CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1142/A
CERA – COCCIU – TALANAS, con richiesta di risposta scritta, sulla gravosa carenza di organico relativamente ai medici anestesisti nel presidio sanitario Ospedale San Martino di Oristano.
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I sottoscritti,
premesso che il quadro abbastanza tragico delineato dalla situazione emergenziale tutt’ora in corso, ha richiesto l’adozione di misure straordinarie e urgenti per affrontare con determinazione ed efficacia una situazione complessa senza precedenti, ma tuttavia si è assistito proprio in questo periodo nella sanità della Provincia di Oristano, alla continua e progressiva preoccupante riduzione del personale medico specializzato;
visto che nell’ospedale San Martino di Oristano attualmente risultano in servizio solo undici medici anestesisti, struttura che sino a cinque anni fa ne contava in servizio ben 33, le cui competenze risultano complesse ed esclusive non sostituibili neanche provvisoriamente da altre professionalità ;
visto, altresì, il palese livello di tensione raggiunto dalla popolazione, ormai insofferente alla situazione di indifferenza verso quello che risulta essere l’inviolabile diritto alla salute da troppo tempo negato;
preso atto che l’organico così ridotto a un terzo, genera la conseguenza del blocco degli interventi chirurgici programmati e che da tempo oramai nello stesso ospedale la sala operatoria viene aperta soltanto per le urgenze determinando una situazione che crea pesanti ricadute su tutta la struttura;
rilevato che occorre con estrema urgenza ripristinare il personale sanitario carente, per consentire la ripresa dell’attività ordinaria nelle sale operatorie;
visto che si sta procedendo al reclutamento a tempo determinato di sedici medici anestesisti risultati idonei alla selezione indetta dall’AOU di Sassari e che gli stessi ricopriranno diverse sedi nel nord Sardegna, ma nessuno verrà destinato all’ospedale di Oristano;
considerato che la Regione deve garantire a tutti i sardi il diritto alla salute e la parità di trattamento nell’accesso alle cure, mediante l’erogazione sul territorio di servizi sanitari omogenei e adeguati ai livelli essenziali di assistenza;
ritenuto pertanto necessario ridefinire la programmazione e l’erogazione e il ripristino dei servizi sanitari nella Provincia di Oristano per garantire a tutti i medesimi diritti nell’accesso alle cure;
constatata l’attuale situazione in cui versa la sanità nel territorio oristanese e in particolar modo nell’ospedale San Martino, che si ritrova attualmente ad erogare un servizio ospedaliero gravemente compromesso dalla chiusura di reparti e dalla somministrazione di servizi parziali;
posto che i sottoscritti hanno affrontato le situazioni di cui sopra attraverso innumerevoli e regolari comunicazioni rivolte all’assessorato competente, alla ATS e anche mediante una apposita interrogazione in Consiglio regionale;
vista l’ennesima manifestazione di dissenso per la gestione della situazione sanitaria del territorio dell’oristanese, che giunge al culmine di una situazione di esasperazione profonda alla quale hanno partecipato compatti tutti i sindaci della Provincia di Oristano, e che hanno rivolto un drammatico appello per una soluzione che non può più essere rimandata o sottostimata,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere quali azioni intenda intraprendere:
1) perché venga riconosciuto anche all’ospedale San Martino di Oristano un congruo numero di medici anestesisti per ripristinare e garantire l’attività ordinaria nelle sale operatorie, sia le sedute chirurgiche d’urgenza che quelle programmate, l’assistenza al reparto di terapia intensiva, agli esami radiologici con mezzo di contrasto e le varie altre esigenze che i diversi reparti richiedono per questa professionalità ;
2) per porre fine alla drammatica situazione in cui versa una struttura che risulta la più importante della Provincia di Oristano e che dovrebbe garantire e tutelare il sacrosanto diritto alla salute di ogni individuo.
Cagliari, 27 luglio 2021