Interrogazione n. 1212/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1212/A

LAI – COCCO, con richiesta di risposta scritta, sul riconoscimento salariale accessorio a tutti gli operatori sanitari impegnati a fronteggiare l’emergenza da Covid-19, con particolare riferimento all’indennità per particolari condizioni di lavoro, ai sensi dell’articolo 44 del CCNL del comparto sanità 1994/1997, e sulla necessità di incrementare le dotazioni organiche relative al personale delle professioni infermieristiche e sanitarie.

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I sottoscritti,

premesso che:
– tra gli obiettivi della politica sanitaria regionale vi è quello di potenziare la qualità dell’offerta del Servizio sanitario attraverso una migliore efficienza organizzativa, finalizzata a garantire i diritti della persona e a tutto ciò che essa sottende, in cui tutte le azioni abbiano come obiettivo la centralità del paziente;
– la situazione venutasi a creare a causa dell’insorgenza del Covid-19 ha posto maggiormente in risalto la necessità di potenziare il sistema sanitario, costretto negli anni ad un lento e costante impoverimento dovuto alla carenza di investimenti, a drastiche riduzioni di personale e ai mancati rinnovi contrattuali, che hanno gettato nello sconforto l’intero comparto;
– tale situazione, ripetutamente segnalata dai sindacati di categoria e dagli operatori del settore, espone il personale sanitario che si trova in prima linea a fronteggiare l’emergenza, a rischi altissimi e a turni massacranti, a fronte del perdurare delle criticità legate al mancato riconoscimento del diritto ai buoni pasto maturati, al pagamento dei festivi infrasettimanali e soprattutto al corrispettivo economico per quanti sono coinvolti a vario titolo nell’emergenza epidemiologica da Covid-19;

rilevato che:
– in particolare, l’indennità prevista dall’articolo 86 del CCNL del comparto sanità 2016/2018, è riservata esclusivamente al personale sanitario addetto ai servizi destinati alla cura di determinate tipologie e di malattie, vale a dire al personale operante nei servizi di terapia intensiva e sub-intensiva, nei servizi di malattie infettive o equipollenti o nei reparti in cui sono ricoverati pazienti la cui malattia è stata già diagnosticata come infettiva, nonché nelle sale operatorie;
– precedentemente, in Sardegna come in altre regioni della penisola, veniva riconosciuta l’indennità di rischio e disagio ai senti dell’articolo 44 del CCNL 1994/1995 a tutti gli operatori sanitari, in base ad appositi accordi stipulati nell’ambito della contrattazione collettiva integrativa, attraverso sistemi di incentivazione del personale sulla base di obiettivi, programmi e progetti di incremento della produttività e di miglioramento della qualità del servizio, con la definizione di criteri generali delle metodologie di valutazione e di ripartizione delle risorse;

segnalato che:
– nonostante ripetute richieste, segnalazioni e pre-intese, la maggior parte delle Unità organizzative aziendali che hanno svolto e svolgono attività di cura contro il Covid-19, non sono state individuate come unità operative di terapia infettiva e/o sub intensiva meritevoli del relativo incentivo previsto dai CCNL;
– tutti gli operatori assumono un ruolo delicato ed impegnativo all’interno del sistema sanitario, essendo tenuti ad effettuare immediati e precisi interventi, spesso salvavita, adottando protocolli assistenziali avanzati, adattandosi a situazioni e luoghi disagevoli e di rischio, pronti a gestire situazioni sanitarie difficili e lavorando con carichi estenuanti per rispondere alle esigenze che il momento emergenziale attuale richiede;
– malgrado le criticità ancora irrisolte, il perdurare delle difficili condizioni di lavoro e dei diritti contrattuali e sindacali non riconosciuti, il personale delle professioni infermieristiche continua, con senso di responsabilità, sacrificio e con la riconosciuta generosità, a garantire la propria preziosa attività lavorativa;

ritenuto che non è più tollerabile l’atteggiamento di trascuratezza da parte della Regione dinanzi allo straordinario impegno degli operatori sanitari, che assumono un ruolo delicato ed impegnativo all’interno del sistema sanitario, essendo tenuti ad effettuare immediati e precisi interventi, spesso salvavita, adottando protocolli assistenziali avanzati, adattandosi a situazioni e luoghi disagevoli e di rischio, pronti a gestire situazioni sanitarie difficili e carichi di lavoro estenuanti, per rispondere alle esigenze che il momento emergenziale attuale richiede,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se non ritengano opportuno, alla luce di quanto sopra espresso, attivare con urgenza interventi mirati al potenziamento del personale delle professioni infermieristiche e sanitarie con soluzioni strutturali;
2) se non ritengano altresì opportuno fissare i provvedimenti per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori del comparto ed in particolare:
a) stanziare, visti i disagi ed i rischi riconosciuti, le somme necessarie per garantire l’indennità di rischio/danno ai sensi dell’articolo 44 del CCNL del comparto sanità 1995/1998, a tutto il personale sanitario;
b) aprire un tavolo politico-tecnico-sindacale finalizzato ad individuare criteri e modalità di applicazione dell’articolo 44 e di ripartizione delle somme previste negli accordi integrativi aziendali, per dare corso alle legittime richieste del personale del sistema sanitario regionale;
c) attivare le procedure per convenire sulla retribuzione dei festivi infrasettimanali e sul diritto ai buoni pasto maturati, secondo quanto statuito dal CCNL 2016/2018 relativo al personale del comparto sanità.

Cagliari, 21 settembre 2021

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