CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1227/A
(Pervenuta risposta scritta in data 29/10/2021 e in data 22/11/2021)
COSSA – CANU, con richiesta di risposta scritta, sulla perdurante indisponibilità di Italgas spa a condividere la propria infrastruttura presso il comune di Marrubiu non consentendo la realizzazione della rete passiva in fibra ottica inerente al Progetto banda ultra larga Sardegna da parte di Infratel Italia.
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I sottoscritti,
premesso che in data 3 giugno 2021 è stata presentata l’interrogazione 1066, nella quale si chiedeva al Presidente della Regione e all’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione di sollecitare l’assunzione di adeguate iniziative per la risoluzione della problematica che impedisce ai cittadini di Marrubiu di disporre dei servizi della rete ad alta velocità;
considerato che in data 29 giugno 2021 l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione ha fornito apposita risposta scritta, nella quale ribadisce l’attenzione da parte dell’amministrazione regionale verso la problematica esposta;
sottolineato come nell’ambito del regime d’aiuto n. S.A. 34199 (2012/N), concernente l’attuazione del Progetto strategico banda ultra larga approvato dalla Commissione europea ai sensi della decisione C(2012) 9833 del 18 dicembre 2012, la Regione autonoma della Sardegna e il Ministero dello sviluppo economico hanno sottoscritto, in data 9 luglio 2015, l’Accordo di programma per lo sviluppo della banda ultra larga nelle aree rurali C e D della Sardegna approvato con delibera della Giunta regionale n. 33/6 del 30 giugno 2015 e successivamente, in data 22 dicembre 2015, un addendum all’Accordo di programma sopra citato approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 64/4 del 16 dicembre 2015;
ricordato che in data 19 aprile 2016 la Regione autonoma della Sardegna ha trasmesso via PEC (prot. n. 2765/V.6.3) la proposta “Convenzione tra i comuni, la Regione, il Ministero dello sviluppo documento economico e Infratel Italia sottoscritto con firma digitale, ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 marzo 2009, e successive modifiche e/o integrazioni, ” per l’attuazione dell’intervento di infrastrutturazione a banda ultra larga;
ribadito che, ai sensi della normativa vigente, le infrastrutture destinate all’installazione di reti e impianti di comunicazione elettronica sono assimilate ad ogni effetto alle opere di urbanizzazione primaria di cui all’articolo 16, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380;
ricordato che la realizzazione degli impianti di telecomunicazioni è disciplinata dal “Codice delle comunicazioni elettroniche” (decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259) e che la legge citata ha introdotto misure volte ad agevolare il più possibile la posa degli impianti di comunicazione elettronica ed agevolare l’azzeramento del divario digitale;
evidenziato come il decreto legislativo n. 33 del 15 febbraio 2016 in attuazione della direttiva 2014/61/UE del 15 maggio 2014, contiene norme volte a facilitare ulteriormente l’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità promuovendo l’uso condiviso dell’infrastruttura fisica esistente e consentendo un dispiegamento più efficiente di infrastrutture fisiche nuove, in modo da abbattere i costi dell’installazione di tali reti;
tenuto conto che nel comune di Marrubiu i lavori di realizzazione della rete passiva in fibra ottica inerente il progetto Bul-Sardegna sono fermi in fase di progettazione e non possono essere realizzati in ragione del fatto che ANAS Sardegna, in un tratto stradale di propria competenza, valutando la richiesta d’autorizzazione alle attività di scavo inviata da Infratel Italia ed, altresì, considerando la sovrapponibilità tra il tracciato contemplato nella richiesta con il tracciato già realizzato da Italgas spa su cui insiste, a latere della condotta del gas, una molteplicità di cavidotti che veicolano per la quasi totalità del comune la fibra ottica già posizionata e collaudata, ha chiesto alle parti di trovare un accordo, onde evitare inutili tagli stradali, e ha condizionato il proprio assenso all’esito positivo di tale intesa;
constatato che in data 15 giugno 2021 l’Autorità garante nelle comunicazioni con propria nota ha ingiunto ad Italgas spa di fornire riscontro entro dieci giorni alla richiesta di Infratel di condividere le infrastrutture che veicolano la fibra ottica nel comune di Marrubiu;
sottolineato che l’Autorità garante nelle comunicazioni, nella nota sopra richiamata, ha evidenziato come il decreto n. 33 del 2016 che ha attuato la direttiva 2014/61/UE abbia definito un quadro normativo che stabilisce che “Ove gli operatori di rete presentino per iscritto domanda di installazione di elementi di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità, i gestori di infrastrutture fisiche e gli operatori di rete hanno l’obbligo di concedere l’accesso, salvo quanto previsto dal comma 4, nel rispetto dei principi di trasparenza, non discriminatorietà, equità e ragionevolezza”;
visto che Italgas spa non ha formalizzato in alcun modo la sussistenza di elementi di diniego e che ha posto in essere comportamenti dilatori incurante delle prescrizioni dell’AGCOM, con i quali determinando di fatto una situazione di stallo che impedisce ad Infratel Italia di realizzare la rete di banda larga nel comune di Marrubiu;
appreso che vi sono state, anche di recente, interlocuzioni tra le figure apicali di Infratel Italia ed Italgas spa, ad esito delle quali non risulta essere stata minimamente modificata la volontà di Italgas di non voler formalizzare la condivisione delle proprie infrastrutture da parte del soggetto pubblico Infratel Italia, nonostante la posizione estremamente chiara e perentoria espressa dall’Autorità;
considerato inaccettabile che da parte della Regione si possa assistere passivamente a questa mancanza di leale cooperazione da parte di Italgas spa che impedisce, di fatto, unicamente per ragioni economiche, il completamento della rete di banda larga su tutto il territorio regionale;
evidenziato come Italgas spa ed altre realtà societarie operanti in Sardegna stiano realizzando le infrastrutture della rete del gas in gran parte del territorio regionale, ma come esse non si limitino alla mera posa delle tubature gasiere, realizzando a latere strutture e cavidotti contenenti la fibra ottica “formalmente” atti a monitorare la funzionalità della rete, ma, in realtà, posti sul mercato come infrastrutture di telecomunicazioni senza rendersi disponibili a cederli, pur sempre previo corrispettivo, ad un soggetto pubblico come Infratel Italia che realizza per le “aree bianche” (ovvero quelle a fallimento di mercato) la copertura digitale come propria missione statutaria;
valutato come, stante quanto esposto, anche l’Assessorato dell’industria, in un quadro di collegialità di scopo espressa dall’intera Giunta regionale, non possa esimersi dal convocare ed interloquire con un soggetto come Italgas spa che realizza una fondamentale infrastruttura nel quadro del “Piano energetico regionale”, ma che di fatto sta ostacolando ed impedendo il raggiungimento degli obiettivi del Progetto banda ultra larga – Sardegna;
preso atto con stupore e disagio dell’ostentazione di un atteggiamento di non curanza da parte di Italgas spa verso le richieste di altri soggetti pubblici e dell’Autorità garante, quasi che la propria posizione di forza come operatore economico in un quadro strategico la renda scevra dai richiami e refrattaria ad un senso di condivisione rispetto a bisogni e necessità, quali quelli della dotazione digitale, espressi da intere comunità;
considerato come la situazione in cui versa il comune di Marrubiu è del tutto similare a quella di Santa Giusta e Lodè, ragione per cui neanche in questi comuni, stante l’ostinata indisponibilità di Italgas spa, si prevede, allo stato attuale, di poter realizzare la rete di banda larga condannando queste comunità a non poter fruire dei servizi digitali;
considerato, inoltre, che la situazione pandemica rende ancor più indispensabile consentire che tutti i cittadini possano disporre di una copertura di rete internet veloce in grado di garantire un senso di cittadinanza che non sia penalizzato dalla marginalità e dall’esclusione relazionale provocate dal divario digitale;
rilevato come in ormai centinaia comuni della Sardegna l’attivazione della banda larga sia una realtà o sia in procinto di esserlo, a seguito del progressivo avanzamento dei lavori di realizzazione delle opere,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione e l’Assessore dell’industria per sapere quali iniziative intendano intraprendere per favorire e sollecitare nei confronti di Italgas spa azioni volte alla risoluzione del problema, affinché si possa dare attuazione all’esigenza sia di portare a compimento nella sua interezza il Progetto banda ultra larga Sardegna da parte di Infratel Italia, sia per consentire ai cittadini di Marrubiu di poter disporre dei servizi di rete ad alta velocità.
Cagliari, 6 ottobre 2021