istituzioni preposte abbiano attivato alcuna seria programmazione per loro sostituzione;
– sono numerose le interrogazioni sull’argomento, proposte da gran parte dei consiglieri, molte rimaste senza risposta;
– la situazione dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, è nota. Le criticità, estese pressoché a tutti i reparti, sono anch’esse da attribuire soprattutto alla mancanza di personale medico e paramedico e di attrezzature adeguate alle necessità del territorio;
– già lo scorso gennaio, con l’interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, n. 859, gli scriventi chiedevano di riferire specificamente circa l’interruzione del servizio di emodinamica dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, e sulle azioni intraprese o da intraprendere per risolvere le criticità esistenti;
– al pari di tante altre, anche questa interrogazione non ha avuto alcuna risposta;
– è grave che una Giunta non risponda al Consiglio regionale, ma è gravissimo che le risposte, al di là degli annunci roboanti, non arrivino neppure ai cittadini in termini di servizi sanitari adeguati;
– ancora oggi, infatti, le associazioni dei dirigenti medici denunciano la grave situazione che ha condotto alla decisione, assunta dal Primario di Cardiologia dell’Ospedale di Olbia, di interrompere il servizio durante le ore notturne dalle 20 alle 8 del mattino, a causa della carenza di medici specialisti;
– peraltro, non si conoscono le date di ripristino del servizio e, considerati i prossimi pensionamenti di altri medici e la mancanza di una programmazione per le sostituzioni, le prospettive non appaiono affatto confortanti;
considerato che:
– i pazienti che giungono nel reparto dell’Ospedale olbiese dopo le ore 20 e sino alle 8 del mattino successivo debbono essere dirottati sugli Ospedali di Sassari o Nuoro, anch’essi con gravi carenze di funzionalità, e non con i mezzi dell’elisoccorso dell’AREUS, come consiglierebbe l’urgenza per le patologie tempo dipendenti quali l’infarto del miocardio, ma con le normali ambulanze e con buona pace dei pazienti stessi, due volte sfortunati;
– ancora una volta gli appelli e le proteste dei medici stessi, sottoposti a carichi di lavoro insostenibili, non pare abbiano avuto risposte adeguate;
– il vasto bacino di utenza dell’Ospedale di Olbia è in continua crescita e che sono oggettive le difficoltà dovute ai collegamenti stradali con le altre strutture ospedaliere dell’Isola;
– i trasferimenti forzosi di personale “tappabuchi” da un ospedale all’altro ha solo sortito caos e ulteriori disagi per medici e pazienti,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali azioni urgenti intendano intraprendere per porre fine alla situazione riferita;
2) cosa intendano fare per ripristinare con urgenza il Servizio di primaria importanza quale quello di emodinamica nell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia per tutte le 24 ore.
Cagliari, 3 dicembre 2021