CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1166/A
LAI – COCCO, con richiesta di risposta scritta, sulla raccomandazione di trattamento domiciliare dei pazienti Covid avanzata ai medici di base e sullo schema terapeutico proposto.
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I sottoscritti,
premesso che:
– il sindacato dei medici di medicina generale (FIMMG), ha segnalato che la Centrale operativa per il coordinamento delle attività sanitarie e sociosanitarie territoriali previste nel piano regionale dell’emergenza Covid-19 (Cor.Sa), ha proposto ai medici di famiglia, “su indicazione della Direzione generale dell’Assessorato alla Sanità ”, l’attivazione di protocolli per terapia domiciliare dei pazienti Covid;
– sembrerebbe che i medici di medicina generale siano stati chiamati ad attivare un trattamento nelle prime fasi della malattia, che propone l’uso di integratori mai validati per uso terapeutico e a totale carico dei pazienti;
– lo schema terapeutico, suggerito attraverso la mail aziendale che fa capo al Servizio sanitario regionale, contrasta con le raccomandazioni di trattamento domiciliare emanate dall’AIFA (Agenzia italiana del farmaco) e riprese dal Ministero della salute nella circolare diffusa il 26 aprile, con cui sono state aggiornate le linee guida per le cure domiciliari dei pazienti Covid dello scorso 30 novembre 2020;
evidenziato che:
– segnatamente, la circolare ministeriale illustra le modalità di gestione domiciliare del paziente affetto da Covid-19 da parte del Medico di medicina generale e del Pediatra di libera scelta sulla base delle conoscenze disponibili a oggi e vengono indicati chiaramente i farmaci da non utilizzare;
– tra le indicazioni, si consiglia di non utilizzare farmaci la cui efficacia non è stata confermata in nessuno degli studi clinici randomizzati fino ad ora condotti, segnalando, inoltre, che, a oggi, non esistono evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (come vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato;
– lo stesso Dr. Goffredo Angioni, responsabile di Malattie infettive al Santissima Trinità di Cagliari, ha preso le distanze dall’iniziativa dei vertici sanitari regionali con un lungo post sulla propria pagina Facebook, in cui riconosce quale terapia anti SARS CoV2 solamente quella approvata ufficialmente dal Ministero della salute, disconoscendo qualunque altro protocollo terapeutico;
segnalato che non si comprende come le discusse terapie domiciliari contro il Covid-19, che in questi giorni vengono proposte ai medici di famiglia dalla segreteria del Cor.Sa – Sardegna, possano essere fornite a carico del Servizio sanitario regionale, quindi rese mutuabili, pur non facendo parte dei farmaci anti SARS CoV2 indicati ufficialmente dal Ministero della salute ed in discordanza con le prescrizioni dell’AIFA;
ritenuto che sarebbe estremamente grave se i vertici sanitari regionali, in primis l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, confermassero l’attivazione di protocolli per terapia domiciliare Covid non validati ed in contrasto con le indicazioni del Ministero della salute,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore competente per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto suesposto;
2) corrisponda al vero che la segreteria del Cor.Sa – Sardegna, che fa capo al Servizio sanitario regionale, abbia diffuso un protocollo non validato ai MMG con l’invito a utilizzarlo;
3) quella adottata sia la linea guida ufficiale della Regione per il trattamento domiciliare della Sars-Cov2.
Cagliari, 23 agosto 2021